venerdì 21 luglio 2017

L'isola del giorno prima di Umberto Eco

Affrontare un libro di Umberto Eco non è semplice: il linguaggio è aulico e ricercato e i riferimenti spesso non sono semplici da comprendere. L'isola del giorno prima non fa eccezione. La trama: Roberto della Grive scampa a un naufragio e trova rifugio sulla Daphne, una nave abbandonata poco al largo di un'isola. Roberto passerà il tempo scrivendo lettere così che la nave, apparentemente deserta, si rivelerà un teatro della memoria pieno di personaggi curiosi. Dal racconto delle vicissitudini del passato, poi, scaturiranno riflessioni scientifiche e filosofiche. Il libro è un po' ostico, certamente richiede un certo impegno. La nave, poco al largo dell'isola, è una immagine della vita stessa: anche se si hanno viveri e compagnie temporanee, il rischio è sempre di rimanere soli e un poco al largo. A meno che non si prendano in mano le redini della propria esistenza e non si decida di cambiare rotta.

Giudizio: consigliato

Se fosse cibo:
vista l'ambientazione marinaresca un bel bicchiere di rhum

Racchiuso in una frase:

[...] Credeva di doversi abituare all'idea, e non aveva ancora capito che alla perdita di un padre è inutile abituarsi, perché non accadrà una seconda volta: tanto vale lasciare la ferita aperta. (p. 72)

Edizione utilizzata:
Umberto ECO, L'isola del giorno prima, Bompiani, Milano 1999

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, amazon.it, ibs.it) nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)


Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

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