sabato 27 aprile 2024

I Simpson e la filosofia di William Irwin, Mark Conard e Aeon Skoble (2001)

La famiglia Simpson è protagonista di una serie televisiva che da 35 anni allieta i telespettatori di tutto il mondo. Nato come appuntamento settimanale della tv statunitense, la famiglia con protagonisti i genitori Homer e Marge e i figli Bart, Lisa e Maggie si è evoluta insieme alla nostra società e oggi continua ad essere presente nelle piattaforme di streaming e nell'immaginario collettivo. Venti anni fa un gruppo di filosofi, spinti dalla popolarità e dalla particolarità dei personaggi comprimari di questa serie, ha scritto un testo molto interessante. I Simpson e la filosofia non è quindi un libro sui Simpson ma un testo di riflessione filosofica. Coordinato da William Irwin professore del King's College in Pennsylvania, Mark T. Conard filosofo di Philadelphia e Aeon J. Skoble professore alla Bridgewater State University in Massachusetts, questo testo è una raccolta di trattati di filosofia. Il lettore troverà Aristotele, l'intellettualismo americano, il valore del silenzio, la morale, la cattiveria come virtù, la morale kantiana, il marxismo e tanti altri argomenti letti a partire dai personaggi usciti dalla mente di Matt Groening. Per gli appassionati dei Simpson un modo per approfondire e meditare su alcuni aspetti della serie (almeno delle prime dieci stagioni). Per i non appassionati un trattato di filosofia ampio che può dare molte sollecitazioni. Abbastanza tecnico, abbastanza divulgativo. Molto interessante!

Racchiuso in una frase:
Prima di procedere alla discussione del rovesciamento nietzschiano del tradizionalmente «buono» e del tradizionalmente «cattivo», intendo sottolineare che, nonostante la televisione non fosse ancora stata inventata ai tempi di Nietzsche, e nonostante i cartoni animati fossero tra le cose meno presenti nella sua mente, uno show come I Simpson può essere l'incarnazione perfetta (oppure la metafora perfetta) dell'intuizione nietzschiana sulla finzione relativa all'assorbimento del «colui che fa» in «ciò che viene fatto». C'è esattamente quello che si vede. Homer, Bart, Lisa, Marge e Maggie non sono davvero altro che la somma delle loro azioni. Dietro i fenomeni non c'è sostanza, non c'è ego, non c'è essere che funzioni da causa. Ovviamente un cartone animato è puramente fenomenico, apparenza pura: sullo schermo o sul palcoscenico a interpretare i personaggi non ci sono neppure degli attori, che potrebbero, per così dire, togliersi la maschera e fare un passo indietro rispetto al personaggio. (p. 98)

Edizione utilizzata:
William IRWIN Mark T. CONARD Aeon J. SKOBLE, I Simpson e la filosofia. Come capire il mondo grazie a Homer, Nietzsche e soci, Blackie, Milano 2020.

Dove trovare il libro:

Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

mercoledì 17 aprile 2024

Teologia e spazio pubblico di Mariangela Petricola (2020)

Chi studia teologia si trova sempre più a confrontarsi con un mondo che della religione fa volentieri a meno. Al tempo stesso, complice anche la pandemia, le fedi e lo spiritualismo hanno invaso le nostre città diventando, a volte, protagoniste di episodi anche drammatici. Mariangela Petricola, teologa e professoressa di Teologia fondamentale, in Teologia e spazio pubblico prova a tracciare un percorso per far tornare la teologia nel mondo Dopo secoli nei quali è stata relegata (e forse si è relegata) unicamente nell'ambito accademico, la teologia deve ritornare nelle strade, dove è nata. Due i passaggi che, a mio avviso, sono fondamentali: il primo è nel recupero della valenza teologica della letteratura e il secondo nell'esperienza e nell'esempio dei santi. Una poesia, un bel romanzo, un testo di una canzone sono i diretti discendenti dei primi scritti teologici dei Padri della Chiesa! Cambiare stile vuol dire anche rendere fruibile il sapere di Dio. Nel quotidiano viviamo difficoltà spesso insormontabili: ispirarci a chi come noi ha vissuto i medesimi dolori avendo una prospettiva diversa, ci aiuta a riprendere il buon cammino. Un libro per teologi e teologhe ma non solo. Da leggere!

Racchiuso in una frase:
La preghiera come linguaggio della soglia, della periferia esistenziale, trova nel linguaggio poetico un alleato. Le sue risorse sono più ampie rispetto a quelle del linguaggio discorsivo, può suscitare risonanze di senso più ricche e adeguate ad interpretare le sfumature dell'esistenza per poter raggiungere anche quella più lontana dall'esperienza di fede, riuscendo a dare voce pure all'invocazione di chi non crede, perché pregare non è questione meramente religiosa ma umana. (p. 114)


Edizione utilizzata:
Mariangela PETRICOLA, Teologia e spazio pubblico. Cristianesimo e nuove narrazioni, Cittadella, Assisi 2020.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e nelle librerie online (ibs.it, libreriadelsanto.it, mondadoristore.it)

In un soffio di Sonno (2023)

Quindici anni di primavera. Quindici anni di guerra. Questa l'ambientazione nella quale Sonno, nom de plume della fumettista romana Michela Rossi, inserisce la storia di Erre. La primavera lascia intendere la stagione della calma, della rinascita, del cambiamento. L'eterna primavera del mondo distopico de In un soffio è frutto di un cambiamento climatico che ha visto la terra reagire con frutti e abbondanza. La guerra però esiste e Erre ne è pienamente dentro sia come pedina nella guerra tra le varie fazioni che come protagonista nella propria guerra interiore. In questa ambientazione surreale, Sonno resce a parlare non solo dell'assurdità del conflitto ma anche di come vive la realtà interiore una generazione che sente la sua identità smarrita, la propria persona spersonalizzata. I personaggi comprimari rafforzano questo senso di smarrimento e il tratto, grigio e solo a tratti colorato di giallo, donano a questa storia una intensità non comune. Un conferma di quella che sta diventando una grande fumettista. Chapeau!

