martedì 13 novembre 2012

Confronto all'americana... ma senza stile

Ieri sera c'è stato il dibattito tra i candidati del centrosinistra: Tabacci, Puppato, Renzi, Vendola e Bersani.

Potevo mancare io tra i millemilioni di commenti sul web? Certo che no!!!

Anzitutto la scelta: il confronto è stato fatto sul canale pay SkyTg24 e ritrasmesso in chiaro sul Digitale Terrestre da Cielo, canale 26; questa scelta se da un lato può denotare estrema imparzialità (Rai controllata dai partiti, Mediaset da chi ben conosciamo e La7 è parte di Telecom Italia Media), avrebbe rischiato di passare inosservata, visto che tutta la piattaforma Sky ha uno share di circa il 10% (e sono centinaia di canali). Come fare? Ideona: mandiamo una immagine divertente tendente al trolling (presa in giro) sul sito del PD così tutti parleranno di noi ed ecco che per tutta la giornata ovunque sul web si trovava questo fotomontaggio con ovviamente la spiegazione dell'evento che sarebbe avvenuto ieri sera.

Ma arriviamo a ieri: dopo una breve biografia, i nostri "fantastici 5" si pongono al centro del palco, in piedi, e si spiegano le regole: domande preparate dalla redazione di Sky, 1:30 per le domande e 1:00 per le domande brevi, 3 possibilità di repliche e poi domanda secca da parte di un supporter di uno dei candidati ad uno dei candidati avversi, tutto deciso per sorteggio.
Un ottimo format che costringe i nostri fantastici ad arrivare subito al dunque, nonostante le prime 2-3 domande di gestazione nelle quali soprattutto Vendola e la Puppato hanno sofferto.
Ma veniamo alla mia personale impressione su ogni candidato:



Tabacci

Questo vecchio democristiano di altri tempi mi ha stupito per la forza e l'autorevolezza della sua presenza: schiena dritta, voce forte, pur non guardando quasi mai in camera, parlava in continuazione rivolto al pubblico, il che dimostra una lunga esperienza da oratore ma forse troppo poco legame con lo strumento televisivo. Ha saputo prendere i suoi tempi e, con la replica ad un Renzi che prometteva 10 ministri, non solo ha saputo ribattere con un motivo valido al perché sono troppo pochi ma ha anche fatto delle proposte concrete. Nota di demerito sulla sua posizione su coppie di fatto (in particolare omosessuali) e sull'adozione gay MA ha sapientemente spostato l'accento su una necessaria revisione della legge sulle adozioni che, accanto ad un no, ha portato tutti a dimenticarcene subito per stare con lui. Più che un leader democristiano sembrava uno di quei comunisti di una volta (sarò stato influenzato dai Marxisti per Tabacci)

Puppato

Questa donna, sconosciuta al grande pubblico, ha dimostrato di saper parlare ed esporre chiaramente il suo pensiero, sarà che è allenata ai leghisti della sua regione? E' scivolata un po' all'inizio ma poi si è ripresa anche se, ad onor del vero, non riusciva proprio a trovare la telecamera, segno della totale disabitudine allo strumento televisivo.
Spesso si perdeva nel minuto e mezzo e addirittura in una occasione il conduttore l'ha dovuta interrompere bruscamente perché voleva ribattere ma non era concesso. Nonostante tutto ha trasmesso una calma e sicurezza tipica di una mamma che sa quando essere dura e quando non mollare. Se non fossimo in Italia sicuramente una donna così avrebbe parecchio seguito. Brava.

Renzi

Che dire, il migliore nel comunicare: breve, conciso, qualche cifra ma non troppa, perfetto per il minuto e mezzo, bravo a controbattere con gli altri e a fare battute che attiravano l'attenzione.
Punti dolenti: la camicia larga e le mani nelle tasche... e poi continuava a guardare Vendola e Bersani, quasi come il ragazzotto che cerca disperatamente il consenso dei genitori. Alla domanda: "Ma davanti alla Merkel tu come ti comporteresti" si è vista una persona non tanto inesperta quanto quasi impreparata a quella che potrebbe essere tutta l'attività principale del prossimo Presidente del Consiglio in ottica europea. Sulle adozioni per gli omosessuali? "Dobbiamo valutare". Bravo ma tanto fumo e poco arrosto.

Vendola

Vendola... Sempre il solito: il minuto e mezzo passava ed era ancora al preambolo! Vabbè che ho letto stamattina che non stava molto bene ieri ma due regole sono fondamentali: guardare in camera e chiaro e conciso.
Durante il dibattito però si è cominciato a regolare un po' ed è riuscito, pian pianino, a recuperare comprimendo in un minuto il suo schema: preambolo calmo, centro del discorso con una storia che stimoli l'immaginazione con la conclusione al massimo, piena di pathos e di emozione. Notevole il suo lavoro, peccato che avrebbe dovuto farlo prima! Anche lui: la telecamera! Continuava a parlare con Renzi come un padre che sgrida il bambino che fa i capricci! Beh come contenuti il migliore, dovrebbe lavorare un po' di più sulla tecnica.

Bersani

Che dire: il più pacato, il più ecumenico, più papista del papa (sembrava che Tabacci quasi non volesse stare con l'UDC e lui si) ma sprizzava da tutti i pori un "ooohhh ragassi ma siam pazzi? vedete cosa mi tocca fare per accontentare tutti". Parlava con poca passione, quasi con noia, spesso guardando Renzi, a volte guardando verso... boh? Il sopracciglio alzato sembrava quasi un "e ora che gli dico?". Per carità, grossa parte dei suoi discorsi si sono sviluppati in uno schema che mi ricorda molto quello di Romano Prodi (che non ci dimentichiamo è l'unico che ha vinto ben due volte contro Berlusconi) ma sinceramente è stato un po' pochino. Rimandato al (quasi sicuro) ballottaggio.


In conclusione: un esperimento riuscito che, anche se a fatica, ha portato finalmente al centro i temi politici in maniera semplice e chiara, senza perdersi in politichese.
Note dolenti: completa mancanza della politica estera, nessuna domanda sugli armamenti, sull'educazione, la cultura, nessun riferimento forte e reale a come risolvere la crisi... insomma i giornalisti di Sky potevano osare di più!!!
Nota positiva: in questi anni si è sempre puntato sulle divisioni e le contraddizioni del centrosinistra italiano; ieri sera sono stati uniti e, nelle differenze, si poteva trovare un minimo comune denominatore per tutti, tale da fare ben sperare in una futura coalizione solida. La speranza è l'ultima a morire no?

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