mercoledì 21 febbraio 2018

Con allegria francescana di Fra Artemio Vitores Gonzalez

Chi visita la Terra Santa per un viaggio, o meglio per un pellegrinaggio, non può fare a meno di notare in giro persone vestite con il saio francescano. Discendenti dei primi missionari compagni di san Francesco, anche lui pellegrino sui luoghi di Gesù, i frati francescani vivono quotidianamente le gioie e i dolori di una terra tanto amata quanto martoriata. Fra Artemio Vitores Gonzalez è un testimone privilegiato: è stato direttore di Casanova, l’albergo per pellegrini gestito dai francescani, vicario custodiale, cioè “vicedirettore” di tutti i frati di Terra Santa, e oggi è responsabile del convento di Betlemme. “Con allegria francescana” è un libro autoprodotto, un diario che nel suo disordine trova l’armonia, nella sua lingua spagnoleggiante manifesta la sua espressione. Anche se difetta di una chiara organizzazione logica e a volte ripete gli stessi concetti, è un testo molto curioso per capire la vita di coloro che da 800 anni custodiscono i luoghi santi legati alla vita di Gesù.

Giudizio: consigliato

Se fosse cibo:
dei dolci Ma'moul, dolcetti arabo/cristiani che vengono preparati per le feste e che sono farciti di noci

Racchiuso in una frase:

Un giorno, domandai [ad alcune giovani ragazze ortodosse]: "Perché venite alla messa alla parrocchia latina, se voi appartenete ad altre chiese?" Mi diedero delle risposte davvero interessanti: "Per tre ragioni: Prima perché è in arabo (argomento logico); seconda perché è più breve (risposta comprensibile); e terza... perché ci sono i ragazzi". Bene, forse questa era la ragione principale! A volte noi teologi vediamo problemi dove invece le cose sono tanto semplici. E viviamo lontani dalle vere preoccupazioni della gente normale! (p. 129)

Edizione utilizzata:
Artemio VITORES GONZALEZ, Con allegria francescana - Storie amabili nel mondo difficile della Terra Santa, Custodia di Terra Santa, Gerusalemme 2017

Dove si può trovare questo libro:
Il libro è autoprodotto da fra Artemio per cui se volete acquistarlo vi tocca andare a Betlemme e chiederglielo!

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