martedì 31 dicembre 2019

A casa loro di Giulio Cavallo e Nello Scavo

Un mantra che sempre più spesso sentiamo in TV e dalla gente per strada è: "Sono troppi, perché non se ne tornano a casa loro?". I giornalisti Giulio Cavalli e Nello Scavo, nella loro esperienza lavorativa, hanno incontrato migliaia di migranti, raccogliendo le loro voci e cercando di capire le motivazioni che spingono queste persone ad affrontare il rischio di morire pur di provare a sopravvivere in un paese diverso dal loro. Dalle loro inchieste nasce "A casa loro", un testo teatrale in cui sono protagoniste le testimonianze di chi è riuscito a sopravvivere a viaggi estenuanti e che ci parla di torture e sopraffazioni di ogni tipo. Narratori delle vicende sono gli stessi protagonisti, che entrano ed escono dalla scena mostrandoci l'orrore di ciò che hanno vissuto e colpendo al cuore l'uditore. La copertina stessa ci mostra come molti, oggi, considerino queste persone solo spazzatura di cui liberarsi, e anche in fretta. L'umanità però, presto o tardi, vince sull'orrore e questo testo ci ridona la cosa più importante per l'uomo: la speranza.

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
Un semplice piatto di pasta asciutta: perché quando si vivono questi drammi, si comprende quanto sia importante andare all'essenziale.

Racchiuso in una frase:

"Certo che è capitato. Certo che si "pescano" anche cadaveri. Issiamo la paranza a bordo e certe volte s'impigliano vestiti, scarpe, e pure qualche pezzo di quei poveri cristi che il sogno lo finiscono in mare". Lungo il pontile i pescatori lampedusani hanno il volto sdegnato: "E' una strage senza fine. E se qualcuno sa come fare, si muova, non è giusto morire così". Come una fossa comune il Mediterraneo inghiotte i naufraghi salpati alla conquista dell'Eldorado. Un cimitero negli abissi che ogni tanto risale a galla. Sono i "caduti in mare", li chiamano così.(pp. 47-48)

Edizione Utilizzata:
Giulio CAVALLI - Nello SCAVO, A casa loro, People, Gallarate 2019

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it, lafeltrinelli.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Il buio colpisce ancora di Leo Ortolani

Leo Ortolani, disegnatore tra i più conosciuti e stimati in Italia, famoso per la serie di Rat-Man, è anche un appassionato di cinema e sul suo blog si diletta a recensire film, in particolar modo quelli definiti "da NERD", amati da appassionati di tecnologia e fantascienza. Ne esce questo libro, il secondo di recensioni cinematografiche, che è una traccia bella e simpatica per scoprire questo filone del cinema. Caustiche, irriverenti, ironiche, le recensioni dell'autore parmigiano stanno bene su tutto, come l'omonimo formaggio (mi copro il capo di cenere per la squallida battuta). Un libro per gli appassionati dei vari Avengers e Star Wars ma anche per chi ha voglia di farsi quattro risate.

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
M&Ms da sgranocchiare durante la visione del film

Racchiuso in una frase:
Forse non mi sono rammollito. Forse sono solo riuscito a ritrovare la mia parte più fanciullesca, più disposta a lasciarsi meravigliare, stupire, affascinare, da quello che scorre sul grande schermo! Quella parte che da tanto tempo avevo smarrito. Ma adesso l'ho ritrovata! Ed è qui! Davanti a me! E se l'ho ritrovata è perché il me stesso ingenuo, di ieri, vuole dare un messaggio al me stesso più indurito e cinico di oggi! "Te sei rammollito." (p. 175)

Edizione Utilizzata:
Leo ORTOLANI, Il buio colpisce ancora, BAO, Milano 2019

Dove trovare il libro:

E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it, hoepli.it) e nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).

