martedì 2 settembre 2025

Kristus di Robert Schneider (2004)

Europa, Olanda, 1510: in un continente che comincia a riflettere sul vero senso della fede e delle Scritture, nasce Jan Beukels, detto Jan da Leida, un giovane che ha un forte desiderio di diventare Cristo. L'autore austriaco Robert Schneider introduce così nel suo Kristus il lettore in un'epoca sì lontana ma che ha fortemente influenzato la storia dell'umanità. All'epoca il movimento anabattista afferma il suo credo: fede interiore, rifiuto della guerra, comunione dei beni, attesa del ritorno di Cristo. Jan, nel suo cammino mistico, pian piano diventa il re degli anabattisti, creando una comunità perfetta nella cittadina di Münster. Il romanzo scorre a tratti più lento, a tratti più veloce e descrive fino in fondo la mutazione di chi, da fervido credente diventa un idealista capace di ciesca violenza. Il contesto del cinquecento ne emerge vivido tra fede e utopia. Una lettura molto interessante che aiuta anche noi oggi a riflettere sul fanatismo. Evocativo!

Racchiuso in una frase:
Una volta io parlavo e pensavo come te. Ero preda della tua stessa ansia e dei tuoi stessi dubbi. Cercavo Cristo, come te, senza trovarlo. L'ho cercato nelle stelle, nella natura, negli uomini, ma lì non c'era. Era Gerrit, quello che dovevo cercare, non Cristo. Oh, quella domanda mi ha spinto fino all'autoflagellazione, e ai pensieri più contorti. Alla fine ero arrivato come te alla conclusione che Dio non c'è. Eppure la domanda continuava a tormentarmi sempre di più. Fino a che un giorno s'è spenta da sola in me. Non so come e quando. All'improvviso non avevo più bisogno di cercare una risposta, di frustarmi e di flagellarmi. Tutto a un tratto, ero diventato tranquillo, sicuro ed equilibrato. Avevo imparato a sopportare la vita senza avere una risposta. Per Dio fa lo stesso, se mi interrogo su di lui o no. È lo stesso se credo in lui o no, se lo cerco o no. Così l'amore non si preoccupa se lo desideriamo, se crediamo in lui o no. Si sottrae del tutto al nostro volere umano. Posso maledire Dio dentro di me. Lui continuerà a esserci. Posso negare la sua esistenza insieme a tutti i sofisti di questo mondo. Lui continuerà a esserci. Quanto più decisamente lo nego, tanto più impietoso è il suo sì. Quanto più lo cerco con passione, tanto più crudele è il suo no. Lui non è né il bene né il male, né il giusto né l'ingiusto, né una domanda né una risposta. Lui è. Senza di me. E ha voluto me, ab aeterno. (p. 170)

Edizione utilizzata:
Robert SCHNEIDER, Kristus, Neri Pozza, Vicenza 2006.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle librerie online (ibs.it, abebooks.it)

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