giovedì 20 settembre 2018

Giobbe di Joseph Roth

Fulminato dalla bellezza de “La leggenda del santo bevitore”, ho voluto proseguire nella scoperta di Joseph Roth leggendo “Giobbe”. Un pio ebreo, Mendel, vive ai margini dell’impero russo con sua moglie Deborah e i figli. Le giornate trascorrono tra la preghiera e l’insegnamento della Torah, la legge ebraica. L’immobilismo quotidiano sarà però sconvolto dalle vicissitudini della vita, che porteranno Mendel a trasferirsi in America, abbandonando uno dei suoi figli nella terra natia. Moderno Giobbe, la sorte si accanirà contro il protagonista portandogli in dono ogni possibile sciagura: riuscirà la fede in Dio a salvarlo? La scrittura di Roth è agile, il racconto è un flusso continuo nel quale la voce di Mendel si alterna alla voce dei gregari. Un libro da leggere, una storia da scoprire, un racconto che è davvero un classico!

Giudizio personale: imperdibile 

Se fosse cibo:
Un hot dog kosher, tipica invenzione di New York!

Racchiuso in una frase:

[...] aprì [il leggio] e allungò la mano verso il suo libro vecchio, nero e pesante che era di casa tra le sue mani e che avrebbe riconosciuto senza esitazione tra mille libri uguali. Tanto familiare gli era la levigatezza della copertina con le isolette di stearina in rilievo, resti incrostati di innumerevoli candele a lungo bruciate, e gli angoli inferiori delle pagine, porosi, giallognoli, unti, tre volte piegati a forza di sfogliarle da decenni con dita inumidite. Ogni preghiera di cui aveva bisogno al momento, poteva trovarla in un istante. Era scolpita nella sua memoria con i più minuti tratti fisionomici che aveva questo libro di preghiere, il numero delle sue righe, lo stile e la grandezza della stampa e il colore esatto delle pagine. (p. 70)

Edizione Utilizzata:
Joseph ROTH, Giobbe, Newton Compton, Roma 2016

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile in tutte le librerie, sui siti dei maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, ibs.it, mondadoristore.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).

martedì 18 settembre 2018

La terra dei giganti di Francesco Gasbarro

Appena terminato questo libro, mi è venuto in mente un verso di Caparezza:

“Non mi chiamare più Capa,
chiamami Pala eolica sulla statale
Se per le rime che scrivo (schivo)
provi un trasporto eccezionale”.

Come il vate di Molfetta, di fronte alle pale eoliche, luogo visivo nel quale e attraverso il quale l’opera prima di Francesco Gasbarro gira, ho sentito un trasporto eccezionale. La terra dei giganti è un libro indefinibile, e proprio perché lo è sorprende per la sua scrittura, per la sua varietà, per l’estensione che Gasbarro riesce a proporre nel pentagramma della letteratura. Un giovane passa le giornate sotto una pala eolica, coltura aliena della terra da lui mal sopportata, e scrive storie di tutti i tipi, offrendoci elementi per comprendere il tema delle pale eoliche: dalle avventure del cane Arturo alla distruzione volontaria della proprietà del romano d’adozione Fazio, dall’amore futuristico tra Nick S40 e Marie B29 fino alle riflessioni su problemi reali come desertificazione e inquinamento paesaggistico. Per gli appassionati: un mix tra Vonnegut e il primo Saviano. Da leggere e da regalare!

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Un’insalata di rucola, unica coltura che selvaggia riesce a sopravvivere all’ombra delle pale eoliche.

Racchiuso in una frase:

Tra non molto cercheremo dei luoghi dove il 3G non possa raggiungerci. Alienati come siamo, ci isoleremo apposta per ritrovare noi stessi. Lì, dove niente sarà connesso, avremo ancora la fortuna di riuscire a connetterci con l’esterno che lentamente va scomparendo. (p. 77)

Edizione Utilizzata:
Francesco GASBARRO, La terra dei giganti – Avventure sotto una pala eolica, Scatole Parlanti, Viterbo 2018

Dove trovare il libro:
E' possibile ordinarlo in libreria o comprarlo online su ibs.it.

