mercoledì 23 giugno 2021

I figli indifferenti di Andrew Lee (Louis Auchincloss)

Stati Uniti, Seconda guerra mondiale: Beverly è un ragazzo di famiglia ricca ma decaduta, che ama la mondanità e la buona compagnia. Di lavoro fa il consulente d'arte per famiglie facoltose e trascorre una vita tranquilla, tra feste e colazioni che durano tutta la mattinata. C'è però un'insoddisfazione di vivere che porterà Beverly a fare la scelta di cambiare aria. "I figli indifferenti" è il primo romanzo di Louis Auchincloss, prolifico autore newyorkese che all'inizio della sua carriera firmava con lo pseudonimo di Andrew Lee. La New York descritta ricorda in qualche modo la Grande Mela del Grande Gatsby, ma più decadente. Beverly viene trasferito a Panama a causa della guerra, lasciando a New York Silvia, una ragazza di buona famiglia per la quale prova dei sentimenti. Se la sposasse, potrebbe entrare a far parte dell'alta società. Nell'avventura panamense incontrerà Audrey, l'opposto di Silvia: decisionista, volitiva, la giovane panamense costringerà Beverly a rivalutare la sua idea di amore. Ne viene fuori un racconto interessante della vita durante la guerra, di una società che sta morendo e di una che sta nascendo, dei drammi globali e di quelli personali. Anche se a tratti le descrizioni risultano prolisse, il testo di Auchincloss è davvero piacevole, con un finale a sorpresa. Consigliato.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Sandwich al pâté de foie-gras, accompagnato da un immancabile bicchiere di champagne nei club dell'alta società.

Racchiuso in una frase:
- Il sesso è uno stupido gioco da scolaretti - diceva Audrey guardando nel suo bicchiere vuoto. - Nessuno crede davvero alle regole. Ma tutti ci si attengono ugualmente. È umano. Amiamo le nostre regole. Ci danno modo di distinguere coloro che riescono elegantemente a violarle da coloro che non ci arrivano. Ed è una cosa divertente. Ma per quanto riguarda la morale... be', quella non c'è da nessuna parte.
- Io sono morale, - protestò Bev.
- Morale, caro? O sei solamente timido? - [...]
- Tutt'e due, - rispose il giovane pronto. - Si può essere le due cose. Io non sono un sostenitore della moderna libertà dei costumi. Resto vittoriano - (p. 429)

Edizione Utilizzata:
Andrew LEE, I figli indifferenti, Einaudi, Torino 1949

Dove trovare il libro:
Pur essendo fuori catalogo, è facilmente reperibile sui siti dove si vendono libri usati (ibs.itebay.itcomprovendolibri.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

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