venerdì 6 aprile 2012

La comunità internazionale rigetta l'indipendenza del nord del Mali





Gli Stati Uniti hanno respinto Venerdì 6 aprile la dichiarazione di indipendenza del territorio Azawad, nel nord del Mali; la rivolta Tuareg, è stata già ampiamente condannata dai paesi europei, tra cui Francia, e dall'Unione Africana (UA).

Il Movimento Nazionale per la Liberazione della Azawad (MNLA), la componente principale della ribellione Tuareg in Mali, Venerdì ha proclamato l'indipendenza del territorio conquistato durante il fine settimana, in una dichiarazione sul suo sito web e da uno dei suoi portavoce, Mossa Ag Attaher sul canale di news France 24. Quest'ultimo ha detto che il MNLA ha intenzione di conformarsi "ai confini con gli Stati vicini".

Il ministero degli Esteri francese ha subito dichiarato questa proclamazione "non valida". Bisogna "difendere l'unità e l'integrità territoriale del Mali", ha detto il Ministero degli Esteri francese. Catherine Ashton, il rappresentante della diplomazia europea, ha detto che l'Unione europea si oppone a tutte le modifiche all'integrità territoriale del Mali.

Un Paese diviso in due

Da parte sua, l'Unione africana ha anche respinto "totalmente" l'indipendenza del nord del Mali. Il presidente della Commissione dell'UA, Jean Ping, in un comunicato "ha condannato fermamente questa dichiarazione, che è inutile", e ha "chiamato la comunità internazionale a sostenere pienamente questa posizione principio di Africa ". La Tunisia si è anche espressa a favore della "conservazione assoluta" dell'integrità territoriale del paese.

L'Azawad è una regione considerata la culla naturale dei tuareg. Il colpo di stato contro il regime del presidente Amadou Toumani Touré, due settimane fa, ha precipitato il Mali nel caos: i ribelli tuareg e gruppi islamici hanno preso il controllo, lo scorso fine settimana, delle tre città del Nord - Kidal, Gao e Timbuctu - di fatto tagliando il paese in due, senza resistenza da parte di un esercito del Mali sottoequipaggiato, disorganizzato e allo sbando. Gli islamisti di Ansar Dine, guidati dal leader tuareg Iyad Ag Ghaly, e gli elementi di al-Qaeda nel Maghreb Islamico (AQIM) hanno da allora creato la MNLA, che unilateralmente ha annunciato nella tarda serata di giovedi le sue "operazioni militari".


Londra, chiuso "temporaneamente" la sua ambasciata in Mali

La Gran Bretagna ha deciso di chiudere "temporaneamente" la sua ambasciata in Mali e di "ritirare" il suo personale diplomatico presso l'ambasciata a Bamako a causa della "volatilità e imprevedibilità" del Paese, come dice un comunicato del ministero degli Esteri, Venerdì 6 aprile.
L'assistenza ai cittadini britannici in Mali sarà ora gestita da Dakar, "ma la capacità di aiutare coloro che hanno scelto di rimanere in loco può essere limitata", avverte il Dipartimento.
Londra, il 4 aprile ha raccomandato gli inglesi di lasciare Mali "il più rapidamente possibile." Questo è la prima rappresentanza diplomatica occidentale in Mali chiusa dall'inizio della crisi.

Tradotto da http://www.lemonde.fr/afrique/article/2012/04/06/mali-les-rebelles-touareg-du-mnla-proclament-l-independance-du-nord-du-pays_1681483_3212.html



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