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venerdì 14 settembre 2018

La strada del sole di Francesco Lorenzi

Un cantante di successo, frontman di una band punk rock conosciuta in tutto in mondo, con all’attivo tour in Giappone oltre che in tutta Europa. Cosa c’entra con la spiritualità e in particolare con il cristianesimo? Francesco Lorenzi ne “La strada del sole” ci racconta la sua esperienza di vita, la sua ricerca dell’amore attraverso la musica e il suo personale percorso spirituale. Dagli inizi come “Sun Eats Hours” sino alla trasformazione in “The Sun”, Francesco ci racconta la sua storia, mettendo a nudo tutti i suoi dubbi e i suoi sentimenti, rendendoci partecipi del percorso suo e dei suoi amici, passati dalla distruzione alla ricostruzione, fino a ritrovarsi come uomini nuovi. Potrebbe sembrare un libro buonista, a tratti stucchevole, soprattutto per chi non crede. Tra le righe si legge la verità di Francesco e questo basta per dare fiducia alla sua storia.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Un fresco gelato al pistacchio in una calda giornata estiva.

Racchiuso in una frase:

Sentivo sempre di più che la realtà materiale era conseguente a quella spirituale e che, se volevo cambiare la mia vita fuori, la cosa più urgente era evolvere dentro. Ciò significava lavorare su me stesso e nulla sarebbe stato possibile senza la positività, la buona volontà, la fiducia e e il sacrificio. Tutto questo non poteva rimanere slegato dalla musica, dalle canzoni, dai dischi, dalle tourneée. (p. 131)

Edizione Utilizzata:
Francesco LORENZI, La strada del sole, Rizzoli, Milano 2014

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui siti dei maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, ibs.it, mondadoristore.it).

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mercoledì 12 settembre 2018

L'anno in cui imparai a raccontare storie di Lauren Wolk

La scelta di leggere questo libro è partita da una frase della quarta che lo definiva così: “Il buio oltre la siepe ha un degno erede”. Ho amato molto il libro di Harper Lee, ormai un classico della letteratura contemporanea, per cui avevo molte aspettative nei confronti di questo libro. Sinceramente sono rimasto un po’ deluso. Leggendo le prime pagine del romanzo di Lauren Wolk sono rimasto colpito da questa storia. Annabelle è una dodicenne che si trova ad affrontare il tema della verità. Vivendo gli anni ’40, nella campagna americana, Annabelle si trova ad affrontare il tema del bullismo e della violenza. Il clima del racconto è onirico, il racconto pieno di descrizioni, gli occhi di Annabelle diventano gli occhi del lettore. La voce del nonno che la rincuora, dandole un racconto di vita, è un incipit davvero molto bello. Eppure la storia non riesce a svilupparsi appieno: tutto è un po’ piatto, la storia non prende davvero il volo, nonostante ci siano colpi di scena e vari elementi che potrebbero dare a questa storia la forza di diventare un classico. Peccato, un’occasione mancata!

Giudizio personale: accettabile 

Se fosse cibo:
Una torta alle noci, dolce preferito dai protagonisti

Racchiuso in una frase:

Il nostro vecchio capannone mi aveva dato una delle lezioni più importanti che potessi ricevere, ovvero che lo straordinario si può celare nelle cose più semplici. A ogni stagione, il mondo si rinnovava all’interno della stalla e dei depositi. (p. 112)

Edizione Utilizzata:
Lauren WOLK, L’anno in cui imparai a raccontare storie, Salani, Milano 2018

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui siti dei maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, ibs.it, mondadoristore.it).

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martedì 11 settembre 2018

La certosa di Parma di Stendhal

Siamo nella prima metà del 19^ secolo. Uno scrittore proveniente da Grenoble, cittadina francese a pochi passi da Lione, decide di raccontare l’Italia, un paese che ama, del suo tempo. Ne nasce un classico che ha appassionato generazioni di lettori: La certosa di Parma di Stendhal. La storia segue le peripezie di Fabrizio del Dongo, giovane nobile, che si innamora della figura di Napoleone tanto da finire a combattere a Waterloo. Dopo quell’esperienza, attraverso vicende rocambolesche, passerà per Napoli, Bologna, Ferrara, fino a stabilirsi a Parma. Aiutato dalla zia, la Sanseverina, e dal suo amante Mosca, riuscirà a ricoprire posizioni importanti nel regno parmense. La storia è un intrigo di amori e relazioni, in cui non mancano scene d’azione e momenti di alta descrizione narrativa. Stendhal affronta la tensione tra tradizione e rivoluzione in un’Italia divisa politicamente ma già allora unita a livello culturale. Il tema dell’amore permea tutto il romanzo: meta difficile da raggiungere, spesso viene confuso con la passione. Al vero amore si arriverà solo quando sarà ormai impossibile goderne e diventerà addirittura una ragione di morte. Insomma: anche se a tratti lo stile può risultare prolisso, la Certosa è uno di quei romanzi da leggere almeno una volta nella vita, un’opera che dopo quasi 200 anni riesce ancora a parlare al cuore del lettore e ad appassionarlo.