lunedì 30 dicembre 2019

L'anno della lepre di Arto Paasilinna

Poco più di un anno fa, a ottobre 2018, è morto uno degli autori finlandesi più conosciuti e amati: Arto Paasilinna. Fin da allora, mi sono ripromesso di leggere la sua opera più conosciuta: "L'anno della lepre". Quando ho preso in mano questo libro, sono rimasto letteralmente folgorato! Anzitutto, per struttura e storia mi ha ricordato molto "La saga di Gösta Berling" della prima donna premio Nobel, la svedese Selma Lagerlöf. A differenza dell'illustre precedente, scritto ottanta anni prima, "L'anno della lepre" forse consente di immergersi di più nell'ambientazione nordica. Vatanen, giornalista, sta tornando a casa in macchina insieme a un collega, quando accidentalmente investono una lepre. E' l'inizio di un'avventura che, con la scusa di salvare la lepre, porterà Vatanen a recuperare la propria vita e a trovare una libertà di spirito che non aveva. Inizierà un viaggio che porterà l'ormai ex giornalista alla scoperta delle regioni più remote della Finlandia e, al tempo stesso, dei meandri più oscuri dell'animo umano. Una storia visionaria, che non dovrebbe assolutamente mancare nella libreria di un buon lettore!

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Parlando di Finlandia (e in mancanza di carne di renna) sicuramente salmone con contorno di patate.

Racchiuso in una frase:


La notte arrivava presto, bisognava dormire nella foresta. Vatanen abbatté un pino, si costruì con dei rami un tetto spiovente, accese il fuoco per la notte, tagliò un pezzo di carne di renna e lo mise a friggere nella padella. La lepre si accovacciò sotto il tetto di rami, pronta per dormire; presto anche Vatanen si coricò. Grosse falde di neve mulinavano sopra il fuoco e si scioglievano sibilando nelle fiamme. (p. 116)

Edizione Utilizzata:
Arto PAASILINNA, L'anno della lepre, Iperborea, Milano 1994

Dove trovare il libro:

E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it, lafeltrinelli.it) e nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Matrimonio siriano un nuovo viaggio di Laura Tangherlini

Laura Tangherlini, giornalista Rai, ha deciso, insieme a suo marito il cantautore Marco Rò, di fare un matrimonio solidale e donare tutto per i profughi siriani. Dal primo libro, "Matrimonio Siriano", qui ripubblicato nella seconda parte, si crea una catena di solidarietà fatta di presentazione del libro, concerti, donazioni. Laura decide di tornare dai suoi amati siriani e questa volta lo fa da sola scegliendo questa volta i campi profughi giordani. Nasce così il "nuovo viaggio" fatto di volti e storie, alcune incredibili, di chi in Giordania ha trovato rifugio. La situazione descritta dalla Tangherlini è sicuramente migliore di quella libanese protagonista del primo libro, ma non cessa di essere drammatica. Il cuore dei siriani si apre a Laura che, grazie alle donazioni sue e dei suoi lettori, riesce a portare un aiuto concreto a persone in vera difficoltà, donando sorrisi ai bambini e abbracci agli adulti. Una testimonianza intensa, utile per comprendere che l'emergenza siriana è davvero lontana dall'essere risolta!

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
Mansaf, piatto a base di riso, agnello e yogurt

Racchiuso in una frase:

Spegniamo la telecamera e ci prepariamo per andarcene. Prima però consegno a Houda il suo pacco di aiuti, che avevamo portato in casa dentro sei bustoni di plastica. Le spiegano che si tratta di una mia iniziativa personale, io le spiego che tutto il mio cuore è con i siriani. Lei si commuove, mi ringrazia mille volte e mi abbraccia forte. Ricambio. Poi mi prende per mano e mi porta in un'altra stanza. Una volta entrate comincia a parlare, non capisco e lei scoppia a piangere. La stanza è vuota se non per una pila di materassi singoli e decine di grossi sacchi con dentro abiti infilati alla rinfusa. Capisco dopo qualche minuto di troppo. Quella stanza e quei sacchi sono il loro armadio. Quelli sono i materassi su cui si coricano tutti la sera, e gli abiti sono i loro, quelli che i suoi figli sognano di poter ripiegare ordinatamente in un qualche armadio. (p. 73)

