giovedì 31 dicembre 2020

Oscar Romero - Ho udito il grido del mio popolo di Anselmo Palini

La religione, in particolare quella cristiana di confessione cattolica, viene spesso associata alle oppressioni e alle dittature. In America Latina, in particolare, durante il secolo scorso, spesso segnato da violenze e regimi autoritari, la Chiesa è stata troppo spesso funzionale al regime. Gesù, però, nella sua vita si è fatto vicino agli ultimi e la teologia cristiana, sin dalle origini, rimarca la scelta preferenziale per i poveri. Nel Salvador, piccolo Stato del Centro America, nel 1970 viene nominato vescovo un uomo destinato a cambiare la storia del suo Paese: Oscar Romero. Nella biografia di Anselmo Palini ritroviamo un Romero uomo, non un santino ma un pastore che ama il suo popolo e vede in esso l'incarnazione di Gesù. Profondamente legato all'insegnamento della Chiesa, Romero è tra i primi ad applicare la dottrina sociale del Concilio Vaticano II, spesso ancora oggi dimenticata. Una biografia avvincente e completa, un ottimo spunto per conoscere uno dei giganti del Novecento.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Pupusas: piatto tipico di El Salvador a base di un impasto di farina di mais, ripieno di fagioli rossi e formaggio.

Racchiuso in una frase:

L'ingiustizia sociale impedisce la liberazione dell'uomo e si oppone a Dio e alla Chiesa. Siamo contrari a qualunque tipo di totalitarismo e di autoritarismo politico. Se il regime di El Salvador cambiasse da un polo all'altro, dall'estrema destra all'estrema sinistra, la missione della Chiesa non cambierebbe. Se il capitalismo dà un valore assoluto al denaro, il marxismo attribuisce poteri allo Stato tali che opprimono l'individuo. In ambedue i casi c'è problema di diritti umani e la Chiesa è impegnata nella difesa di tutti i diritti umani, come la lotta contro la miseria e l'oppressione, per l'esercizio  della fede religiosa, per la libertà di espressione democratica, per la pace sociale e politica. (p. 165)

Edizione Utilizzata:
Anselmo PALINI, Oscar Romero - Ho udito il grido del mio popolo, AVE, Roma 2019

Dove trovare il libro:
Questo libro si può ordinare in tutte le librerie fisiche e nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.it, unilibro.it, ibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Scheletri di Zerocalcare

L'uscita di un libro di Zerocalcare è sempre preceduta da un'attesa trepidante. Michele Rech, vero nome del fumettista, ha venduto secondo i dati reperibili più recenti (dicembre 2019), circa 120.000 libri: un'enormità per un fumettista in Italia. Durante il lockdown molti l'hanno conosciuto e hanno cominciato a seguirlo anche grazie a una serie di cortometraggi animati dal titolo "Rebibbia Quarantine". In questa nuova opera, Zerocalcare si discosta in parte dallo stile dei suoi ultimi fumetti, tornando a una forma narrativa simile alla sua seconda opera, "Un polpo alla gola". La storia inizia con un giovane Zerocalcare dalla cresta punk rossa che ha appena iniziato l'università e subito l'ha abbandonata. Come dirlo a sua madre, che tiene così tanto alla laurea? Il protagonista decide di non dirlo e di uscire di casa ogni mattina come per andare all'università, ma rimanendo tutti il giorno in metropolitana. In questo luogo che pian piano diventa per lui un mondo parallelo, conosce Arloc, un giovane writer con una storia forte, piena di scheletri. L'autore romano ci dona un racconto intenso, che scava nelle miserie dei protagonisti e dei comprimari in maniera disarmante. Un piccolo capolavoro.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Cotolette panate, il piatto speciale di "Lady Cocca", la "mamma" di Zerocalcare

Racchiuso in una frase:

Provo a mettere insieme i pezzi di vent'anni di nodi mai sciolti. I mostri che bruciavano dentro. Le punte affilate che luccicavano nella notte. Quel dito fuori dalla porta di casa. E quello che rimane oggi. Stanotte. Dentro casa mia. (pp. 248-249)

Edizione Utilizzata:
ZEROCALCARE, Scheletri, BAO, Milano 2020

Dove trovare il libro:
Questo libro si può ordinare in tutte le librerie fisiche e, sia in formato elettronico che in formato cartaceo, nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.it, unilibro.it, ibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Palla di sego di Guy de Maupassant

Palla di sego è una "donna di malaffare" che, a causa della guerra, si trova a viaggiare nella stessa carrozza con persone "rispettabili": conti, mercanti, rivoluzionari. Tutti la guardano con sospetto, ma ugualmente hanno bisogno di lei: la persona che gli altri ritengono la più abietta si dimostra in realtà la più generosa. Guy de Maupassant descrive la società della sua epoca, tanto simile a quella di oggi. "Palla di sego" non è l'unico racconto di questa raccolta: ve ne sono altri quattro, tutti accomunati dalla narrazione di ipocrisie, falsi perbenismi, convenzioni sociali che già all'epoca, siamo nel 1880, erano assurde e superate. Il punto di forza di Maupassant è il realismo della narrazione, con cui delinea i tratti di personaggi presenti in ogni epoca. Storie che hanno quasi un secolo e mezzo di vita riescono a parlare agli uomini di oggi, a coloro che si sfogano sui social, a quelli che non rispettano gli altri per quello che sono, ma li marchiano a vita, limitandosi a considerare un aspetto del loro carattere o un loro difetto. Illuminante.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Antipasti da viaggio: cetriolini e cipolline sott'aceto, come quelli offerti da Palla di Sego ai suoi compagni di viaggio.