Giudizio personale: imperdibile 

Se fosse cibo:
A Parma che cosa c'è di meglio di un bel piatto di anolini?

Racchiuso in una frase:

Amare! Certo che amo - come mi vien fame quando è ora di cena! Ma possibile che sia proprio questo desiderio un po' volgare che quei bugiardi hanno fatto diventare l'amore di Otello, o di Tancredi? O forse bisogna dire che io sono fatto in modo diverso dagli altri, come se alla mia anima mancasse una passione. Ma perché? Sarebbe ben strano... (p. 173)

Edizione Utilizzata:
STENDHAL, La certosa di Parma, Ed. speciale per La Stampa su licenza Garzanti, Torino 2003

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile in tutte le librerie e sui siti dei maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, ibs.it, mondadoristore.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).

lunedì 10 settembre 2018

La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth

Ci sono scrittori che con il loro stile hanno cambiato, rivoluzionato la letteratura mondiale. Ci sono autori che hanno vissuto nel profondo la propria arte, diventando essi stessi parte della loro letteratura. Joseph Roth è uno di questi: celeberrimo romanziere vissuto all’inizio del ‘900, ha lasciato una traccia indelebile nella storia della letteratura mondiale. Nella sua ultima opera, La leggenda del santo bevitore, ci affida un testamento letterario che è anche storia della sua vita. Il clochard Andreas incontra un misterioso uomo che gli dà dei soldi. Di lì, dall’orgoglio del barbone, dalla voglia di restituire il denaro ricevuto, inizia una storia fatta di incontri e di coincidenze fortuite che capitano a quest’uomo. Tra le righe si legge la vita di Roth, grande bevitore oltre che scrittore. Che dire: uno di quei libri da leggere assolutamente!

Giudizio personale: imperdibile 

Se fosse cibo:
Cos’altro se non un buon bicchiere di vino?

Racchiuso in una frase:

a nulla si abituano gli uomini più facilmente che ai miracoli, se si sono ripetuti una, due, tre volte. Si! La natura degli uomini è tale che subito vanno in collera se non capita loro di continuo tutto quanto sembra aver loro promesso un destino casuale e passeggero.. (p. 35)

Edizione Utilizzata:
Joseph ROTH, La leggenda del santo bevitore, Adelphi, Milano 1986

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui siti dei maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).

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venerdì 7 settembre 2018

Stelle o sparo di Nova

La vita scorre, il disordine e l’apatia la fanno da padrone. Poi arriva una vecchia amica che ti porta in vacanza su un’isola greca che sembra ferma agli anni ‘80. L’incipit di “Stelle o sparo” della disegnatrice Nova è il preludio del viaggio delle protagoniste, un road-comics che le condurrà ad affrontare le proprie paure. Punto di svolta è l’arrivo sull’isola e la decisione di prendere una stanza in paese vivendo la comunità. Lì le due protagoniste incontrano Cosmo, un ragazzino misterioso con cui faranno amicizia e grazie al quale riscopriranno davvero il proprio essere. È un lavoro introspettivo, pieno di riferimenti alla cultura pop anni ‘90 e con personaggi bizzarri, ognuno espressione di una mania o di una paura che accomuna i trentenni di oggi. Un racconto vero nei sentimenti e coinvolgente nella narrazione. Non posso che consigliarne vivamente la lettura!

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Biscotti pan di stelle mangiati stesi su un divano.

Racchiuso in una frase:

"Ancora non l'ho visto. Un film quando piace a tutti non è mai un buon segno." "Mah. E' la storia di questa che ha il padre anaffettivo e quindi passa la vita a ficcare la mano nelle lenticchie. Si caca sotto per paura di soffrire." Te lo mangeresti, il mondo. "Non fa un cazzo tutta la vita. Poi si mette con uno a caso. E vivono speciali e contenti e un sacco francesi." (Col senno di poi vi dico: ha fatto più danni il meraviglioso mondo di Amélie che la bomba atomica.)

Edizione Utilizzata:
Nova, Stelle o sparo, BAO, Milano 2018.

