giovedì 31 ottobre 2019

Quelli che stanno nelle tenebre di Pierluigi Vito

Siamo nel periodo post Seconda guerra mondiale. In un paesino arroccato sull'Appennino, a pochi chilometri da Parma, arriva dal viterbese un maresciallo dei Carabinieri. La nuova presenza si inserisce nel tessuto sociale preesistente fino a diventarne parte integrante. Questo è l'incipit di "Quelli che stanno nelle tenebre", primo romanzo del giornalista di TV2000 Pierluigi Vito. Nel 1956, anno in cui prende le mosse il racconto, l'Italia e il mondo vivono un periodo intenso, fatto di rivoluzioni e tumulti. Anche un villaggio come quello della storia risente di tutto questo e, nel suo piccolo, si trova a fare i conti con stragi come Marcinelle, tragedie come l'Andrea Doria, rivoluzioni e repressioni come quella di Budapest. Nel racconto di Vito tutto parte dagli occhi di chi all'epoca era solo un bambino, rivelandoci un mondo fatto di persone genuine, provate dalla guerra, ma che non dimenticano il rispetto per l'altro, anche se in quel momento è il nemico. E poi c'è un omicidio... Un romanzo scritto bene, con ottime scelte narrative e con un giallo all'interno ben costruito. Consigliatissimo!

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Uno dei protagonisti della storia, don Moraldo, è un ottimo cuoco e conclude sempre i pranzi con piadòt: pagnottine dolci con farina di mais, aromatizzate con vaniglia e arricchite di uva sultanina e pinoli.

Racchiuso in una frase:

Viscere di misericordia! Quell'espressione gli si era conficcata nello stomaco come ferro rovente. [...] Dov'era la misericordia quando il sangue del suo sangue veniva versato innocente; le ossa delle sue ossa spezzate e ridotte in polvere; la carne della sua carne bruciata e dispersa? E oggi dov'era la sua speranza? Sotto tre metri di terra, nell'ombra della morte. Sì, anche lui era uno di quelli rimasti nelle tenebre, dopo che la guerra gli aveva portato via ciò che più aveva amato e avrebbe voluto ancor più amare se... Se. Due lettere che spalancavano un abisso di dolore, la misura della distanza tra la felicità e l'afflizione. (p. 325)

Edizione utilizzata:

Pierluigi VITO, Quelli che stanno nelle tenebre, Robin, Torino 2016

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it, lafeltrinelli.it)

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

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