Racchiuso in una frase:

Questi militari non sono utili a nessuno. Le povere madri li nutrono e poi ne vengono fuori uomini buoni solo a massacrare! Io non sono che una povera vecchia senza istruzione, è vero, ma quando li vedo sfiancarsi a scalpitare dalla mattina alla sera, mi dico: "Pensare che c'è gente che si studia di far scoperte per essere utile all'umanità, mentre altri si danno tanto da fare per essere nocivi". Veramente, non è una vergogna ammazzare tante persone, siano esse prussiane, inglesi, polacche o francesi? Se uno fa fuori un altro che gli ha fatto torto, ha fatto male e lo condannano. Ma quando di mandano al macello i nostri ragazzi e si spara loro addosso come alla selvaggina, pare che sia bene, perché danno una medaglia a chi ne ammazza di più. No, vedete, non riuscirò mai a capire tutto questo! (p. 29)

Edizione Utilizzata:
Guy de MAUPASSANT, Palla di sego, Passigli, Firenze 1985

Dove trovare il libro:
Questo libro si può ordinare in tutte le librerie fisiche e nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.it, unilibro.it, ibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Antonio Papisca - Operatore di pace di Mattia Ferri e Tommaso Calzavara


"Humana dignitas servanda est" è una delle frasi più note quando si parla di Diritti Umani. E il professor Antonio Papisca non si stancava mai di ripeterla ai suoi studenti. Scomparso il 16 maggio del 2017, Papisca è stato uno dei grandi intellettuali italiani del secondo Novecento: professore di lungo corso, il suo nome è indissolubilmente legato all'Università di Padova e ai Diritti Umani. Proprio da questi due aspetti della sua vita, parte e si dipana la storia a fumetti di Mattia Ferri e Tommaso Calzavara. Antonio Papisca si racconta con la stessa modalità che utilizzava in aula con gli alunni: lasciando la parola i protagonisti, a coloro che i Diritti Umani li difendono sul campo. Papisca, però, non è stato solo un teorico, ma viveva nel mondo, promuovendo i diritti umani e la nonviolenza, indicando la via della Pace e del dialogo. Nell'introduzione, che consiglio di leggere solo dopo aver letto il fumetto, il ricordo del professor Marco Mascia è vero, vivo, forte: non fa di Papisca un santino ma lo rende umano, come era davvero. A chi l'ha conosciuto e anche a chi non lo ha conosciuto, consiglio davvero la lettura di questo libro, per incontrare un uomo straordinario.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse un cibo:
Una madelaine di proustiana memoria, che provoca nostalgia e fa ricordare momenti lontani: è l'effetto che questo libro ha fatto me.

Racchiuso in una frase:

L'allegoria dell'albero ci aiuta a capire come deve essere ridefinita una cittadinanza che sia rispettosa dei Diritti Umani. Il tronco rappresenta lo statuto di persona umana, le radici sono i Diritti Umani universalmente riconosciuti, i rami sono le particolari cittadinanze anagrafiche: nazionale, regionale, locale, dell'Unione Europea. Tronco e radici costituiscono la cittadinanza universale: si nasce cittadini universali perché i Diritti Umani sono connaturati alla persona umana. Purtroppo i rami non sono ancora innestati nel tronco. La grande sfida consiste nell'armonizzare le cittadinanze nazionali che escludono "l'altro" con la logica inclusiva della cittadinanza universale. (p. 34)

Edizione Utilizzata:
Mattia FERRI - Tommaso CALZAVARA, Antonio Papisca - Operatore di Pace, Becco Giallo, Padova 2020

Dove trovare il libro:
E’ reperibile sul sito della casa editrice www.beccogiallo.it

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams


La copertina di questo libro recita: "Don't panic!". Ma se ci si trovasse all'improvviso senza casa e, addirittura, senza pianeta, in un'astronave aliena? L'umorista britannico Douglas Adams, in "Guida galattica per autostoppisti", racconta le avventure di Arthur Dent e del suo amico Ford Perfect in giro per l'universo, grazie alle quali raggiungono mondi tra i più bizzarri.Adams è considerato, anche grazie a questo testo che è uno dei suoi più venduti, il più famoso umorista inglese contemporaneo. Nato come sceneggiato radiofonico, "Guida galattica per autostoppisti" non è solo una storia che approfitta del genere fantascientifico per creare situazioni surreali (e comiche), ma offre anche una fine riflessione sull'uomo, sulle domande che si pone e sulle priorità che si dà, sforzandosi in imprese a volte inutili o superflue. Un libro leggero, che fa anche riflettere. Un classico che non dovrebbe mancare in una buona libreria. 

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Il piatto ideale per l'autostoppista: un panino con la mortadella!

Racchiuso in una frase:

Una delle cose che Ford Perfect aveva sempre trovato difficile comprendere a proposito degli umani era il loro vizio di affermare e ripetere cose assolutamente ovvie, come risultava evidente da frasi quali "Che bella giornata!" o "Come sei alto!" oppure "Oddio, sembra che tu sia appena caduto in un pozzo profondo nove metri: ti sei fatto male?". In un primo tempo Ford si era fatto una sua teoria per spiegare questo strano comportamento. Aveva pensato che le bocche degli esseri umani dovevano continuamente esercitarsi a parlare per evitare di rimanere inceppate. Dopo [...] aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca, correvano il rischio di cominciare a far lavorare il cervello. (p. 55)

Edizione Utilizzata:

Douglas ADAMS, Guida galattica per autostoppisti, Mondadori, Milano 2020

Dove trovare il libro:
Questo libro si può ordinare in tutte le librerie fisiche e, sia in formato elettronico che in formato cartaceo, nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu