giovedì 29 febbraio 2024

Maltempo di Mariolina Venezia (2013)

Seconda avventura del Sostituto Procuratore più amata d'Italia. Abbiamo imparato a conoscerla in Come pianta tra i Sassi e adesso ritorna ad accompagnare le giornate dei lettori di gialli. Pioggia fitta, Maltempo, come titola Mariolina Venezia. Una ragazza bene, studiosa, volenterosa, si suicida. Imma non è convinta della versione ufficiale: qualche giorni prima la ragazza l'aveva cercata in Procura... qualcosa deve esserci sotto! Col suo forte senso della legge, Imma Tataranni non si darà vinta e, tra lobby petrolifere, malavita e politica che tenteranno di depistare le indagini, riuscirà a venirne a capo e ad assicurare alla giustizia il colpevole. Si affina sempre di più la scrittura dell'autrice di origini materane, si leniea in maniera chiara la personalità della Tataranni, con il suo pessimo carattere e il suo debole per Calogiuri. Una storia che porta il lettore nelle strade lucane, senza trascurare i problemi di questa affascinante terra. Interessante!

Racchiuso in una frase:
Ma come poteva un povero cristo indovinare in che punto, non meno di cinquant'anni prima, faceva le proiezioni Tarzan? Eppure se chiedevi un'indicazione, al novanta per cento rispondevano cose del tipo: vai dove stava il mulino sociale, gira prima del vecchio serbatoio, oltrepassa la chiesa caduta, tutti edifici che non esistevano piú da decenni e loro stessi a volte conoscevano solo per sentito dire. Come se il vero paese non fosse quello che tutti avevano sotto gli occhi, ma un altro, invisibile, fatto solo di ricordi. E tu se non eri nato lí, non ci avevi passato l'infanzia o non eri di quelli che riescono a vedere i fantasmi, ti attaccavi al tram. (p. 106)

Edizione utilizzata:
Mariolina VENEZIA, Maltempo. Imma Tataranni e gli inciampi del presente, Einaudi, Torino 2021.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e anche in formato elettronico nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

Il contastorie di Teresa Radice e Stefano Turconi (2023)

In un Brasile isolato degli anni '60, un bambino aspetta il suo fratello maggiore con impazienza: è un giramondo e ogni volta che torna gli porta, oltre ad un regalo, il dono prezioso delle sue avventure. Questa la trama di fondo dell'opera di Stefano Turconi e Teresa Radice dal titolo Il contastorie. Pedro è un ragazzo innamorato dei libri che suo fratello Cent gli porta. Un giorno però scopre una verità sconcertante: Cent gli ha mentito e la sua vita non è quella che credeva. Dopo il trauma, Pedro decide di affrontare un viaggio che lo porterà a crescere e a scoprire il vero Cent. L'ambientazione amazzonica, il ritmo ora lento ora sostenuto, le tematiche affrontate, rendono questo romanzo grafico una perla nel panorama narrativo italiano. Di perle Radice e Turconi ne hanno offerte talmente tante negli ultimi anni da essere una realtà ormai più che consolidata. Affascinante!

Racchiuso in una frase:
Credo... di aver intuito da dove vengono le storie: dalle emozioni. E le emozioni, quelle vengono dagli incontri: con luoghi, opere, persone, conosciute e sconosciute... e aspetti sconosciuti di persone conosciute, anche. Ecco, è partito portandosi via il bambino che ero, Cent. In cambio, però, mi ha lasciato una storia. E se questo, ora, facesse anche di me un potenziale contastorie? Fermare la nostra storia sulla carta - e così restituirla, in un certo senso - sarebbe un modo per tenermi Cent accanto, per tutto il tempo della stesura... e anche oltre, se mi andrà di rileggere. (p. 204)

Edizione utilizzata:
Teresa RADICE Stefano TURCONI, Il contastorie, BAO, Milano 2023.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e anche in formato elettronico nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

domenica 25 febbraio 2024

Bomba atomica di Roberto Mercadini (2020)

Quando si pensa e si parla della bomba atomica si ha in mente il fungo atomico: quella immagine di morte e distruzione che ha popolato gli incubi di generazioni di uomini e donne di tutto il mondo. Ma come si può arrivare ad immaginare (e a creare) una così devastante invenzione? Il drammaturgo e poeta cesenate Roberto Mercadini ripercorre nel suo Bomba atomica la storia, a tratti assurda, dell'ordigno che ha cambiato le sorti dell'umanità. Prendendo spunto dalle storie dei personaggi più conosciuti, da Fermi a Oppenheimer, Mercadini riesce a ricostruire una vicenda fatta di tante microstorie, come tanti sono le persone che sono fautori de La Storia. Così la protagonista, la bomba più devastante per l'umanità, diventa un modo per riflettere sulle vite e sulla vita. Un libro che, ben documentato, non risulta pesante ma che, anzi, invoglia tutti alla lettura. Interessante!

