giovedì 24 giugno 2021

Orso di Lorenzo Orsetti

Lorenzo Orsetti è un ragazzo di Rifredi, un sobborgo di Firenze, che, sentendo ciò che i curdi stavano subendo sia da parte dei daesh (sedicente Stato islamico) sia da parte dei turchi, decide di partire e di andare in prima linea a combattere al fianco dei curdi per la loro libertà. Lorenzo è un anarchico convinto e ritiene che il confederalismo democratico, teorizzato da Abdullah Öcalan e realizzato nella regione del Rojava, nel nord-est della Siria, sia la forma di governo migliore e decide di impegnarsi attivamente in questo senso. Orsetti, nome di battaglia Tekoşer Piling, muore durante un combattimento il 18 marzo 2019. La sua testimonianza è racchiusa in un libro dal titolo "Orso", che raccoglie interviste, email, post sui social che Lorenzo ha prodotto durante la sua esperienza curda. Il messaggio è immediato, rispecchia la volontà di essere lì per amore della giustizia. E' un libro forte, commovente, davvero profondo. I fondi ricavati dalla vendita di questo libro vanno a supporto della Mezzaluna rossa curda.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Tashrib bamia: una zuppa di okra e bocconcini di agnello.

Racchiuso in una frase:
Ciao, se state leggendo questo messaggio è segno che non sono più a questo mondo. Beh, non rattristatevi più di tanto, mi sta bene così; non ho rimpianti, sono morto facendo quello che ritenevo più giusto, difendendo i più deboli e rimanendo fedele ai miei ideali di giustizia, eguaglianza e libertà. Quindi nonostante questa prematura dipartita, la mia vita resta comunque un successo, e sono quasi certo che me ne sono andato con il sorriso sulle labbra (p. 3).

Edizione Utilizzata:
Lorenzo ORSETTI, Orso, Red Star, Roma 2021.

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile in versione cartacea sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Nuove mappe del paradiso di MAKKOX

"C'era una volta un bambino che passava le giornate a disegnare". Potrebbe cominciare così la storia di Marco Dambrosio, in arte Makkox, fumettista noto al grande pubblico per la presenza fissa a "Propaganda live", programma di informazione e intrattenimento di La7, di cui è stata trasmessa questa settimana l'ultima puntata della stagione. Invece la sua è un'autobiografia ucronica, come recita la copertina, e inizia con l'incontro tra Makkox e Giuliano Ferrara. La misura di questo testo è l'(auto)ironia, che fa di Marco Dambrosio un personaggio davvero interessante e della sua storia un racconto vivo. Si scopre che ha iniziato a fare il disegnatore mentre lavorava in una cava o, ad esempio, che ha fatto l'autore televisivo ma senza successo. Una lettura divertente, che ti fa scoprire l'uomo dietro al disegnatore. La chicca sono le immancabili vignette, sagaci e spassose, come nel suo stile. Più di un'autobiografia!

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Che domande?! Una tiella di Gaeta: torta salata, tipica dell'omonima cittadina laziale nella quale è nato ed è vissuto Makkox.

Racchiuso in una frase:
Forse la pigrizia è la mia cifra, o forse è la conferma di essere un imprestato, uno che in televisione ci sta per caso e senza ambizione. Mi piace per tutti i benefit che comporta, siamo onesti, e anche per le gratificazioni emotive che mi dà, ma non ho mai pensato: vorrei un programma mio che conduco io. Macché! Fosse per me, starei sempre zitto e muto a disegnare nel mio palchetto laterale. (p. 145)

Edizione Utilizzata:
MAKKOX, Nuove mappe del paradiso. Una autobiografia ucronica, People, Gallarate 2020.

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

mercoledì 23 giugno 2021

Il mio viaggio dell'eroe di Fabio Giordani

La Resilienza è "la capacità umana di fronteggiare efficacemente gli eventi traumatici, di rialzarsi": così Fabio Giordani, autore del saggio "Il mio viaggio dell'eroe", la definisce sin dalle prime pagine. Questo libro è frutto della ricerca, di un viaggio, che l'autore compie attraverso temi a lui cari, specchio delle difficoltà che egli stesso ha dovuto affrontare nella vita. Un saggio che fa della teoria una prassi e che dalla prassi risale verso la teoria. Un testo che nei capitoli e nelle corpose citazioni offre lo spunto al lettore per approfondire sul web e nella saggistica le tematiche poste. Come la mappa raffigurata in copertina, Giordani traccia un percorso che, tra visioni della realtà, relazioni interpersonali e sofferenza, disegna il cammino dell'eroe resiliente, che non è un supereroe ma il nostro vicino, il nostro amico, che non si abbatte ma si rialza, nonostante tutto. Essenziale!