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui siti dei maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, ibs.it, mondadoristore.it).

giovedì 6 settembre 2018

Non stancarti di andare di Teresa Radice e Stefano Turconi

Se si volesse cercare questo libro in libreria, se lo si volesse reperire su un sito di commercio online, lo si troverebbe nella sezione dei fumetti. Per molti, questo aspetto potrebbe essere fuorviante e si ridurrebbe così la storia scritta da Teresa Radice e disegnata a Stefano Turconi a una storiella semplice. Non stancarti di andare contiene invece cinque romanzi in uno: familiare, di viaggio, storico, di sentimento e anche di attualità. E’ la storia dell’amore di una madre verso il figlio nascituro, di un uomo che fa di tutto per ritornare dalla donna amata, di un amore che si intreccia con la vicenda della guerra e della migrazione. Il racconto, iniziato a Genova, si sposta in Argentina per poi arrivare fino alla Siria. Uno dei personaggi, padre Saul, è ispirato alla figura del gesuita padre Paolo Dall’Oglio, rapito in Siria cinque anni fa e della cui sorte ancora oggi non si sa nulla. Un libro denso di citazioni di scrittori e poeti di tutte le fedi, un’opera profondamente spirituale, come spirituale è l’Amore. Consiglio a tutti di leggerlo e di farlo decantare: in un mondo come quello odierno, pieno di pregiudizi e cattiveria verso il diverso da noi, il libro di Radice e Turconi è un inno alla vita, all’accoglienza, alla solidarietà.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Barazek: biscotti siriani con sesamo e pistacchio.

Racchiuso in una frase:

Ogni senso ha le sue estasi, ogni passo la sua sorpresa, ogni attimo la sua rivelazione. Non temere, piccolino/a. Quando sarà il momento, arriva pure tranquillo/a, sapremo come farti sentire a casa: il paradiso da cui provieni si trova anche su questa terra 🙂 (p. 104)

Edizione Utilizzata:
Teresa RADICE – Stefano TURCONI, Non stancarti di andare, BAO, Milano 2017.

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Articolo pubblicato su ilmegafono.eu.

mercoledì 5 settembre 2018

A Panda piace. Questo nuovo libro qui di Giacomo Bevilacqua

Negli ultimi tempi Internet e il mondo dei social network sono diventati una valvola di sfogo per rabbia e insicurezze, luoghi in cui l’insulto è all’ordine del giorno. Dieci anni fa, un giovane disegnatore, Giacomo “Keison” Bevilacqua, ha cominciato a disegnare delle vignette che ispirassero sentimenti positivi: gioia, tenerezza ma anche compassione. “A Panda piace” è una raccolta di fumetti che infondono ottimismo in chi li legge: non c’è un ordine preciso, ogni vignetta riesce a strappare un sorriso o una lacrima di commozione. Il panda, alter ego dello stesso autore, entra nel cuore del lettore e gli fa sentire il calore dei sentimenti. Bevilacqua dona un rifugio dalla frenesia quotidiana, per ricordare a ognuno di noi che non tutto deve essere per forza veloce e che fermarsi aiuta a riprendere con più vigore la propria strada.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
A Panda piace... il cioccolato! Quindi una tazza di cioccolato fumante!

Racchiuso in una frase vignetta:



Edizione Utilizzata:
Giacomo BEVILACQUA, A Panda piace. Questo nuovo libro qui, Feltrinelli Comics, Milano 2018

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile in libreria e sui siti dei maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, ibs.it, mondadoristore.it).



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martedì 4 settembre 2018

Vincent di Barbara Stock

Vincent Van Gogh è stato uno dei più straordinari artisti della modernità: enigmatico, complesso, eclettico, nella sua breve vita ha lasciato al mondo opere d’arte eccellenti, di una bellezza davvero unica. Barbara Stock, autrice olandese, ha evidenziato i tratti salienti dell’esperienza di vita di Van Gogh in una graphic novel sorprendente. “Vincent” non è una biografia vera e propria, ma un viaggio dentro l’esistenza del pittore olandese. Le scene si susseguono in una narrazione che, partendo dai colori, dalle tele, dalle lettere a Theo, fratello del pittore, porteranno il lettore ad avere una forte empatia con Vincent. I sogni, lo slancio verso la vita artistica e le turbe mentali si fondono in questa storia. Il lettore viene condotto a fermarsi insieme all’artista e con lui, in un vortice di sentimenti, quasi a rivivere la sua esperienza di vita.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Come da un suo famoso quadro direi delle patate, magari cotte e condite ad insalata!

Racchiuso in una frase:

Quando penso a tutte quelle cose di cui non capisco il motivo, guardo i campi di grano. La loro storia è la nostra perché non siamo forse anche noi in gran parte grano? Almeno dobbiamo rassegnarci a crescere come pianta; a volte non siamo in grado di muoverci come la nostra immaginazione vorrebbe, e quando siamo maturi veniamo falciati come il grano. (p. 109)

Edizione Utilizzata:
Barbara STOCK, Vincent, BAO, Milano 2014

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui siti dei maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, ibs.it, mondadoristore.it).