Racchiuso in una frase:
C'è una frase di Bohr che racconta più di qualunque altra l'essenza del suo pensiero, così spiazzante, così poco incline a riposare sulle certezze: "L'opposto di un'affermazione vera è un'affermazione falsa, ma l'opposto di una profonda verità può essere un'altra profonda verità". (p. 72)

Edizione utilizzata:
Roberto MERCADINI, Bomba atomica. La storia vera e incredibile dell'ordigno più potente del mondo, Rizzoli, Milano 2023.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e anche in formato elettronico nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

domenica 18 febbraio 2024

La truffa di Alberto Di Pinto (2023)

Leggere un romanzo è quel momento nel quale si passa dal mondo reale al mondo dell'immaginazione. Il romanzo è quel momento nel quale si riesce a leggere nell'animo umano, scoprendo nuovi anfratti del nostro essere. Il romanzo può anche essere una montagna russa sulla quale salire e divertirsi nell'essere sballottati su e giù. Alberto Di Pinto nel suo romanzo La truffa riesce ad unire tutte e tre queste caratteristiche costruendo un racconto pieno di colpi di scena dove tutto NON È ciò che sembra. Ci sono due cose che però sono raccontate nel pieno della loro drammaticità e che impongono al lettore una riflessione profonda: il tema della maternità e la strage di Srebrenica del luglio del 1995. Come maternità e guerra possono esser messi nello stesso libro lascio al lettore scoprirlo. Di Pinto riesce ad entrare nel profondo dei sentimenti e delle questioni anche complesse come una guerra, invogliando il lettore, una volta chiuso il testo, a riflettere e approfondirne alcuni aspetti. Un libro da leggere e da regalare!

Racchiuso in una frase:
Credo che la differenza tra un artigiano e un pittore, un regista, uno scultore, stia proprio nella capacità di dar corpo a ciò che non si vede. Potrei riprodurre il corpo di Fatima come è oggi, ossia quello di una bella donna dalle forme spigolose; come era da adolescente, ovvero quello di una ragazza pronta a sbocciare nel mondo; quello paffuto di quando era bambina. Non sbaglierei nemmeno un tratto. Sarei, tuttavia, un semplice ritrattista, un copiatore di quello che si vede e non il creatore di quello che si sente. Ecco perché non finisco il disegno, perché non paleso su questo foglio il suo corpo: la mente non autorizza, la mano non esegue. (p. 120)

Edizione utilizzata:
Alberto DI PINTO, La truffa, Scatole Parlanti, Viterbo 2023.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, hoepli.it)

Sperare nella tempesta di Antonio Miele (2023)

La Chiesa, tra le virtù teologali, inserisce la speranza. Che cos'è una virtù teologale? Per i cattolici e IL modo per relazionarsi con Dio nella maniera più completa. Purtroppo però la vita e ciò che succede nel mondo rischiano di far mettere questa virtù nel cassetto. La pandemia mondiale da  COVID19 è stata per molti un momento di cesura forte, nel quale la disperazione e l'angoscia hanno preso il sopravvento nella vita e nella quotidianità. Antonio Miele, sacerdote della Diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano, parte proprio da questa angoscia generalizzata e nel suo libro Sperare nella tempesta traccia una via. Partendo dall'uomo, il percoso passa attraverso la teologia e la Scrittura per ritornare all'uomo, mostrando come la speranza è quella virtù che fa della tenacia la sua forza e della vita vissuta la sua linfa. Nella solidarietà, nella preghiera e nelle relazioni la speranza viene alimentata. Don Antonio ha anche il merito di ribaltare il senso comune che la liturgia sia una cosa ripetitiva e noiosa, spronando il lettore, uomo e fedele, a renderla quello che è: il luogo della speranza, della pienezza, dell'incontro con Dio (cfr Col 3,14). Un testo a tratti complesso per i non addetti ai lavori ma, superate le difficoltà, è certamente un testo edificante. Da leggere!

