giovedì 10 novembre 2022

Il maestro e Margherita di Michail Afanas'evič Bulgakov (1967)

È possibile recensire un classico talmente conosciuto e talmente universale da esser stato letto, analizzato e criticato sotto ogni punto di vista come l'opera di Bulgakov? Un umile lettore come me non può fare altro che descrivere le emozioni e le impressioni che queste pagine hanno suscitato. Parliamo di Michail Afanas'evič Bulgakov, uno scrittore inviso al regime comunista sovietico eppure adorato da Stalin. Parliamo di un romanzo che ha come protagonista un diavolo che sconvolge le vite delle persone, le ribalta, gioca con le loro debolezze rendendole quasi ridicole, anche se spesso sono tragiche. In un mondo ateo come il comunismo a Mosca come, in parallelo, in un mondo religioso come la Palestina al tempo di Ponzio Pilato. Sullo sfondo l'amore, un forte legame che sopravvive all'azione diabolica ma che a causa del diavolo viaggia verso la morte. Un romanzo russo, moscovita, a tratti apparentemente sconclusionato ma geniale. DA LEGGERE!

Se fosse cibo:
Aringa e cipolle verdi, pasto presente nel romanzo...

Racchiuso in una frase:
Lei attraversava il cancello una sola volta ma prima che lo facesse avevo sentito non meno di dieci volte accelerare i battiti del cuore. Non mento. E dopo, quando arrivava la sua ora e la lancetta indicava mezzogiorno, il mio batticuore non cessava fino a quando, senza rumore, quasi in assoluto silenzio, non arrivavano all'altezza della finestra le scarpette con i finti fiocchetti di pelle di camoscio nero fissati con fibbie di acciaio. (p. 141)

Edizione utilizzata:
Michail BULGAKOV, Il maestro e Margherita, Newton Compton, Roma 2021.

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile, in formato cartaceo, in tutte le librerie fisiche e, anche in formato elettronico, nelle maggiori librerie online (ibs.it, mondadoristore.it, bookdealer.it)

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