Giudizio personale: accettabile

Se fosse cibo:
Pane e olio: semplice, essenziale, ma al tempo stesso nutriente e versatile!

Racchiuso in una frase:
Il messaggio è quello di trovare sempre una via di uscita, di non chiudersi in se stessi, di reinventarsi ed interrogarsi sul fatto che se il mondo è pieno di mediocrità e dozzinalità, perché rassegnarsi, non lottare, e cercare di non fare la differenza? (p. 6)

Edizione Utilizzata:
Fabio GIORDANI, Il mio viaggio dell'eroe - Storia di una Resilienza, Amazon, Torrazza Piemonte (TO) 2021

Dove trovare il libro:
E' reperibile su amazon.it

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Residenza Arcadia di Daniel Cuello

Un palazzo, una residenza, un mondo. L'epoca è la nostra, eppure non lo è: è un'epoca di una dittatura che impone il pensiero unico, il senso del dovere, un ordine sociale. "Residenza Arcadia" è un microcoscmo creato dal disegnatore italiano di origini argentine Daniel Cuello. Come gli anziani di ogni epoca e di ogni luogo, i protagonisti di Residenza Arcadia sanno tutto di tutti e si lamentano di tutto e di tutti. Ma è davvero così? Con abilità e buone capacità narrative, Cuello ci porta a scoprire il passato dei personaggi tra segreti inconfessabili e ferite mai rimarginate, in un mix interessante di gag e pagine commoventi. Il lettore entra nella residenza, gioendo e soffrendo ora per uno, ora per l'altro, divenendo comprimario di questi anziani, che nella quotidianità spesso scontano la pavidità delle proprie vite. Una bella lettura.

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
Riso, cucinato al vapore. Uno dei comprimari della storia è proprio il riso...

Racchiuso in una frase:
- Io sono solo un vecchio. Se mi guardo alle spalle, vedo tanti anni di duro lavoro. Di dedizione. E' come d'estate, quando rimani in spiaggia fino al tramonto. uuugh... Le ore più belle della giornata sono passate. Un po' per volta, gli altri se ne sono andati e tu sei rimasto da solo. Vedo il tramonto. A volte mi sento malinconico, come quel film in cui il protagonista nasce vecchio e muore bambino... mhm... Com'è che si chiama?
- Benjamin Button.
- Ma no! Quello con Brad Pitt!
- Benjamin Button, Cazzo!
- No! Vabbè, dai, lascia stare, finisci di passare il lucidante. (p. 93)

Edizione Utilizzata:
Daniel CUELLO, Residenza Arcadia, BAO, Milano 2017

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Dalla parte degli ultimi di Roberto Sardelli e Massimiliano Fiorucci

Don Roberto Sardelli è stato un sacerdote che nella sua esistenza ha fatto la scelta radicale di vivere e servire i più poveri. In "Dalla parte degli ultimi", dialoga con il pedagogista Massimiliano Fiorucci e da questo incontro viene fuori l'esperienza di uno dei protagonisti delle periferie romane e della lotta per la casa degli anni Settanta. Fortemente ispirato dall'opera di don Lorenzo Milani e dei preti operai francesi, don Roberto rompe con il clero e va a vivere tra i baraccati dell'Acquedotto Felice, migranti provenienti da zone disagiate dell'Italia che sperano di trovare fortuna a Roma ma che la povertà costringe a una vita di stenti. Don Roberto creerà la "baracca n. 725": una scuola che, tramite la didattica comunitaria, dà fiducia ai ragazzi, aiutandoli a uscire grazie allo studio e alle conoscenze della propria situazione di miseria. Successivamente, don Sardelli si è occupato di Rom e di malati di Aids. La testimonianza straordinaria di un uomo che ha creduto fino in fondo alla sua missione. Forte!

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Arrosticini abruzzesi: gustosi, conviviali, "paesani".

