venerdì 12 aprile 2024

God Save the Queer di Michela Murgia (2022)

Negli ultimi anni Michela Murgia e le sue opere sono state estremamente divisive. Personalmente non ho e non voglio avere alcun pregiudizio pertanto quello che scriverò è un'opinione estremamente personale basate sulla lettura di questo testo. Il primo elemento che balza agli occhi è il titolo God Save the Queer al quale segue catechismo femminista. Non amo gli ismi e questo già pone lettore e autrice in contrapposizione. Appena si apre il testo si nota che, per rispettare il linguaggio cosiddetto inclusivo, non esistono maschili e femminili ma forme di neolingua a me poco comprensibili. Nella sostanza ci sono alcuni spunti interessanti e molti elementi che, invece, mi paiono forzature estemporanee. Il passaggio nel quale vi è una forzatura maggiore è, a mio avviso, nell'interpretazione della porta in Gv 10, 1-10. Michela Murgia indica nella simbologia della porta e della soglia la teoria queer riducendola al non appartenere a nulla ma all'essere un po' dentro e un po' fuori. Mi pare chiaro che, teologia o meno, Gesù è totalmente Amore e non ha mai voluto essere un po' e un po'. Rispetto per la persona ma alcune idee mi paiono palesemente fuori luogo. Invito comunque a leggere questo testo.

Racchiuso in una frase:
Una delle scene emblematiche del Vangelo, dove appare piú chiaro che la via facile non è la cifra della fede, si trova nelle pagine in cui l'evangelista Marco riporta il dialogo tra Gesú e gli apostoli nei dintorni di Cesarea. Interpellati in merito alle voci che corrono sul loro Maestro, «La gente chi dice che io sia?», i discepoli riferiscono a Gesú i pareri dell'uomo della strada, spesso molto fantasiosi, come quelli che indicano in lui il profeta Elia o Giovanni il Battista redivivo. Sarebbe l'occasione per Gesú di rivelarsi almeno ai suoi amici, magari con una dichiarazione esplicita, ma lui preferisce girare la domanda a loro: «Voi chi dite che io sia?» Non ho mai pensato che agisse come il rabbino che vuole vedere se gli studenti hanno imparato la lezione. Mi è invece sempre parsa una domanda assoluta, un momento cruciale anche nella definizione del mio stesso rapporto con Gesú, che nel passaggio sembra dire a3 credenti di ogni tempo che non conta l'etichetta, ma è molto piú importante la relazione personale. È in base a quella risposta che si determina la fede come esperienza vitale, perché ognunə di noi crederà solo al Cristo che sente proprio, quello il cui volto ha riconosciuto vero per sé. (p. 118)

Edizione utilizzata:
Michela MURGIA, God Save the Queer. Catechismo femminista, Einaudi, Torino 2022.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e anche in formato elettronico nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

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