Racchiuso in una frase:
Se il dolore avesse una forma sarebbe un buco nelle viscere. (p. 90)

Edizione utilizzata:
SONNO, In un soffio, Oblomov, Milano 2023.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

venerdì 12 aprile 2024

God Save the Queer di Michela Murgia (2022)

Negli ultimi anni Michela Murgia e le sue opere sono state estremamente divisive. Personalmente non ho e non voglio avere alcun pregiudizio pertanto quello che scriverò è un'opinione estremamente personale basate sulla lettura di questo testo. Il primo elemento che balza agli occhi è il titolo God Save the Queer al quale segue catechismo femminista. Non amo gli ismi e questo già pone lettore e autrice in contrapposizione. Appena si apre il testo si nota che, per rispettare il linguaggio cosiddetto inclusivo, non esistono maschili e femminili ma forme di neolingua a me poco comprensibili. Nella sostanza ci sono alcuni spunti interessanti e molti elementi che, invece, mi paiono forzature estemporanee. Il passaggio nel quale vi è una forzatura maggiore è, a mio avviso, nell'interpretazione della porta in Gv 10, 1-10. Michela Murgia indica nella simbologia della porta e della soglia la teoria queer riducendola al non appartenere a nulla ma all'essere un po' dentro e un po' fuori. Mi pare chiaro che, teologia o meno, Gesù è totalmente Amore e non ha mai voluto essere un po' e un po'. Rispetto per la persona ma alcune idee mi paiono palesemente fuori luogo. Invito comunque a leggere questo testo.

Racchiuso in una frase:
Una delle scene emblematiche del Vangelo, dove appare piú chiaro che la via facile non è la cifra della fede, si trova nelle pagine in cui l'evangelista Marco riporta il dialogo tra Gesú e gli apostoli nei dintorni di Cesarea. Interpellati in merito alle voci che corrono sul loro Maestro, «La gente chi dice che io sia?», i discepoli riferiscono a Gesú i pareri dell'uomo della strada, spesso molto fantasiosi, come quelli che indicano in lui il profeta Elia o Giovanni il Battista redivivo. Sarebbe l'occasione per Gesú di rivelarsi almeno ai suoi amici, magari con una dichiarazione esplicita, ma lui preferisce girare la domanda a loro: «Voi chi dite che io sia?» Non ho mai pensato che agisse come il rabbino che vuole vedere se gli studenti hanno imparato la lezione. Mi è invece sempre parsa una domanda assoluta, un momento cruciale anche nella definizione del mio stesso rapporto con Gesú, che nel passaggio sembra dire a3 credenti di ogni tempo che non conta l'etichetta, ma è molto piú importante la relazione personale. È in base a quella risposta che si determina la fede come esperienza vitale, perché ognunə di noi crederà solo al Cristo che sente proprio, quello il cui volto ha riconosciuto vero per sé. (p. 118)

Edizione utilizzata:
Michela MURGIA, God Save the Queer. Catechismo femminista, Einaudi, Torino 2022.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e anche in formato elettronico nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

Vita e dollari di Paperon De' Paperoni di Carl Barks (1968)

Per molti potrà sembrare curioso, per altri strano, per alcuni semplicemente assurdo e fuori luogo ma anche per i fumetti ci sono i classici! Il lettore, per comprendere appieno la nona arte, ha bisogno di partire da quei fumetti che sono stati la svolta di questo genere. È il caso di Vita e dollari di Paperon De' Paperoni firmato da Carl Barks. Per coloro, e spero siano pochi, che non conoscono chi sia Carl Barks, basta sapere che è stato proprio il fumettista originario dell'Oregon ad aver dato ai paperi disneyani le caratteristiche che noi ben conosciamo. Le sette storie, pubblicate tra il 1949 e il 1954, che compongono questo testo, hanno dato vita e forma ad un personaggio talmente iconico da far parte della nostra lingua! Lo menzioniamo quando vogliamo dire che qualcuno è ricco (Quello è un Paperone!) oppure usiamo le sue stesse parole quando siamo tristi (Me misero, me tapino...). Un testo essenziale tanto che la prima edizione, datata 1968, aveva una presentazione firmata Dino Buzzati. Un classico da leggere!

Racchiuso in una frase:
Bah! Stupidi, infantili discorsi! Nessuno che possa fare ogni tanto quel che gli piace è un povero vecchio! A me piace tuffarmi nel mio denaro, come un pesce baleno! Mi piace anche scavarci gallerie come una talpa! E gettarlo in aria, e farmelo ricadere sulla testa! (p. 136)

Edizione utilizzata:
Carl BARKS, Vita e dollari di Paperon De' Paperoni. Ultra-arci-stra-multi-biarcimiliardario, Panini Comics, Modena 2022.

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venerdì 5 aprile 2024

Verso Gerusalemme di Carlo Maria Martini (2002)

Gerusalemme, centro e desiderio delle tre grandi religioni monoteiste. Gerusalemme, città verso la quale Gesù si è diretto in pellegrinaggio. Gerusalemme, città nella quale è nata la prima chiesa e dalla quale gli Apostoli sono partiti verso tutto il mondo. Verso Gerusalemme è una raccolta di interventi di uno dei più importanti Vescovi del '900, Carlo Maria Martini, che ha come obiettivo il raggiungimento di quella Gerusalemme celeste alla quale tutti i credenti aspirano, senza dimenticare la Gerusalemme terrestre. Il testo è diviso in quattro unità tematiche: verso Gerusalemme in pellegrinaggio; storia, mistero, profezia di Gerusalemme; rapporto ebrei-cristiani; speranza di pace per Gerusalemme. Un testo intenso, da leggere e meditare, colmo di spunti per credenti e non, che porta chiunque, sia chi a Gerusalemme c'è stato che chi non ne ha mai avuto la possibilità di andarci, verso una meta davvero fuori dal comune. Martini è stato un grandissimo del '900 e continua a vivere attraverso i suoi scritti. Da leggere!

