Quando si va in guerra ci sono sempre due parti: i vincitori e i vinti. Se, come la vulgata vuole,
la storia la scrivono i vincitori, i racconti devi vinti sono quasi sempre messi da parte, disumanizzandone le motivazioni.
Alabama è un romanzo storico scritto dal professor Alessandro Barbero. È quasi un meta-romanzo: una ricercatrice decide di indagare su un episodio della Guerra Civile americana nel quale un gruppo di neri è stato brutalmente assassinato dai sudisti. Nella sua ricerca, la studentessa trova l'ultimo sopravvissuto di quella battaglia che le racconta tutto di quella campagna, partendo dall'inizio. La vita, il mondo, il punto di vista di un sudista sconfitto, entra nel racconto e mostra un lato della storia spesso trascurato, quello dei vinti. In un mondo di bianchi che lottano per mantenere lo schiavismo, i protagonisti diventano i neri e il loro vivere nella società americana. I vincitori, come ci dice la storia, non sono stati tanto meno razzisti dei vinti. Una bella storia che ci aiuta a riflettere in questo periodo di guerra.
Se fosse cibo
Pannocchie intere cotte all'americana con burro, erba cipollina, sale e pepe.
Racchiuso in una frase:
E una volta Tim Bennett aveva sentito Ted Hopper che diceva, ehi, ragazzi, io se incontro un negro in battaglia, non gli do mica quartiere; e noi i negri li abbiamo sempre trattati bene, credo, e ora se si mettono a combattere contro di noi, non meritano quartiere, e io, comunque, non gliene do; e a Tim Bennett gli saltò in testa di dire che in ogni caso non era mica colpa dei negri, perché semmai erano gli yankees che li obbligavano a combattere, e i negri se potevano farne a meno non combattevano di sicuro. (pp. 240-241)
Edizione utilizzata:
Alessandro BARBERO, Alabama, Sellerio, Palermo 2021.
Dove trovare il libro:
È facilmente reperibile, sia in formato cartaceo che elettronico, nelle maggiori librerie fisiche e online (ibs.it, mondadoristore.it, hoepli.it)
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