Racchiuso in una frase:
La cura si presenta come possibilità-condizione, affinché un evento possa accadere. E ciò che deve accadere è la relazione, la compassione, la comprensione. Essa è condizione affinché emerga un legame di comunione tra le persone, legame diverso dal vincolo nella sua accezione negativa, che piega l'altro ai nostri bisogni, cosificandolo e oggettivandolo a noi. La cura è energhia, in quanto nella presa di posizione per l'altro, come una sorta di boomerang ciò che torna non è solo stanchezza ma anche l'affetto e il legame con l'altro. (p. 67)

Edizione utilizzata:
Antonio MIELE, Sperare nella tempesta. La forza di ripartire dopo la crisi, Tau, Todi (PG) 2023.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

venerdì 9 febbraio 2024

Entra. di Will McPhail (2021)

Nick è un giovane disegnatore che vive con difficoltà le sue relazioni sociali: timido, introverso, gira per i bar cercando se stesso. Di tanto in tanto va a trovare sua madre e la aiuta a ristrutturare una casa. Nick ha un rapporto un po' trascurato con sua sorella e suo nipote. Qui la trama di Entra. del disegnatore scozzese d'adozione Will McPhail ha una svolta improvvisa: un incontro amoroso casuale e un dramma familiare faranno cambiare prospettive al protagonista di questa graphic novel. McPhail ci dona uno dei racconti più poetici e intensi degli ultimi anni dove il tratto lascia spazio al colore che scandisce le riflessioni sui grandi temi dell'uomo: la vita, l'amore, la famiglia, la società. Il disegno a volte asciutto, a volte elaborato, a volte quasi onirico, segue il glusso dei pensieri e dei sentimenti, coinvolgendo il lettore e rendendolo co-protagonista della storia. Intenso, commovente, forte!

Racchiuso in una frase:

- Lo sai che puoi parlare con me.
- Lo so. Grazie. Ma non penso di volerlo fare più.
- Ok. Ma non decidi tu. Cosa ti manca di lei?
- Ma che cosa fai?
- Cosa ti manca di lei?
- Non possiamo invece cantare la canzone di mastichino e fare sesso? Non lo so, Wren. Ma non posso essere un peso per te. Non mi manca niente.
- Nick.
- No. Sul serio. Niente. Non è il punto. È la roba che non era ancora successa. Ho perso tutto ciò che non sapevo di lei. Volevo conoscerla. (pp. 254 - 260)

Edizione utilizzata:
Will McPHAIL, Entra. , Tunué, Latina 2023.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e anche in formato elettronico nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

sabato 3 febbraio 2024

La danza dei gamberi di Elisabetta Panaro (2007)

La vita è un mistero: dal momento in cui nasciamo a quello in cui lasciamo questo mondo le sorprese e i cambi di prospettiva sono davvero all'ordine del giorno. Elisabetta Panaro, scrittrice che abita nel borgo lucano di Bella, con La danza dei gamberi conduce il lettore più che all'interno della storia, nella vita. Vita che nasce e che prende il via anche se la natura sembra far di tutto per ostacolarla. Vita che cresce ma che vive in un segreto che verrà svelato solo nell'età adulta. Vita che si dona per un amore talmente grande da esser solo sognato. La Panaro ci parla del dono delle donne, del dono di Amore che solo loro riescono a compiere fino in fondo. Gli uomini rimangono sullo sfondo: si sentono protagonisti ma in realtà sono prigionieri delle loro insicurezze e della loro superficialità. Un romanzo che, seppur imperfetto in alcuni passaggi, non manca di trasmettere emozioni e di coinvolgere il lettore. Una bella opera prima!

Racchiuso in una frase:

In tutte quelle donne aveva imparato a riconoscere la vulnerabilità di chi si sente impotente, a capire la diversità in cui si sprofonda, a comprendere l'angoscia di chi sostiene l'inutilità di un rituale ripetuto fino allo sconforto, a sopportare l'assurdità di spiegazioni non trovate, ad accettare lo spietato ritrovarsi parte di un mondo a cui non è stato chiesto di appartenere, un mondo invisibile agli occhi della gente comune dai comuni problemi, ma che cresce e vive sul binario accanto.
Ritrovarsi in un vortice d'interrogativi senza suono, rapite da un'esistenza fantasma che istupidisce e aliena, sentirsi perse in un anfratto senza fine in attesa di un appiglio che danza come un gambero e, in quanto tale, difficile da afferrare, questa era diventata la vita di quelle donne nonché la sua. Era in quel mondo, popolato da persone come lei, che Giulia si rifugiava quando la realtà la opprimeva fino a farle mancare il respiro. (pp 172-173)

Edizione utilizzata:
Elisabetta PANARO, La danza dei gamberi, Graphis, Acerenza (PZ) 2007

Dove trovare il libro:
Per ordinarne una copia potete scrivere a liberandociblog@gmail.com