Racchiuso in una frase:
Vorrei aggiungere che non ha molto valore dire queste cose finché non siamo, come Giobbe, toccati nella carne. È diverso riflettere a tavolino sulle disgrazie dell'umanità dal viverle noi. Quando una persona dice: "Non so perché vado avanti, ma so che vado", significa che si affida, che ha fede. Non c'è un ragionamento su cui appoggiare il mio cammino; procedo perché Qualcuno mi è vicino, in particolare se mi trovo nel buio, nell'oscurità, nella tempesta, nell'aridità spirituale o mentale. Così la fede acquista nitidezza e non è più circondata da satelliti che ne velano la forza e l'incisività. (pp. 160-161)

Edizione utilizzata:
Carlo Maria MARTINI, Verso Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 2012.

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Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e anche in formato elettronico nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

giovedì 4 aprile 2024

Troppo facile amarti in vacanza di Giacomo Keison Bevilacqua (2021)

Linda è una ragazza che vive in un Paese, l'Italia, diverso, trasformato, sconsolato, abbandonato. È un universo distopico quello che Giacomo Keison Bevilacqua costruisce in Troppo facile amarti in vacanza, una road graphic novel, un po' La strada un po' Handmaid's Tale. Accompagnata dal fedele cane Follia, Linda lascerà la sua casa di Roma per un viaggio verso nord. Troverà una umanità grottesca, infima, attraverserà quartieri abbandonati e strade sommerse dall'acqua. Arriverà in una Firenze quasi deserta che cela una realtà sconvolgente: è stata comprata da un unico proprietario con l'intenzione di dipingerla tutta di nero. Linda riuscirà a trovare l'origine di questi problemi mettendo la parola fine? Intermezzato da titoli di canzon che ne costituiscono la colonna sonora, la storia di Bevilacqua è una critica alle derive totalitariste del nostro Paese. Un fumetto al quale forse manca qualcoaa ma che comunque consiglio di leggere. Forte!

Racchiuso in una frase:
QUESTO PAESE ERA IL MIO PAESE,
QUESTA CASA È STATA LA MIA CASA
PER UN PO'
MA QUESTO POSTO OGGI NON È + MIO,
NON C'È + NESSUNO QUI PER ME,
CHIUNQUE TU SIA, LA PORTA È APERTA,
SE CERCHI CBO CE N'È IN ABBONDANZA,
SE CERCHI RIPARO, LE LENZUOLA SONO
PULITE E L'ACQUA È FRESCA,
SECERCHI ME, SONO ANDATA VIA,
UN PASSO DOPO L'ALTRO.
A PIEDI, SU FINO AL CONFINE.
CHE QUANDO SI FUGGE DA CIÒ CHE SI AMAVA,
SI FUGGE SEMPRE LENTAMENTE.

LINDA B. (p. 16)

Edizione utilizzata:
Giacomo Keison BEVILACQUA, Troppo facile amarti in vacanza, BAO, Milano 2021.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e anche in formato elettronico nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

Telemaco non si sbagliava di Luigi Maria Epicoco (2018)

Tutti coloro che hanno studiato o letto i classici si sono trovati ad affrontare la storia di Telemaco: nato il giorno della partenza di Ulisse, Telemaco dovette attendere ben venti anni prima di rivedere il padre. Luigi Maria Epicoco, sacerdote della diocesi di L'Aquila, nel suo Telemaco non si sbagliava parte dalla lettura del libro di Massimo Recalcati sul complesso di Telemaco nel quale la figura paterna e quella filiale ne escono a pezzi, per rilanciare, in un'ottica di fede, la paternità e la figliolanza. Partendo dalla figura del personaggio greco, Epicoco accompagna il lettore attraverso le varie tappe di crescita dei giovani: dal rapporto univoco di Abramo/Isacco, proseguendo per la predilezione nel rapporto Israele/Giuseppe, don Luigi ricostruisce le figure genitoriali fino ad arrivare alle parabole di Gesù. Un libro che non parla solo al fedele ma che è un vero e proprio percorso pedagogico ed educativo. Illuminante!

Racchiuso in una frase:
Il materialismo contemporaneo educa le nuove generazioni a non vivere più la realtà come un sacramento, come qualcosa di altamente simbolico che rimanda all'infinitamente più grande del dato stesso. Educare al fatto religioso non significa inculcare nelle nuove generazioni una religione piuttosto che un'altra, ma educare alla realtà, mostrando sempre che la realtà che abbiamo davanti ci rimanda a qualcosa di infinitamente più grande. Ecco perché non dobbiamo mai dimenticare che fede e religione non sono la stessa cosa. La fede infatti è un dono, un incontro, è un rapporto, è qualcosa che esula dalle nostre stesse capacità, è qualcosa che possiamo solamente ricevere. La dimensione religiosa della vita, invece, è qualcosa che è insita nelle nostre possibilità. Quando una cultura perde la sua dimensione religiosa si disumanizza, diventa oppressiva, schiaccia l'uomo. Egli non avverte più il suo spazio come uno spazio vitale, come uno spazio in cui possa davvero realizzarsi. (p. 61)

Edizione utilizzata:
Luigi Maria EPICOCO, Telemaco non si sbagliava. O del perché la giovinezza non è una malattia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2018.

Dove trovare il libro:
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Sono una testa di panda di Giacomo Keison Bevilacqua (2023)

Di solito quando leggo una graphic novel ci metto poco tempo. Sarà che vivo una fase della vita parallela a quella dell'autore, sarà che la storia stessa ha una scansione temporale di un anno che richiede una lettura lenta, ma per questo capolavoro di Giacomo Bevilacqua mi ci sono voluti due mesi per leggerlo. Sono una testa di panda è la storia di un uomo, un fumettista, che decide di svelare ciò che ha nel più profondo: gioie, dolori, insicurezze, fragilità. Periodicamente appaiono tra le pagini e medici e psicologi, quasi come se il disegno possa sprigionare una forza liberatoria e terapeutica. Anche il lettore ne trae beneficio perché, come dice anche l'autore, nella lettura si crea un rapporto di scambio reciproco, quasi simbiontico. che aiuta a riflettere e a prender consapevolezza dei propri pensieri. Un libro davvero molto bello, di quelli che ti lasciano qualcosa quando li chiudi, di quelli che ti piacerebbe regalare alle persone care. Un grazie a Keison per questa condivisione. Da leggere!

