Vigàta, il celebre paesino nato dalla fantasia di Andrea Camilleri, i suoi abitanti, le sue storie: otto racconti ripercorrono un arco cronologico che va dalla metà dell’Ottocento fino alla metà del Novecento. Vigàta non è solo Montalbano, dunque, ma anche intrighi, storie che si intrecciano, umanità piena di vita e di contraddizioni, una cittadina piena di credenze popolari, riti vicini alla magia, vedove senza consolazione, genitori autoritari. Questo libro è un atto d’amore di Camilleri non solo verso la sua terra, la Sicilia, ma anche verso la città della sua fantasia, che i lettori affezionati conoscono bene e hanno già imparato ad amare. La qualità di scrittura di Camilleri è sempre altissima e la varietà delle storie accontenta anche i palati più difficili.
Giudizio: imperdibile
Cibo:
Una cassata siciliana: dal di fuori apparentemente omogenea ma quando la si gusta è ricca di sapori e di ingredienti
Racchiuso in una frase:
Essenno però un omo del nord, il prifetto pigliò il tirrimoto per quello che era: ‘na semprici scossa sismica. Ma io mi dimanno e dico: biniditto omo, possibili che non ti passa manco per l’anticàmmara del ciriveddro che questo era il secunno avvertimento doppo il primo rapprisintato dalla timpesta? Possibili che non accapisci che il distino ti sta dicenno: talè, Falconcì, sta’ attento che viniri ‘n Sicilia non è cosa, ti conveni ristari supra al postali, tornaritinni a Palermo e da lì pigliari il treno per il continenti? Falconcini non accapì e scinnì da bordo. (pp. 244-245)
Edizione utilizzata:
Andrea CAMILLERI, La cappella di famiglia e altre storie di Vigàta, Sellerio, Palermo 2016
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, amazon.it, ibs.it) nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
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