Racchiuso in una frase:
"Io insistevo su questo; dopo l'esperienza, i primi anni, i primi mesi di esperienza con i baraccati, io cercavo di dare una lettura a quello che dicevo in chiesa, a questo fatto; non poteva andare avanti così. Questo mondo è il nostro maestro. "Qualsiasi cosa avete fatto a uno di questi piccoli la avete fatta a me", quindi il servizio che si rende ai baraccati lo abbiamo fatto al buio, e qui venivamo a professare come Dio, ecco. E' lui, lì! Se volete incontrare Dio andate lì! Lì incontrerete Dio". (p. 39)

Edizione Utilizzata:
Roberto SARDELLI - Massimiliano FIORUCCI, Dalla parte degli ultimi, Donzelli, Roma 2020

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

De magistro di Agostino d'Ippona

Agostino d'Ippona è uno dei personaggi che più hanno segnato la storia della filosofia, oltre che della religione: ha scritto numerose opere tra le quali questo piccolo testo che si occupa di pedagogia. Il "De magistro" è un dialogo tra Agostino e suo figlio Adeodato. Partendo dal concetto dell'insegnamento, Agostino ci porta a riflettere sulle idee, sulle parole che utilizziamo per rappresentarle e sul significato (e il valore) dell'insegnamento. La riflessione è su base filosofica per cui richiede una certa attenzione per superare l'apparente difficoltà nella lettura. Una volta superato l'ostacolo, però, si apre una riflessione che è di una sconvolgente attualità, che ci mostra come l'educazione e il linguaggio, spesso troppo sottovalutati, persino bistrattati, debbano riacquistare la centralità del discorso educativo. Agostino, nella sua prospettiva di fede, ci dice che tutto può essere riassunto in Gesù; ciò non toglie che anche nella società laica il valore del linguaggio e dell'insegnamento siano da riscoprire. Un classico! 

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
Un piatto leggero, verdure al vapore condite con un filo d'olio: sane ed essenziali.

Racchiuso in una frase:
Poiché, quando mi si dà un segno, che mi trovi ignaro di che cosa sia segno, esso non mi può insegnar nulla: se invece so già di che cosa sia segno, che cosa imparo per mezzo suo? Infatti la parola non mi mostra la cosa che significa. (p. 85)

Edizione Utilizzata:
Aurelio AGOSTINO, De magistro, La Scuola, Brescia 1978

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Storie di altri universi di Raphael A. Lafferty

Mondi paralleli, tempo e spazio che non seguono il proprio corso, invenzioni innovative e chi più ne ha più ne metta: questi sono i protagonisti della raccolta di racconti "Nine Hundred Grandmothers", edita in Italia in ebook con il titolo "Storia di altri universi", pubblicata in cartaceo negli anni Ottanta in due volumi, "Associazione genitori e insegnanti" e "Come si chiamava quella città?". Nei suoi scritti, Raphael Lafferty spazia dalla fantascienza all'ucronia, sempre con ironia e sagacia. Alla fine di ogni racconto, due sono le sensazioni che restano a chi legge: spaesamento e bisogno di riflettere. Con la sua prosa accattivante, lo scrittore americano riesce a far concentrare i lettori, più che sulle storie, sui significati che vi si nascondono dietro: riflessioni sulla vita, sul tempo che passa, sulla fede e sul peccato, su noi stessi e sulla proiezione che facciamo dell''io' sulla società. Sono racconti ancora estremamente attuali: da leggere per continuare a pensare.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Una scatola di cioccolatini di qualità, uno diverso dall'altro: gustosi, invitanti, trasmettono la voglia di assaggiarli uno alla volta.