Racchiuso in una frase:
Sono anni che ho smesso di sentire le cose importanti. Che mi sono concentrato solo sul lavoro... Sull'ansia, sulle consegne. O su cose futili, cose dannose, pensieri invasivi, cose insensate che ci dice la testa. Su un mondo che mi sembra sempre più brutto. Su anni di postura sbagliata, dolori, cose per cui non ho mai fatto nulla. Le mie lamentele, i miei "non è giusto", come se qualcuno avesse una colpa e quel qualcuno non fossi io. Tutte cose sbagliate da sentire. Tutte cose da risolvere. Tutte cose da riscrivere. Prima che mio figlio si addormenti sento la sua coperta. Sento i suoi capelli. Sento il suo naso. Il suo respiro. Ci creo interi mondi con queste dita. Penso. E avevo smesso di toccare, di guardare, di sentire, di vivere il mio. (pp. 95-96)

Edizione utilizzata:
Giacomo Keison BEVILACQUA, Sono una testa di panda, BAO, Milano 2023.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e anche in formato elettronico nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

domenica 24 marzo 2024

L'itinerario spirituale dei Dodici di Carlo Maria Martini (1987)

Ci sono alcuni testi che prendono per mano il lettore e lo accompagnano in un cammino che li porterà, alla fine del libro, ad essere migliori di quello che erano prima. È il caso di questo testo tanto piccolo quanto intenso di Carlo Maria Martini intitolato L'itinerario spirituale dei Dodici. Frutto delle meditazioni dettate ai Vescovi emiliani nel 1974 dall'allora Rettore del Pontificio Istituto Biblico, questo testo parte dal Vangelo di Marco e in sette meditazioni lo ripercorre permettendo al lettore di camminare con Gesù come uno dei suoi apostoli. Nella sequela, prima si medita il grande mistero di Dio e successivamente si riconosce la propria ignoranza. Il Cristo chiama e svela con parabole il suo compito sulla terra. Nell'atto d'amore più grande che Gesù viene riconociuto nella sua divinità: la passione, morte e resurrezione. Interessante anche l'appendice su Ef 6, 10-17 e il combattimento spirituale. Un libro densissimo ma non complesso, adatto per una meditazione individuale ma anche comunitaria. Illuminante!

Racchiuso in una frase:
Stiano con Lui, prima di tutto con una presenza fisica, e quindi lo accompagnino. Notiamo che, quando durante la Passione la portinaia di Caifa si rivolge a Pietro per accusarlo, non dice: « Tu eri un discepolo», ma « Anche tu eri con Gesù» (14, 67). Si vede quindi che la caratteristica di questi uomini non era tanto quella di essere della gente che aderiva intellettualmente, ma che stava fisicamente sempre con Lui. Questo stare è la prima cosa alla quale Gesù chiama, e in questo essere con Lui possiamo leggere forse anche di più se ricordiamo che questa è la formula tipica dell'alleanza: « Dio con noi e noi con Lui». (p. 48)

Edizione utilizzata:
Carlo Maria MARTINI, L'itinerario spirituale dei Dodici, Borla, Roma 1987.

Dove trovare il libro:
Attualmente risulta esaurito. In ogni caso lo si può cercare nella biblioteca più vicina sul sito opac.sbn.it oppure cercarlo sui siti che vendono libri usati. 

Ecchecavolo di Mariolina Venezia (2021)

Chi si aspettava un nuovo giallo con protagonista la sostituto procuratore più amata d'Italia è rimasto deluso. Certo un paio di indagini risolte dalla Tataranni qua e la ci sono ma l'ultima opera di Mariolina Venezia farà esclamare ai fan: Ecchecavolo! Sì perché questo libro è un po' come entrare nella testa di Imma: complessa, contraddittoria, intrattabile ma, come da suo carattere, ligia alle leggi e alle norme. La Sostituto Procuratore materana ne ha per tutte e per tutti: marito, figlia, amiche, suocera, famiglia... e ne ha anche per se stessa! In uno dei passaggi più riusciti ce l'ha anche con la sua alter ego televisiva, troppo poco aderente alla controparte letteraria. Sinceramente non ho capito se questo libro sia una semplice operazione di marketing o se sia un passaggio necessario per rilanciare la protagonista verso nuovi lidi narrativi. Certo è che la quarta di copertina prometteva un divertimento che non c'è stato. Incompiuto!

Racchiuso in una frase:
Istituí il Ministero di Rivincita e Vendetta. Bambini delle elementari sottovalutati dalla maestra, impiegati vessati, fratelli minori e altre categorie a rischio, chiunque insomma avesse voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa avrebbe potuto ad esso rivolgersi presentando regolare domanda in carta da bollo. Gli sarebbe stato assegnato un posto lungo il fiume in un'area appositamente attrezzata, dove poter aspettare, comodamente seduti e all'ombra, di veder passare il cadavere del nemico. Sarebbero stati serviti a prezzi popolari gustosi piatti freddi e insalate, tutti chiamati Vendetta. Qualcuno dopo un po' avrebbe dimenticato il motivo per cui si trovava lí, cosa che sarebbe stata considerata dagli organi preposti il piú grande successo. (p. 75)

Edizione utilizzata:
Mariolina VENEZIA, Ecchecavolo, Einaudi, Torino 2021

Dove trovare il libro:
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lunedì 18 marzo 2024

Malanni di stagione di Oreste Lo Pomo (2018)

Una amicizia di tutta una vita tra un giornalista e un impiegato comunale. Una redazione come tante dove i membri, chi più chi meno, rispondono al potente di turno. Poi un giorno arriva la chiamata che non pensavi di ricevere: quel tuo amico fidato, Marco, è stato arrestato per corruzione. Questa la trama di Malanni di stagione, romanzo scritto dal direttore lucano della TGR Campania Oreste Lo Pomo. Una storia della provincia italiana, una storia che parte da una ordinaria malagiustizia fatta da sentenze da bar e prove attestate dai giornali. Un Romanzo ironico e amaro, che entra nelle pieghe dell'animo umano. Lo stole è asciutto e colloquiale, quasi da web drama: poca punteggiatura, un susseguirsi veloce degli eventi e tanta amara ironia, per una vicenda che potrebbe avere come protagonista chiunque. Lo Pomo credo voglia, col suo romanzo, provare a dar voce ai tanti uomini comuni troppo spesso dimenticati dai tribunali. Da leggere tutto d'un fiato!

Racchiuso in una frase:
Il racconto di un racconto. Anche questo preciso. Il lungo corridoio. Lo sguardo di alcune guardie che la conoscono da piccola. L'atteggiamento di consolazione che si alterna a quello rigido del rispetto di regole e di regolamenti. E, ancora, il controllo del peso del borsone. Il limite invalicabile dei cinque chili. Cinque chili deve pesare tutto. L'applicazione della legge non fa differenza tra calze, mutande e libri. Vestario e cultura hanno lo stesso valore. E poi il racconto del racconto è diventato racconto del racconto del racconto, quello che Marco ha fatto a Linda. L'uscita dalla caserma dei Carabinieri sotto braccio a due ragazzi alti, stretti nelle loro divise. Lo sportello dell'Alfa che si apre e si richiude immediatamente. La folle corsa dell'auto con il lampeggiatore acceso verso il carcere. Corsa folle ma attimi che sembrano non finire mai. Sensazioni diverse. (pp. 49-50)


Edizione utilizzata:
Oreste LO POMO, Malanni di stagione, Cairo, Milano 2018.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e nelle librerie online (ibs.it, hoepli.it, mondadoristore.it)

Via del Riscatto di Mariolina Venezia (2019)

Quarta avventura del sostituto procuratore Imma Tataranni e il lettore è già lì che si aspetta lei, i suoi vestiti, il suo debole per Calogiuri, il suo amore per il marito e per la figlia ribelle. In Via del Riscatto la scrittrice Mariolina Venezia inserisce tutti questi elementi e forse anche di più. Se i Sassi di Matera sono sempre al centro di speculazioni edilizie, le persone che vivono Matera non smettono di avere le loro vite intrecciate. Il mistero dell'omicidio da risolvere avrà un epilogo non prevedibile. Senza spoilerare (anche perché il piacere di un giallo sta nel non sapere il finale), lo stile della Venezia si affina e la personalità della Tataranni esce piano piano fuori. Outsider, a tratti davvero insopportabile, la Sostituto Procuratore dimostra come col lavoro e con il carattere si possa essere al servizio della comunità. Un romanzo costruiteo bene, che si lascia leggere. Piacevole!

Racchiuso in una frase:
Oltre la ringhiera, sulla sinistra, si aggrovigliava sotto i loro occhi un paesaggio viscerale di case una addosso all'altra e cammini che partivano su e giú con una logica inafferrabile, sprofondando nell'ombra lungo le pendici del canyon.
Una luna velata se ne stava sospesa sulla sagoma massiccia della Murgia, acquattata al di là della Gravina come un mastodonte paleolitico. Finalmente liberi dagli schiamazzi dei turisti e dal chiacchiericcio delle guide, chiusi gli interni fighetti, sotto il piano dell'abitato medievale i Sassi sembravano riappropriarsi del loro antico mistero. (p. 121)

Edizione Utilizzata:
Mariolina VENEZIA, Via del Riscatto, Einaudi, Torino 2019.

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giovedì 7 marzo 2024

Fratellino di Ibrahima Balde e Amets Arzallus Antia (2021)

Un pugno allo stomaco, un canto d'amore, un racconto attorno al fuoco, una testimonianza. Tante, forse troppe le definizioni che si dovrebbero dare per descrivere il libro di Ibrahima Balde. Fratellino è un consiglio di lettura dato da Papa Francesco che invita tutte e tutti, credenti e non, a riflettere su un racconto che è la storia di tanti che arrivano qui nella nostra Europa o che si fermano in fondo al mar Mediterraneo o all'Oceano. Ibrahima voleva semplicemente fare l'autista di camion nel suo paese quando viene a scoprire che il fratello minore è partito dal villaggio per rincorrere il sogno europeo. Da fratello maggiore prende una decisione: si mette in viaggio per cercarlo, attraversando mezzo continente e vivendo esperienze davvero terribili. Anche nelle situazioni più disumane e più disumanizzanti la vita va avanti e la solidarietà arriva da dove un meno se lo aspetta. Una testimonianza viva, forte, da leggere e da far leggere perché questa è vita vissuta e non possiamo chiudere gli occhi di fronte a questa tragedia. Forte!

Racchiuso in una frase:
Due mezze scodelle d'acqua, per tre giorni. Ho passato tre giorni interi con una persona che mi torturava ventiquattro ore al giorno. Ma non ero il solo. Con me ce n'erano altri cento, o forse più di cento, non lo so, non li ho contati. Ma li sentivo. Uomini e donne. Bambini no. Le donne piangevano, e urlavano, tutta la notte, senza smettere. Quando una smetteva, iniziava un'altra, e poi un'altra ancora. E au suivant.
Tutti i nostri torturatori erano civili, non militari, gente come me e come te. Anche i torturati, uomini e donne, erano gente come me. Nessuno aveva fatto niente per trovarsi lì. Io ero andato in Libia a cercare il mio fratellino, tutti gli altri con il sogno di un programma per l'Europa. Ma a quelli che ci torturavano tutto questo non interessava.
Io non volevo parlarti di queste cose, perché quando le racconto comincio a vedere, davanti ai miei occhi, tutto quello che ti sto spiegando. Tu adesso sei qui, e mi ascolti, ma io sono di nuovo là, con la mia carne e, quando lo racconto, inizio a viverlo di nuovo. Per questo non avrei voluto parlarti di queste cose. Ma tu me l'hai chiesto e io ti ho risposto. E nel raccontartelo ho sentito di nuovo tutto. (p. 68)

Edizione utilizzata:
Amets Arzallus ANTIA - Ibrahima BALDE, Fratellino, Feltrinelli, Milano 2021.