Edizione utilizzata:
Laura TANGHERLINI, Matrimonio Siriano, un nuovo viaggio, Rubbettino, Soveria Mannelli 2019

Dove trovare il libro:

E' facilmente reperibile in tutte le librerie e sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it, lafeltrinelli.it) .

domenica 1 dicembre 2019

La zona cieca di Chiara Gamberale

La scena iniziale de "La zona cieca" di Chiara Gamberale lascia quasi pregustare un romanzo lineare: la conduttrice di un programma radiofonico raccoglie le testimonianze degli ascoltatori riguardo alle loro storie d'amore. Il libro, effettivamente, parla di una storia d'amore. Ma se vi aspettate il classico racconto "lacrimestrappa" (come direbbe un famoso comico) avete sbagliato scrittrice. Lidia è una donna che entra ed esce da un ospedale psichiatrico e, solo grazie alla storia d'amore con Lorenzo, riesce a fermare questa porta girevole. Lorenzo, però, non è un "bravo ragazzo" ma un intellettuale maledetto, che vive tra droghe e uno stile di vita dissoluto, sostituendo la felicità con il dolore e trovando godimento solo in esso. Ne esce una storia davvero ricca di colpi di scena, per nulla scontata e molto vicina a molte vicende vere. Chiara Gamberale è brava a usare registri e stili differenti nella narrazione, a costruire storie efficaci, forti, che tengono il lettore concentrato, che scavano nell'animo umano. Un libro da leggere e metabolizzare, mai banale.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Una ricetta complessa e al tempo stesso da fare in casa, come un risotto con mirtilli, fragolino, timo, cialda di grana e salsa al grana e zafferano.

Racchiuso in una frase:


Come al solito vorrei trovare le parole giuste e il modo per dirle a lui. Per fagli sapere che anch'io credevo di cominciare e finire nelle mie ossessioni, e ora che mi stanno abbandonando ogni mattina appena apro gli occhi mi mancano da morire e m'assale il dubbio che con loro mi stia abbandonando tutto quello che avevo da dire e da dare e che senza di loro io non sarò più nessuno, non sarò più niente, troppo poco per bastare a qualcuno, per bastare a me. Perché certe malattie in effetti contraddicono qualcosa di inaccettabile. La banalità di quello che ci fa bene, la banalità di quello che ci fa male  (p. 164)

Edizione utilizzata:
Chiara GAMBERALE, La zona cieca, Feltrinelli, Milano 2019

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile in tutte le librerie e sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it, lafeltrinelli.it) .

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

La mattina dopo di Mario Calabresi

La vita scorre nella quotidianità: una casa, un lavoro, le abitudini che rendono tutto parte di una "zona di conforto" della nostra esistenza. Poi succede qualcosa che ribalta totalmente il nostro quotidiano: un licenziamento, un incidente, un incontro, finanche una rivoluzione! La mattina dopo, cosa si fa? Prendendo spunto dal suo repentino allontanamento dalla direzione del quotidiano La Repubblica, il giornalista Mario Calabresi ci regala un testo che parla proprio della "mattina dopo". Scorrono storie tra le più diverse: dalla garagista appassionata di canottaggio vittima di un incidente stradale al medico specializzando sopravvissuto per miracolo a un incidente aereo, fino al giornalista turco scappato giusto in tempo dalle repressioni di Erdogan. Sono tutti esempi di persone che ce l'hanno fatta e, di fronte a un'esperienza negativa, hanno trovato il modo per andare avanti e trasformare la sconfitta in opportunità. Le vicende raccontate si incrociano con la storia dello stesso Calabresi, fatta anch'essa di tante mattine dopo. Dedicato a coloro che vivono in situazioni difficili: non scoraggiatevi, c'è sempre una mattina dopo!

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Una ricetta DOC della nonna di Calabresi: cipolle ripiene! Calabresi riproduce anche la ricetta a pagina 116.