Racchiuso in una frase:
Ci sono pochi resoconti realmente soggettivi sul morire, dato che la maggior parte di quelli che muoiono non vivono poi per raccontarlo. (Associazione genitori e insegnanti, p. 129)

Edizione Utilizzata:
R. A. LAFFERTY, Associazione genitori e insegnanti, Mondadori, Milano 1980
R. A. LAFFERTY, Come si chiamava quella città?, Mondadori, Milano 1980

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile in versione elettronica col titolo "Storie di altri universi" (ibs.it). In formato cartaceo, invece, si trovano i due volumi "Associazione genitori insegnanti" e "Come si chiamava quella città" sui maggiori siti dell'usato (comprovendolibri.itebay.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Sanpa. Madre amorosa e crudele di Fabio Cantelli Anibaldi

San Patrignano è conosciuta ai più perché per anni è stata modello e apripista nelle terapie di disintossicazione per tossicodipendenti. Qualcuno ricorderà questa realtà anche per lo scandalo che all'inizio degli anni Novanta è stato alla base di alcuni processi al fondatore, Vincenzo Muccioli, e ai suoi metodi. Più di recente, la comunità di recupero in provincia di Rimini è tornata alla ribalta grazie alla serie tv Netflix "SanPa", che si ispira proprio a questo libro. Fabio Cantelli ci fa entrare nella sua storia e nella sua intimità attraverso un libro che, più che parlare della comunità, racconta la vita e le tribolazioni di un ragazzo caduto nella trappola della droga, che ha trovato in San Patrignano la via per uscirne. Un viaggio nella mente e nel cuore di Cantelli, ricco di descrizioni lucide e pregnanti sulla dipendenza e sulla distruttività del rapporto uomo/sostanza stupefacente. Un libro oltre la comunità, di un'intensità davvero rara. Fabio è più di San Patrignano!

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Ragù di mora romagnola, maiale pregiato che viene allevato nella comunità di San Patrignano. 

Racchiuso in una frase:
"Quest'irresistibile tendenza a rimuovere l'altro inglobandolo nella norma porterà a una legalizzazione della droga. Tralasciando le note obiezioni di ordine etico e pratico, l'idea di un consumo di droga avallato e organizzato dallo Stato mi ripugna perché cancellerebbe per sempre una speranza che ho coltivato proprio nei primi anni di comunità. Se l'eroina, gli allucinogeni, le anfetamine, la cocaina fossero legalizzati e naufragassero definitivamente nel mare magnum della stupidità consumistica, la droga cesserebbe automaticamente di essere quello che è: uno straordinario indicatore del disagio e dell'orrore della nostra civiltà". (pp. 156-157)

Edizione Utilizzata:
Fabio CANTELLI ANIBALDI, Sanpa. Madre amorosa e crudele, Giunti, Firenze-Milano 2021

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

L.M.D.M. - La mia vita disegnata male di Gipi

Gipi, nome d'arte di Gianni Pacinotti, è uno dei fumettisti italiani più innovativi e conosciuti degli ultimi anni. Il suo tratto essenziale dei segni ma profondo è ormai riconosciuto e apprezzato anche all'estero, dove è stato premiato in varie occasioni. "La mia vita disegnata male" è un viaggio nella storia e nella mente dell'autore che, con sincerità disarmante, fa entrare il lettore nella sua intimità, tra viaggi nella psiche e problemi di salute. Ne esce un'autobiografia davvero speciale, fatta di episodi chiave, paure, angosce, del perdersi nelle sostanze, del riprendersi per un pelo e del vivere l'amore. La narrazione grafica passa dal bianco e nero ai colori, da tavole piene di riflessioni ad altre in cui il bianco del foglio e i pochi segni dell'autore interrogano il lettore nel profondo. Un libro che è un uragano, un fumetto per spiriti coraggiosi. Travolgente.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Un superalcolico, una vodka, bevuta velocemente, che brucia nello scendere e risale con quel calore forte che fa venire il mal di testa e disorienta. Proprio come questo libro.

Racchiuso in una frase:
Mi chiudono nella cella d'isolamento. E' la stanza più piccola che abbia mai visto. Un decimo. Diciamo un decimo delle dimensioni del corridoio dei miei. Quello dei quadri con i cavalli. Sto morendo di paura. Scopro la solitudine, quella fisica. Quella vera. Da qualche parte, nelle altre celle, ci sono Dorelli e Metadonius,  ma non posso vederli. Ed è vietato parlare, non li sento parlare. Ed è vietato fischiare, quindi non li sento neppure fischiare. Eppure la fiammella, quello "sfrush" motivo e spinta per ogni azione e sopportazione, lo sento bene. Sta lì. Nascosto. Quasi soffocato, ma sta lì. (p. 114)

Edizione Utilizzata:
GIPI, L.M.V.D.M. - La mia vita disegnata male, Coconino Press, Roma 2015