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Rione Serra Venerdì di Mariolina Venezia (2018)

Terzo episodio della saga di Imma Tataranni, la sostituto procuratore materana uscita dalla penna di Mariolina Venezia. Immancabile in tacco dodici, la Tataranni si trova ad avere a che fare con l'omicidio di una sua ex compagna di banco del liceo. Come sempre ciò che appare è diverso da ciò che è: una donna vergine ch segue l'amore in un sito di incontri, un nobile con la Jaguar che ha solo una flebile speranza di mantenere il suo tenore di vita, antiche foto che mostrano una storia diversa da quella ufficiale. In questo mistero ingarbugliato la Tataranni ci naviga, a volte a vista, spesso affidandosi al suo istinto, supportato dalla sua memoria. Protagonista è un quartire, il Rione Serra Venerdì, con le sue ombre e con le sue luci, che osserva omicidi ma dove anche c'è una comunità che si prende cura dei propri membri. Un giallo che fa evolvere la Tataranni e che, come i precedenti, porta al lettore tematiche storico-sociali poco conosciute. Piacevole!

Racchiuso in una frase:
In Basilicata siamo 580000 abitanti. Meno che nella città di Torino, o di Genova. Quelli che contano sono tutti amici e parenti. I gattopardi, a casa nostra, mangiano nello stesso piatto delle iene e degli sciacalletti, come li chiamava il grande scrittore. E i bastardi che partoriscono ve li raccomando. (p. 147)

Edizione utilizzata:
Mariolina VENEZIA, Rione Serra Venerdì, Einaudi, Torino 2018.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e anche in formato elettronico nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

giovedì 29 febbraio 2024

Maltempo di Mariolina Venezia (2013)

Seconda avventura del Sostituto Procuratore più amata d'Italia. Abbiamo imparato a conoscerla in Come pianta tra i Sassi e adesso ritorna ad accompagnare le giornate dei lettori di gialli. Pioggia fitta, Maltempo, come titola Mariolina Venezia. Una ragazza bene, studiosa, volenterosa, si suicida. Imma non è convinta della versione ufficiale: qualche giorni prima la ragazza l'aveva cercata in Procura... qualcosa deve esserci sotto! Col suo forte senso della legge, Imma Tataranni non si darà vinta e, tra lobby petrolifere, malavita e politica che tenteranno di depistare le indagini, riuscirà a venirne a capo e ad assicurare alla giustizia il colpevole. Si affina sempre di più la scrittura dell'autrice di origini materane, si leniea in maniera chiara la personalità della Tataranni, con il suo pessimo carattere e il suo debole per Calogiuri. Una storia che porta il lettore nelle strade lucane, senza trascurare i problemi di questa affascinante terra. Interessante!

Racchiuso in una frase:
Ma come poteva un povero cristo indovinare in che punto, non meno di cinquant'anni prima, faceva le proiezioni Tarzan? Eppure se chiedevi un'indicazione, al novanta per cento rispondevano cose del tipo: vai dove stava il mulino sociale, gira prima del vecchio serbatoio, oltrepassa la chiesa caduta, tutti edifici che non esistevano piú da decenni e loro stessi a volte conoscevano solo per sentito dire. Come se il vero paese non fosse quello che tutti avevano sotto gli occhi, ma un altro, invisibile, fatto solo di ricordi. E tu se non eri nato lí, non ci avevi passato l'infanzia o non eri di quelli che riescono a vedere i fantasmi, ti attaccavi al tram. (p. 106)

Edizione utilizzata:
Mariolina VENEZIA, Maltempo. Imma Tataranni e gli inciampi del presente, Einaudi, Torino 2021.

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Il contastorie di Teresa Radice e Stefano Turconi (2023)

In un Brasile isolato degli anni '60, un bambino aspetta il suo fratello maggiore con impazienza: è un giramondo e ogni volta che torna gli porta, oltre ad un regalo, il dono prezioso delle sue avventure. Questa la trama di fondo dell'opera di Stefano Turconi e Teresa Radice dal titolo Il contastorie. Pedro è un ragazzo innamorato dei libri che suo fratello Cent gli porta. Un giorno però scopre una verità sconcertante: Cent gli ha mentito e la sua vita non è quella che credeva. Dopo il trauma, Pedro decide di affrontare un viaggio che lo porterà a crescere e a scoprire il vero Cent. L'ambientazione amazzonica, il ritmo ora lento ora sostenuto, le tematiche affrontate, rendono questo romanzo grafico una perla nel panorama narrativo italiano. Di perle Radice e Turconi ne hanno offerte talmente tante negli ultimi anni da essere una realtà ormai più che consolidata. Affascinante!

Racchiuso in una frase:
Credo... di aver intuito da dove vengono le storie: dalle emozioni. E le emozioni, quelle vengono dagli incontri: con luoghi, opere, persone, conosciute e sconosciute... e aspetti sconosciuti di persone conosciute, anche. Ecco, è partito portandosi via il bambino che ero, Cent. In cambio, però, mi ha lasciato una storia. E se questo, ora, facesse anche di me un potenziale contastorie? Fermare la nostra storia sulla carta - e così restituirla, in un certo senso - sarebbe un modo per tenermi Cent accanto, per tutto il tempo della stesura... e anche oltre, se mi andrà di rileggere. (p. 204)

Edizione utilizzata:
Teresa RADICE Stefano TURCONI, Il contastorie, BAO, Milano 2023.

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domenica 25 febbraio 2024

Bomba atomica di Roberto Mercadini (2020)

Quando si pensa e si parla della bomba atomica si ha in mente il fungo atomico: quella immagine di morte e distruzione che ha popolato gli incubi di generazioni di uomini e donne di tutto il mondo. Ma come si può arrivare ad immaginare (e a creare) una così devastante invenzione? Il drammaturgo e poeta cesenate Roberto Mercadini ripercorre nel suo Bomba atomica la storia, a tratti assurda, dell'ordigno che ha cambiato le sorti dell'umanità. Prendendo spunto dalle storie dei personaggi più conosciuti, da Fermi a Oppenheimer, Mercadini riesce a ricostruire una vicenda fatta di tante microstorie, come tanti sono le persone che sono fautori de La Storia. Così la protagonista, la bomba più devastante per l'umanità, diventa un modo per riflettere sulle vite e sulla vita. Un libro che, ben documentato, non risulta pesante ma che, anzi, invoglia tutti alla lettura. Interessante!

Racchiuso in una frase:
C'è una frase di Bohr che racconta più di qualunque altra l'essenza del suo pensiero, così spiazzante, così poco incline a riposare sulle certezze: "L'opposto di un'affermazione vera è un'affermazione falsa, ma l'opposto di una profonda verità può essere un'altra profonda verità". (p. 72)

Edizione utilizzata:
Roberto MERCADINI, Bomba atomica. La storia vera e incredibile dell'ordigno più potente del mondo, Rizzoli, Milano 2023.

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domenica 18 febbraio 2024

La truffa di Alberto Di Pinto (2023)

Leggere un romanzo è quel momento nel quale si passa dal mondo reale al mondo dell'immaginazione. Il romanzo è quel momento nel quale si riesce a leggere nell'animo umano, scoprendo nuovi anfratti del nostro essere. Il romanzo può anche essere una montagna russa sulla quale salire e divertirsi nell'essere sballottati su e giù. Alberto Di Pinto nel suo romanzo La truffa riesce ad unire tutte e tre queste caratteristiche costruendo un racconto pieno di colpi di scena dove tutto NON È ciò che sembra. Ci sono due cose che però sono raccontate nel pieno della loro drammaticità e che impongono al lettore una riflessione profonda: il tema della maternità e la strage di Srebrenica del luglio del 1995. Come maternità e guerra possono esser messi nello stesso libro lascio al lettore scoprirlo. Di Pinto riesce ad entrare nel profondo dei sentimenti e delle questioni anche complesse come una guerra, invogliando il lettore, una volta chiuso il testo, a riflettere e approfondirne alcuni aspetti. Un libro da leggere e da regalare!

Racchiuso in una frase:
Credo che la differenza tra un artigiano e un pittore, un regista, uno scultore, stia proprio nella capacità di dar corpo a ciò che non si vede. Potrei riprodurre il corpo di Fatima come è oggi, ossia quello di una bella donna dalle forme spigolose; come era da adolescente, ovvero quello di una ragazza pronta a sbocciare nel mondo; quello paffuto di quando era bambina. Non sbaglierei nemmeno un tratto. Sarei, tuttavia, un semplice ritrattista, un copiatore di quello che si vede e non il creatore di quello che si sente. Ecco perché non finisco il disegno, perché non paleso su questo foglio il suo corpo: la mente non autorizza, la mano non esegue. (p. 120)

Edizione utilizzata:
Alberto DI PINTO, La truffa, Scatole Parlanti, Viterbo 2023.

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Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, hoepli.it)

Sperare nella tempesta di Antonio Miele (2023)

La Chiesa, tra le virtù teologali, inserisce la speranza. Che cos'è una virtù teologale? Per i cattolici e IL modo per relazionarsi con Dio nella maniera più completa. Purtroppo però la vita e ciò che succede nel mondo rischiano di far mettere questa virtù nel cassetto. La pandemia mondiale da  COVID19 è stata per molti un momento di cesura forte, nel quale la disperazione e l'angoscia hanno preso il sopravvento nella vita e nella quotidianità. Antonio Miele, sacerdote della Diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano, parte proprio da questa angoscia generalizzata e nel suo libro Sperare nella tempesta traccia una via. Partendo dall'uomo, il percoso passa attraverso la teologia e la Scrittura per ritornare all'uomo, mostrando come la speranza è quella virtù che fa della tenacia la sua forza e della vita vissuta la sua linfa. Nella solidarietà, nella preghiera e nelle relazioni la speranza viene alimentata. Don Antonio ha anche il merito di ribaltare il senso comune che la liturgia sia una cosa ripetitiva e noiosa, spronando il lettore, uomo e fedele, a renderla quello che è: il luogo della speranza, della pienezza, dell'incontro con Dio (cfr Col 3,14). Un testo a tratti complesso per i non addetti ai lavori ma, superate le difficoltà, è certamente un testo edificante. Da leggere!

Racchiuso in una frase:
La cura si presenta come possibilità-condizione, affinché un evento possa accadere. E ciò che deve accadere è la relazione, la compassione, la comprensione. Essa è condizione affinché emerga un legame di comunione tra le persone, legame diverso dal vincolo nella sua accezione negativa, che piega l'altro ai nostri bisogni, cosificandolo e oggettivandolo a noi. La cura è energhia, in quanto nella presa di posizione per l'altro, come una sorta di boomerang ciò che torna non è solo stanchezza ma anche l'affetto e il legame con l'altro. (p. 67)

Edizione utilizzata:
Antonio MIELE, Sperare nella tempesta. La forza di ripartire dopo la crisi, Tau, Todi (PG) 2023.

