venerdì 25 novembre 2022

Il beneficio del dubbio. La mia storia di Rudy H. Guede e Pierluigi Vito (2022)

Quid est veritas? chiedeva Ponzio Pilato a Gesù nel Vangelo di Giovanni. È la domanda che tanti si sono posti di fronte all'efferato delitto che la sera del 1° novembre 2007 ha tolto la vita alla studentessa Meredith Kercher in un appartamento di Perugia. Fa da contraltare un'altra domanda, presente sulla bandella del libro Il beneficio del dubbio: quando nasce la tua libertà? A rispondere è Rudy Guede, unico condannato di quella vicenda, per concorso in omicidio. Accompagnato dal giornalista di TV2000 Pierluigi Vito, Guede racconta la sua storia. Rudy è un ragazzo cresciuto tra mille difficoltà, che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato e reagisce in modo sbagliato. Un giovane finito nel tritacarne giuridico-mediatico, ma che sceglie di non abbattersi e cercan di fare pace con il proprio passato, guardando al futuro. Un libro sincero, che non nasconde l'efferatezza del delitto, per cui Guede si è sempre detto estraneo ai fatti, ma che, al tempo stesso, si proietta in avanti con fiducia e speranza. Toccante!

Se fosse cibo:
Umbricelli al Rancetto: piatto di pasta tipico di Perugia perché è solo partendo dalle origini che si può pensare al futuro!

Racchiuso in una frase:
Anche questo fa parte della consapevolezza che si matura in prigione. Quante volte si sentono persone lamentarsi della situazione in cui versano: «Che vita di merda!». Be', io da quel non-luogo ho imparato che la vita è meravigliosa. Quello che fa la differenza è come noi affrontiamo la partita, su qualunque terreno di gioco. Ho parlato di non-luogo perché la gente tende a rimuovere l'esistenza di certe mura e di certe sbarre. Capitava anche a me. D'altronde, perché dovremmo pensare agli scarti della società? Ma ora che ci sono stato ho capito che anche lì dentro ci sono ruoli da osservare e norme di comportamento. (p. 92)

Edizione utilizzata:
R. H. GUEDE - P. VITO, Il beneficio del dubbio, AUGH!, Viterbo 2022.

Dove trovare il libro:
È facilmente reperibile, in formato cartaceo, in tutte le librerie fisiche e, anche in formato elettronico, nelle maggiori librerie online (ibs.it, mondadoristore.it, bookdealer.it)

mercoledì 16 novembre 2022

No sleep till Shengal di Zerocalcare (2022)

Chi segue Zerocalcare da anni sa che oltre a scavare nel cuore e nei sentimenti propri rendendoli universali, l'artista di Rebibbia non ha mai smesso di interessarsi del mondo e di mettere a disposizione la sua arte e la sua capacità narrativa per le cause in cui crede. Una di queste è quella dei curdi e del loro modello di confederalismo democratico, argomento che trova troppo poco spazio nei media oggi se non per informazioni spesso non corrette o false e tendenziose. No sleep till Shengal è la storia di un viaggio fatto di attese, check point, controlli, tensioni: chi non ha mai avuto a che fare con un vero check point non riesce a cogliere nel profondo i mille pensieri che la mente può fare in quel momento. Zerocalcare in questo viaggio parte idealmente dalla città curda di Kobane, protagonista di una sua graphic novel del 2016, e ci mostra una realtà tanto vicina alla nostra quanto percepita lontana: gli Ezidi, un popolo che ha mutuato l'ideale curdo di confederalismo democratico e cerca di portarlo avanti. La narrativa di Michele Rech è come sempre profonda e richiama il lettore a non dimenticare  coloro che davvero lottano giorno dopo giorno per la vera libertà e uguaglianza. Forte!

Se fosse cibo:
Dai... le crostatine di Sezze!!!! Sono citate nel racconto, come si può non citarle nella recensione?

Racchiuso in una frase:
"Questa è una delle case in cui erano rinchiuse donne prigioniere di ISIS".
Mi sa che non era soggezione per gli occidentali. DENSITÀ è impossibile parlare lì dentro. Ogni sillaba che puoi emettere ti suona sbagliata. Offensiva, quasi. Finestre murate. Grate al posto delle porte. E per terra, tutto come se se ne fossero andate due ore fa. Mucchi di vestiti. Cucchiai. Lattine. Bottiglie. Scarpe. Tutto cristallizzato nell'orrore. Io però devo chiedere delle cose. Pensa se non c'ho capito un cazzo e scrivo cose sbagliate sul fumetto, che figura di merda. 
"Scusa. Quante donne sono state liberate quando avete preso questa casa? Erano felici di vedervi?"
Un attimo di silenzio. Lunghissimo.
"Nessuna donna è stata liberata da questa casa. Quando noi e sciiti siamo arrivati, ISIS aveva già portate via. Qualcuna è stata liberata dopo. O scappata. Altre ancora schiave da qualche parte. Ancora più di duemila donne non sappiamo più niente."
Prima ho detto quella cosa sulla cappa che aleggia su Shengal. In questa casa è densa e concentrata. Una sostanza viscosa attaccata ai muri, al soffitto. Che mi sembra inestirpabile. (pp. 147-150)

Edizione utilizzata:
ZEROCALCARE, No sleep till Shengal, BAO, Milano 2022.

Dove trovare il libro:
È facilmente reperibile, in formato cartaceo, in tutte le librerie fisiche e, anche in formato elettronico, nelle maggiori librerie online (ibs.it, mondadoristore.it, bookdealer.it)

giovedì 10 novembre 2022

Il maestro e Margherita di Michail Afanas'evič Bulgakov (1967)

È possibile recensire un classico talmente conosciuto e talmente universale da esser stato letto, analizzato e criticato sotto ogni punto di vista come l'opera di Bulgakov? Un umile lettore come me non può fare altro che descrivere le emozioni e le impressioni che queste pagine hanno suscitato. Parliamo di Michail Afanas'evič Bulgakov, uno scrittore inviso al regime comunista sovietico eppure adorato da Stalin. Parliamo di un romanzo che ha come protagonista un diavolo che sconvolge le vite delle persone, le ribalta, gioca con le loro debolezze rendendole quasi ridicole, anche se spesso sono tragiche. In un mondo ateo come il comunismo a Mosca come, in parallelo, in un mondo religioso come la Palestina al tempo di Ponzio Pilato. Sullo sfondo l'amore, un forte legame che sopravvive all'azione diabolica ma che a causa del diavolo viaggia verso la morte. Un romanzo russo, moscovita, a tratti apparentemente sconclusionato ma geniale. DA LEGGERE!

Se fosse cibo:
Aringa e cipolle verdi, pasto presente nel romanzo...

Racchiuso in una frase:
Lei attraversava il cancello una sola volta ma prima che lo facesse avevo sentito non meno di dieci volte accelerare i battiti del cuore. Non mento. E dopo, quando arrivava la sua ora e la lancetta indicava mezzogiorno, il mio batticuore non cessava fino a quando, senza rumore, quasi in assoluto silenzio, non arrivavano all'altezza della finestra le scarpette con i finti fiocchetti di pelle di camoscio nero fissati con fibbie di acciaio. (p. 141)

Edizione utilizzata:
Michail BULGAKOV, Il maestro e Margherita, Newton Compton, Roma 2021.

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, in formato cartaceo, in tutte le librerie fisiche e, anche in formato elettronico, nelle maggiori librerie online (ibs.it, mondadoristore.it, bookdealer.it)