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Lazzaro e la sua amata di Gibran Khalil Gibran

La storia di Lazzaro è uno degli esempi più belli di come un avvenimento legato alla vita di Gesù sia diventato universale. Gesù, venuto a sapere che il suo amico era morto, si commuove e decide di "risorgerlo". Davvero Lazzaro desiderava risorgere? Khalil Gibran, scrittore libanese degli inizi del '900, immagina un dialogo tra Lazzaro e i suoi familiari: nasce così quest'opera breve ma densa di riflessioni e di significato. L'autore, in "Lazzaro e la sua amata", ci racconta del disagio della vita una volta che si è toccato l'Amore, di come la nostalgia del cielo, insita negli uomini di ogni epoca e di ogni latitudine, possa essere molto più pressante e presente una volta che si è toccato con mano il cielo, abbracciato l'Infinito, conosciuta la vera pace. Un'opera che interroga l'uomo nel profondo, arricchita in questa edizione dalla prefazione di Davide  Rondoni e, soprattutto, dalla postfazione del professor Bartolomeo Pirone. Poetico!

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
In onore delle origini dell'autore, direi baba ganush: salsa densa, composta da polpa di melanzane cotte a lungo nel forno, a cui vengono aggiunte spezie ed erbe.

Racchiuso in una frase:
Fu la compassione, la compassione di sé che mi riportò indietro. Come è egoista la compassione di sé, e come è profonda. Dico che mi ribello. Dico che la divinità stessa non dovrebbe mutare la primavera in inverno. Ero corso per le colline in preda al desiderio, ma la vostra tristezza mi riportò indietro in questa valle. Avete voluto un figlio e un fratello perché restasse con voi per la vita. I vostri vicini volevano un miracolo. Voi e i vostri vicini, come i vostri padri e i vostri antenati, avreste voluto un miracolo, per poter credere nelle più semplici cose della vita. Quanto siete crudeli e come sono duri i vostri cuori e come è oscura la notte dei vostri occhi! Per questo rovesciae i profeti dalla loro gloria alle vostre gioie e poi li uccidete. (pp. 59-60)

Edizione Utilizzata:
GIBRAN, Lazzaro e la sua amata, Terra Santa, Milano 2019

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Il suono del mondo a memoria di Giacomo Bevilacqua

Devo confessare che con questo libro mi è capitato qualcosa che in passato è avvenuto con pochi altri libri: ho dovuto farlo decantare per poter raccontare ciò che mi ha lasciato. Che Giacomo "Keison" Bevilacqua sia un grande autore è assodato. Ma il mondo che riesce a creare con questa graphic novel è davvero sorprendente! La trama: Sam deve scrivere un articolo facendo un esperimento sociale. Per farlo, si trasferisce nella Metropoli per eccellenza, New York, decidendo di non parlare con nessuno. Sam è un fotografo e lavora con le immagini, per cui è convinto di potercela fare: si è creato il suo giro, il suo mondo e, grazie ad alcuni espedienti, il suo esperimento inizia a funzionare. Nel silenzio, emergono i ricordi: una musica dal passato, le memorie dell'infanzia e quella presenza ricorrente... Un racconto che, con delicatezza, scende fino all'anima del lettore per risalirne con la forza delle immagini. Davvero bello!

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Come girare per New York senza il classico bicchierone di caffè americano in mano? Immancabile compagno del protagonista e di chiunque voglia esplorare la Grande Mela.

Racchiuso in una frase:
Questa città è provvisoria, Sam, in questa città sfrecciano vite piene di sogni, di storia, di speranze, anche di dolore. Si scontrano come biglie per poi sfrecciare via di nuovo. Molte di queste si lasciano dietro pezzi di vita, pezzi di storia. E nessuna di loro è pronta. Mai. Nessuna di loro è pronta quando arriva. Nessuna di loro è pronta per ripartire. (pp. 168-169)

Edizione Utilizzata:
Giacomo BEVILACQUA, Il suono del mondo a memoria, BAO, Milano 2020

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Evviva la Teologia di Armando Matteo