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venerdì 9 febbraio 2024

Entra. di Will McPhail (2021)

Nick è un giovane disegnatore che vive con difficoltà le sue relazioni sociali: timido, introverso, gira per i bar cercando se stesso. Di tanto in tanto va a trovare sua madre e la aiuta a ristrutturare una casa. Nick ha un rapporto un po' trascurato con sua sorella e suo nipote. Qui la trama di Entra. del disegnatore scozzese d'adozione Will McPhail ha una svolta improvvisa: un incontro amoroso casuale e un dramma familiare faranno cambiare prospettive al protagonista di questa graphic novel. McPhail ci dona uno dei racconti più poetici e intensi degli ultimi anni dove il tratto lascia spazio al colore che scandisce le riflessioni sui grandi temi dell'uomo: la vita, l'amore, la famiglia, la società. Il disegno a volte asciutto, a volte elaborato, a volte quasi onirico, segue il glusso dei pensieri e dei sentimenti, coinvolgendo il lettore e rendendolo co-protagonista della storia. Intenso, commovente, forte!

Racchiuso in una frase:

- Lo sai che puoi parlare con me.
- Lo so. Grazie. Ma non penso di volerlo fare più.
- Ok. Ma non decidi tu. Cosa ti manca di lei?
- Ma che cosa fai?
- Cosa ti manca di lei?
- Non possiamo invece cantare la canzone di mastichino e fare sesso? Non lo so, Wren. Ma non posso essere un peso per te. Non mi manca niente.
- Nick.
- No. Sul serio. Niente. Non è il punto. È la roba che non era ancora successa. Ho perso tutto ciò che non sapevo di lei. Volevo conoscerla. (pp. 254 - 260)

Edizione utilizzata:
Will McPHAIL, Entra. , Tunué, Latina 2023.

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sabato 3 febbraio 2024

La danza dei gamberi di Elisabetta Panaro (2007)

La vita è un mistero: dal momento in cui nasciamo a quello in cui lasciamo questo mondo le sorprese e i cambi di prospettiva sono davvero all'ordine del giorno. Elisabetta Panaro, scrittrice che abita nel borgo lucano di Bella, con La danza dei gamberi conduce il lettore più che all'interno della storia, nella vita. Vita che nasce e che prende il via anche se la natura sembra far di tutto per ostacolarla. Vita che cresce ma che vive in un segreto che verrà svelato solo nell'età adulta. Vita che si dona per un amore talmente grande da esser solo sognato. La Panaro ci parla del dono delle donne, del dono di Amore che solo loro riescono a compiere fino in fondo. Gli uomini rimangono sullo sfondo: si sentono protagonisti ma in realtà sono prigionieri delle loro insicurezze e della loro superficialità. Un romanzo che, seppur imperfetto in alcuni passaggi, non manca di trasmettere emozioni e di coinvolgere il lettore. Una bella opera prima!

Racchiuso in una frase:

In tutte quelle donne aveva imparato a riconoscere la vulnerabilità di chi si sente impotente, a capire la diversità in cui si sprofonda, a comprendere l'angoscia di chi sostiene l'inutilità di un rituale ripetuto fino allo sconforto, a sopportare l'assurdità di spiegazioni non trovate, ad accettare lo spietato ritrovarsi parte di un mondo a cui non è stato chiesto di appartenere, un mondo invisibile agli occhi della gente comune dai comuni problemi, ma che cresce e vive sul binario accanto.
Ritrovarsi in un vortice d'interrogativi senza suono, rapite da un'esistenza fantasma che istupidisce e aliena, sentirsi perse in un anfratto senza fine in attesa di un appiglio che danza come un gambero e, in quanto tale, difficile da afferrare, questa era diventata la vita di quelle donne nonché la sua. Era in quel mondo, popolato da persone come lei, che Giulia si rifugiava quando la realtà la opprimeva fino a farle mancare il respiro. (pp 172-173)

Edizione utilizzata:
Elisabetta PANARO, La danza dei gamberi, Graphis, Acerenza (PZ) 2007

Dove trovare il libro:
Per ordinarne una copia potete scrivere a liberandociblog@gmail.com

sabato 20 gennaio 2024

La scelta di Sophie di William Styron (1979)


A volte nella soffitta della nonna si trovano piccoli terosri. In questo caso il tesoro nascosto è davvero grande. Scartato nelle varie cernite, forse condizionati dalla copertina che nell'edizione da me posseduta ricorda un harmony, La scelta di Sophie è uno di quei romanzi totali che tutti dovremmo leggere. E non solo per godere ed apprezzare la prosa di William Styron, autore a me sconosciuto ma talmente abile da farmi desiderare la lettura di altre sue opere, ma anche per riflettere su un dramma che pur sembrando circoscritta ad un'epoca, risulta ancora attuale. La trama: Stingo è un giovane scrittore del sud che si trasferisce a New York. Un'improvvisa eredità gli da la possibilità di lasciare il suo lavoro per scrivere il suo romanzo d'esordio. Conosce Nathan Landau, ebreo newyorkese e Sophie Zawitowska, polacca ex internata ad Auschwitz, una coppia che gli cambierà la vita. Una storia intensa, una prosa densa di citazioni e di colpi di scena, 620 pagine che non deluderanno un attento e appassionato lettore. Perché la morte creata dal nazismo non è finita con la chiusura di Auschwitz ma continua ad avvelenare il mondo. Imperdibile!

Racchiuso in una frase:

La gente si comportava in tanti modi diversi nel campo, chi in maniera vile e egoista, chi con coraggio e splendidamente - non c'erano regole. No. Ma Auschwitz, Stingo, era un luogo talmente atroce, incredibilmente atroce, che non era possibile sostenere che una persona avrebbe dovuto fare una certa cosa con gentilezza o nobiltà, come nel mondo esterno. Se avesse fatto una cosa nobile, avresti potuto ammirarla come in qualsiasi altro luogo, ma i nazisti erano assassini e quando non ammazzavano trasformavano la gente in animali malati, e quindi se ciò che uno faceva non era tanto nobile, o era addirittura bestiale, tu dovevi capirlo, potevi odiarli forse ma contemporaneamente averne pietà, perché sapevi quanto era facile anche per te comportarti come un animale.

Edizione utilizzata: 
William STYRON, La scelta di Sophie, Club degli editori, Milano 1980.

Dove trovare il libro:
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