Racchiuso in una frase:
Mi ha sempre fatto sorridere il successo di libri e programmi televisivi sull'arte terapeutica del riordino. Credere di guarire i mali dell'anima facendo ordine nei cassetti e negli armadi mi sembrava francamente un segno della decadenza del tempo. Poi ho cominciato, senza pensarci, a fare degli elenchi di cose che da troppo tempo erano sospese, accantonate e aspettavano di essere sistemate. [...] Ho provato a dare un valore speciale al tempo vuoto, considerandolo non più come una mancanza ma come un'occasione, l'occasione per fare cose che da mesi, più spesso da anni, erano in lista d'attesa. E così, più in fretta di quanto immaginassi, il bicchiere è tornato a essere mezzo pieno.  (p. 56)

Edizione utilizzata:
Mario CALABRESI, La mattina dopo, Mondadori, Milano 2019

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile in tutte le librerie e sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it, lafeltrinelli.it) .

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

km 123 di Andrea Camilleri

Un incidente al km 123 della via Aurelia è l'incipit di questa storia. Chi conosce questa via di Roma sa che è talmente malmessa che non è poi così strano fare un'incidente... eppure il dubbio che ci sia qualcosa sotto pian piano prende piede! Nella categoria dei gialli di Camilleri senza Montalbano, il km 123 si inserisce in una buona posizione. I fatti vengono raccontati dagli stessi protagonisti, senza una voce narrante: dialoghi brevi, articoli di giornale, telefonate, rapporti della polizia compongono, come in un mosaico, il mistero di questo incidente. Il ritmo è veloce, serrato, e rende questo giallo un libro perfetto da leggere un po' alla volta di sera. Questa edizione è anche impreziosita da un breve saggio sulla storia e sull'evoluzione del giallo in Italia, estratto da un libro del 2013 recentemente ripubblicato dal titolo "Come la penso"

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
Un buon panettone: quasi scontato nel periodo natalizio ma la qualità può cambiare sicuramente la percezione e il gusto...

Racchiuso in una frase:

Ho paura. Penso che sarebbe intanto opportuno che tu, quando sarai in grado di muoverti, trovi un altro posto più sicuro per incontrarci. Che devo fare? Come devo comportarmi? Mi manchi, senza di te mi sento privare dell'aria. Ti bacio con amore infinito.  (p. 29)

Edizione utilizzata:
Andrea CAMILLERI, Km 123, Mondadori, Milano 2019

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it, lafeltrinelli.it)

Le entusiasmanti avventure di Max Middlestone e del suo cane alto trecento metri di Tito Faraci e Sio

Non c'è nulla da dire: questo è proprio un libro strano! È una sceneggiatura ed un fumetto insieme: il protagonista di questa storia è Gregory Rosboff che cerca sua sorella implicata in un complotto contro lo Zar. Nel suo viaggio Rosboff incontra persone tra le più disparate che leggono, nelle situazioni meno opportune, questo strano libro intitolato Le entusiasmanti avventure di Max Middlestone e del suo cane alto tecento metri". Tito faraci & Sio hanno composto un testo dove da un lato vi è la sceneggiatura e dall'altro le vignette corrispondenti: grazie a questo meccanismo si crea un paradosso comico nel quale i modi di dire diventano disegno e la lingua diventa comicità. Il libro è divertente anche se credo che per il tipo di comicità non è adatto a tutti.

Giudizio personale: accettabile

Se fosse cibo: 
Kal'ia, piatto russo di pesce fatto con la salamoia dei cetrioli.

Racchiuso in una frase: 

É un libro di circa centoventi pagine. Alcune soltanto con testo, altre con fumetti (metà e metà, più o meno). La storia è ambientata nel passato. I personaggi fanno un viaggio da un posto in America a uno in Russia, dove vivono un'avventura movimentata. Ci sono cose da ridere, abbastanza. Gli autori sono un paio. Che descrizione sommaria.  (p. 119)

Edizione utilizzata: 
Tito FARACI & SIO, Le entusiasmanti avventure di Max Middlestone e del suo cane alto trecento metri, Feltrinelli, Milano 2016

Dove trovare il libro: 
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it, lafeltrinelli.it)