Quando pensiamo a un libro di teologia, lo immaginiamo come un testo "solenne" e impegnativo: termini tecnici, passaggi bizantini, questioni di lana caprina. Un libro di teologia è visto dai più come "roba da preti e suore" o, al massimo, proponibile per un insegnante di religione o qualche catechista. Don Armando Matteo, sacerdote e teologo, con "Evviva la Teologia" ribalta tutte queste convinzioni e preconcetti. L'autore definisce il suo libro un "testo scritto per invidia". In che senso? Seguendo le orme di autori come Nicola Gardini e Andrea Marcolongo, don Matteo propone un approccio alla teologia che la presenta come una materia accessibile a tutti e con la quale tutti si possono confrontare. Ne viene fuori un'opera agile, che riprende alcuni passaggi fondamentali della teologia cristiana e, partendo dalla Bibbia, ripercorre la storia e il pensiero cattolico. Il linguaggio è immediato e la narrazione non si perde in passaggi astrusi ma fa venire voglia, a chi fosse interessato, di approfondire l'argomento. Interessante. 

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
In onore alle origini dell'autore, la cuzzupa, un dolce pasquale tipico della Calabria: si tratta di un pane dolce, che avvolge un uovo sodo.

Racchiuso in una frase:
Ciò che ci si fa subito innanzi, da una pagina all'altra dei quattro Vangeli, è la percezione direi quasi immediata per la quale Gesù è un uomo che nel mondo - in questo mondo - si sente "a casa", la percezione per la quale egli è un uomo infinitamente contento di esistere. Gesù è uno che sta al gioco della vita. Crede nella vita, crede nelle risorse che la vita sempre mette a disposizione di chi non perde la propria fiducia in essa e in quella traccia di spirito divino da essa in essa presente. Quand'anche tutto ci venisse a mancare, mai ci verrà a mancare la nostra vita con la sua potenza e il suo sempre possibile splendore. (p. 39)

Edizione Utilizzata:
Armando MATTEO, Evviva la Teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2020

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

I figli indifferenti di Andrew Lee (Louis Auchincloss)

Stati Uniti, Seconda guerra mondiale: Beverly è un ragazzo di famiglia ricca ma decaduta, che ama la mondanità e la buona compagnia. Di lavoro fa il consulente d'arte per famiglie facoltose e trascorre una vita tranquilla, tra feste e colazioni che durano tutta la mattinata. C'è però un'insoddisfazione di vivere che porterà Beverly a fare la scelta di cambiare aria. "I figli indifferenti" è il primo romanzo di Louis Auchincloss, prolifico autore newyorkese che all'inizio della sua carriera firmava con lo pseudonimo di Andrew Lee. La New York descritta ricorda in qualche modo la Grande Mela del Grande Gatsby, ma più decadente. Beverly viene trasferito a Panama a causa della guerra, lasciando a New York Silvia, una ragazza di buona famiglia per la quale prova dei sentimenti. Se la sposasse, potrebbe entrare a far parte dell'alta società. Nell'avventura panamense incontrerà Audrey, l'opposto di Silvia: decisionista, volitiva, la giovane panamense costringerà Beverly a rivalutare la sua idea di amore. Ne viene fuori un racconto interessante della vita durante la guerra, di una società che sta morendo e di una che sta nascendo, dei drammi globali e di quelli personali. Anche se a tratti le descrizioni risultano prolisse, il testo di Auchincloss è davvero piacevole, con un finale a sorpresa. Consigliato.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Sandwich al pâté de foie-gras, accompagnato da un immancabile bicchiere di champagne nei club dell'alta società.

Racchiuso in una frase:
- Il sesso è uno stupido gioco da scolaretti - diceva Audrey guardando nel suo bicchiere vuoto. - Nessuno crede davvero alle regole. Ma tutti ci si attengono ugualmente. È umano. Amiamo le nostre regole. Ci danno modo di distinguere coloro che riescono elegantemente a violarle da coloro che non ci arrivano. Ed è una cosa divertente. Ma per quanto riguarda la morale... be', quella non c'è da nessuna parte.
- Io sono morale, - protestò Bev.
- Morale, caro? O sei solamente timido? - [...]
- Tutt'e due, - rispose il giovane pronto. - Si può essere le due cose. Io non sono un sostenitore della moderna libertà dei costumi. Resto vittoriano - (p. 429)

Edizione Utilizzata:
Andrew LEE, I figli indifferenti, Einaudi, Torino 1949

Dove trovare il libro:
Pur essendo fuori catalogo, è facilmente reperibile sui siti dove si vendono libri usati (ibs.itebay.itcomprovendolibri.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

