lunedì 3 dicembre 2018

L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio di Haruki Murakami

Un collega, vedendomi leggere un libro di Murakami, qualche tempo fa mi ha detto: “Una volta ho letto Norvegian Wood: bello... ma Murakami è troppo triste per i miei gusti!”. Già dal titolo, “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio” richiama la tristezza della mancanza di colore. Il protagonista è parte di un gruppo di amici con un nome che ricorda un colore: Aka (rosso), Ao (blu), Shiro (bianco) e Kuro (nero) formano con Tsukuro un gruppo affiatatissimo, che però ad un certo punto si divide. Tazaki va a studiare da Nagoya a Tokyo e i suoi compagni improvvisamente gli comunicano di non farsi sentire più. Tazaki accusa il colpo e questo abbandono improvviso segnerà la sua vita sentimentale per i successivi 16 anni. Per riuscire ad amare, Tazaki ha bisogno di ritrovare i colori del suo passato e di porsi la domanda: davvero la mia vita è così incolore? Un romanzo malinconico, un flusso di coscienza che invita il lettore a trovare il colore che presente nella vita di ognuno. Perché anche chi si sente incolore può portare colore agli altri. Murakami sarà anche malinconico, ma scrive davvero bene!

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo: 
Sukiyaki: piatto composto da fette di manzo con verdure cotto in un brodo di salsa di soia e mirin

Racchiuso in una frase:
- No, non è che volessi evitare il matrimonio o temessi qualche tipo di vincolo. Anzi, per carattere tendo piuttosto a cercare la stabilità.
- Ciononostante, qualche freno psichico agiva ogni volta su di te?
- Sì. O almeno così mi pare adesso.
- Ecco perché ti mettevi sempre con persone a cui sentivi di non poter donare completamente il tuo cuore!
-  Forse avevo paura di innamorarmi sul serio di una donna, di finire per averne bisogno solo per poi scoprire che un giorno lei se n'era andata, che tutt'a un tratto era sparita senza preavviso, lasciandomi solo. (pp. 84-85)

Edizione Utilizzata:
Haruki MURAKAMI, L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio, Einaudi, Torino 2017.

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile in tutte le librerie, nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.it, lafeltrinelli.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)

Un divorzio tardivo di Abraham B. Yehoshua



Israele, la settimana prima di Pasqua. Un uomo dagli Stati Uniti torna in patria per divorziare da sua moglie: ormai in America ha un’altra donna e i figli in Israele sono adulti e si sono costruiti una famiglia. La trama del romanzo di Abraham Yehoshua è già nel titolo: “Un divorzio tardivo”. Eppure il titolo è anche criptico: tardivo perché è troppo tardi per divorziare o tardivo perché è un processo che era in essere ma che doveva avere ancora il suo epilogo? La trama è lineare anche se complessa, rispecchia appieno la complessità sociale israeliana. Pur essendo stato pubblicato per la prima volta nel 1982, la storia ripercorre la realtà israeliana sotto due dimensioni: quella spaziale, da nord a sud, da Akko a Gerusalemme, da Haifa a Tel Aviv; quella sociale, con personaggi variegati e specchio delle molteplici nature di Israele, moderno e religioso, con la commistione tipica del paese mediorientale. La struttura del testo è anch’essa a due dimensioni: lunghi racconti individuali dei protagonisti, quasi dei monologhi, all’interno di altrettanti capitoli che corrispondono ai singoli giorni della settimana. Un libro intricato, ma al tempo stesso piacevole, teatrale e intimo contemporaneamente. Senza ombra di dubbio, un capolavoro del ‘900!

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo: 
Karpasia, minestra di gnocchi al sedano tipico della pasqua ebraica

Racchiuso in una frase:
Grazie mille. E' già quasi una settimana che è qui, vero?
Sì, me lo ricordo, sabato sera... E mi dica un po', come lo trova il nostro paese... che opinione ha...
In che senso?
Molto interessante. Può essere. Noi non ci accorgiamo dei cambiamenti perché ci siamo dentro...
Davvero?
Eh sì, la sporcizia... davvero...
Anche questo.Però non dimentichi che è solo una mezza pace e la gente non ci crede poi così tanto. Io di politica non ci capisco un'acca... in generale io sto col governo, quale che sia, mi arrabbio con quelli che lo boicottano...
Anche col governo che c'è oggi... anche se...
Eh sì, malumore... (p. 214)

Edizione Utilizzata:
Abraham B. YEHOSHUA, Un divorzio tardivo, San Paolo (Ed. speciale per Famiglia Cristiana) su licenza Einaudi, Alba (CN) 1998.

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile in tutte le librerie, nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.it, lafeltrinelli.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu