Giacomo Bevilacqua è oggi uno dei più conosciuti e stimati fumettisti italiani. Il suo alter-ego Panda sin dal 2008 allieta le giornate di tanti lettori e di tante lettrici. Tenere, riflessive, le strisce di A Panda piace hanno avuto successo anche attraverso varie raccolte cartacee. In questa opera Giacomo Keison Bevilacqua utilizza il suo alter-ego per una riflessione molto personale e molto profonda. Il capirsi del titolo riguarda sé stessi e soprattutto le proprie ansie. È così che vengono spiegati i meccanismi che causano ansie, paure, dolori fisici e comportamenti poco sani. Il cervello e i suoi meccanismi sono sviscerati a fondo e, attraverso l'autore, ogni lettore può riconoscere alcuni propri meccanismi comportamentali. Bevilacqua non si ferma all'analisi ma, attraverso tecniche di mindfulness, dona preziose indicazioni pratiche e ottimi spunti di approfondimento. Una graphic novel diversa che mostra come il fumetto sia diventato appieno uno strumento di comunicazione a 360°. Per aiutarsi a capirsi!
Racchiuso in una frase:
I tratti caratteriali erano tanti, e panda si rese conto che nella vita li aveva passati praticamente tutti, in una misura o in un altra.
Quindi, nonostante lo scetticismo iniziale, inizio ad applicare molte delle istruzioni scritte su questi libri, e, con sua enorme sorpresa i risultati non tardarono ad arrivare.
Man mano che Panda svolgeva attivamente questi esercizi, ansia, rabbia e paura, iniziarono a diventare sempre più lontani, e ad avere sempre meno piglio e potere su di lui: è possibile eliminarli e mandarli via del tutto? Si chiese Panda.
Probabilmente no, perché la vita e un percorso panoramico, pieno di paesaggi stupendi ma anche pieno di buche, di insidie e di intemperie e quello che non si deve dimenticare mai è che il mondo ci metterà sempre davanti a delle sfide, che ci piaccia o meno, e per quanto tutti e tutte noi possiamo avere famiglie diverse, culture diverse, possibilità economiche diverse, una cosa possiamo controllarla al cento per cento: noi stessi. E il modo in cui reagiamo a ciò che ci succede.
La preghiera della serenità di Niebuhr, famosissima, recita:
"Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscere la differenza"
Ecco, la nostra testa, i nostri pensieri, il modo in cui vediamo e percepiamo il mondo, fanno parte della seconda categoria, quella che possiamo cambiare: proviamo a farlo insieme. (pp. 34-35)
Edizione utilizzata:
Giacomo Keison BEVILACQUA, A Panda piace... capirsi, Gigaciao, Roma 2024.
Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e nelle librerie online (ibs.it, hoepli.it, mondadoristore.it)