La crociera del rottame vagante di Francis Scott Fitzgerald

Francis Scott Fitzgerald è stato uno dei più grandi scrittori statunitensi del ventesimo secolo. Conosciuto soprattutto per "Il Grande Gatsby", è autore di innumerevoli romanzi e racconti. "La crociera del Rottame Vagante" è un breve racconto di viaggio in cui si ritrovano lo stile e le trovate narrative tipiche dello scrittore nato nel Minnesota. Francis e sua moglie Zelda decidono di andare a trovare i parenti in Alabama, percorrendo in macchina gran parte della East Coast. Si tratta di un tragitto per cui oggi impiegheremmo più di 17 ore e che negli anni Venti deve essere stato sicuramente molto impegnativo. Il Rottame Volante è questa auto, un catorcio vero e proprio, tenuto insieme da una misteriosa forza, che porta i due viaggiatori attraverso un'America in parte scomparsa, in parte sempre la stessa. Il racconto è piacevole e vivace, una piccola perla di cultura, humor, stile letterario. Per impreziosire la propria biblioteca.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Pannocchie al burro: come immaginare un piatto più adatto per questo viaggio?

Racchiuso in una frase:
Il mio affetto è per te, Rottame Vagante - per te e per tutti gli ornamenti scomparsi che hanno illuminato la mia giovinezza e brillato di speranza e di promesse lungo le strade che ho percorso, strade che si stendono ancora immobili, meno bianche, meno affascinanti. Sotto le stelle e il tuono e il sole ricorrente e immancabile. (p. 99)

Edizione Utilizzata:
Francis Scott FITZGERALD, La crociera del Rottame Vagante, Editori Riuniti/Sellerio, Roma 1997

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Parole buone di Sergio Astori

La pandemia da coronavirus, poco più di un anno fa, ha travolto tutti: da un giorno all'altro, l'Italia e buona parte del mondo si sono trovati chiusi in casa. Unica finestra sull'esterno: uno schermo che snocciolava cifre di ricoverati e morti. Un'abitudine quotidiana come fare la spesa è diventata più simile a una missione su marte, tra mascherine, guanti e disinfettanti. Anche i bambini, con le scuole chiuse, si sono ritrovati da un giorno all'altro a perdere la propria socialità. "Parole buone" è un progetto nato proprio in quei giorni di maggiore spaesamento e, attraverso i social e la condivisione online, ha voluto portare nelle case un briciolo di solidarietà e di speranza in un tempo davvero buio. Da quell'esperienza collettiva, lo psichiatra Sergio Astori ha tratto questo libro che, attraverso le testimonianze raccolte, vuole donare al lettore delle "pillole di resilienza", come recita il sottotitolo. Un testo accogliente, che abbraccia il lettore e lo fa sentire meno solo. In un periodo duro come quello che ci troviamo a vivere, un'ottima cura dalle angosce quotidiane.

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
Sicuramente, del comfort food! Direi un tiramisù alla nutella: dolce, avvolgente, confortante.

Racchiuso in una frase:
Se il nostro percorso fosse paragonabile all'attraversamento di una galleria d'arte, tra il dicembre 2019 e l'aprile 2020 siamo passati dalle stanze dell'impressionismo, dove prevaleva il movimento e lo sfaldamento delle forme, a una galleria di soggetti volumetrici, fortemente suggestivi per durata e stabilità. Come cento anni fa Hopper dipinse Case ed appartamenti (1923) e Casa vicino alla ferrovia (1925), molte immagini del mondo ci sono arrivate dalle finestre sulla vita quotidiana aperte per mezzo delle videochiamate. Nel nostro viaggio attraverso una galleria d'immagini, siamo passati dalla leggerezza e dalla mobilità, al peso e al volume. Ci siamo mossi prima attraverso quadri ricchi di dettagli, per poi arrivare a immagini caratterizzate da estrema sintesi. Il viaggio immaginario e insieme reale della pandemia ci ha condotto da un continuo contatto con il superfluo alla ricerca dell'essenziale. (p. 63)

Edizione Utilizzata:
Sergio ASTORI, Parole buone. Pillole di resilienza per superare la crisi, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2020

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu