domenica 12 maggio 2019

Le sommeil du monstre di Enki Bilal

Un giorno in vacanza in Provenza, chiacchierando un amico mi ha detto: "Devi assolutamente leggere Bilal!". Entrato in una fumetteria, ho acquistato questa graphic novel, che per qualche mese è rimasta su uno scaffale della libreria. Il mondo di Bilal è una realtà futuristica e distopica alla Dick, eppure reale, tangibile, presente in mezzo a noi con le sue dinamiche e le sue forme. Primo atto di una trilogia (anche se i libri della serie sono quattro), "Le sommeil du monstre" (Il sonno del mostro) porta il lettore in un mondo in perenne guerra, dove la religione è opprimente e i governanti vengono trucidati per la volontà di indipendenza. Nike è un orfano che ha vissuto la guerra jugoslava, ricerca la verità della propria storia attraverso una continua analisi dei ricordi. Si ritrova ad essere arruolato forzatamente come soldato per una oscura forza terroristica, tra droidi replicanti e controllo della mente. Cercherà Leyla e Amir, sui compagni nella culla dell'ospedale. Un primo atto cupo, forte, che ha in sé impregnate quelle che sono le sensazioni lasciate dalla guerra jugoslava da chi l'ha vissuta.

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo: 
Un piatto di Zeljanika, pasticcio di spinaci e formaggio.

Racchiuso in una frase:
Io sono il più vecchio, e giuro sulle stelle che brillano sopra il soffitto rubate di proteggerli sempre. Lo giuro.  (p. 5)

Edizione Utilizzata:
Enki BILAL, Le sommeil du monstre - premier acte, Casterman, Paris 2006

Dove trovare il libro:
E’  reperibile in italiano sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, lafeltrinelli.it, ibs.it)



sabato 11 maggio 2019

Le spaventose avventure di Kitaro di Shigeru Mizuki

La Seconda guerra mondiale ha lasciato in Giappone una ferita enorme: Hiroshima e Nagasaki sono state davvero tragedie immani, visibili nei luoghi e nella vita delle persone. Shigero Mizuki portava sul suo corpo i segni di quell’orrore: mancino, aveva perso in guerra il braccio sinistro ed era quindi stato costretto a reimparare a fare tutto usando la destra. Dalla sua esperienza e dal suo retaggio culturale nasce il suo personaggio di gran lunga più famoso: Kitaro. Nato da yokai (spiriti malefici), Kitaro viene cresciuto da esseri umani e, quando questi hanno problemi con demoni, Kitaro corre in loro soccorso. Mizuki ricorre nella sua opera a tutto il patrimonio culturale giapponese, disseminato di spiriti e in cui gli umani non possono fare nulla di fronte a loro. Solo Kitaro può qualcosa. Eppure non è un supereroe: Kitaro lotta, soffre, cerca aiuto, a volte perde anche una battaglia prima di vincere la guerra. È un personaggio straordinario, nato dalla matita di un autore che è riconosciuto unanimemente come uno dei più grandi fumettisti della storia mondiale. E allora, “chanchanko in spalla” e pronti per “Le spaventose avventure di Kitaro”!

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo: 
Noshiika: calamaro pressato ed essiccato

Racchiuso in una frase:

Il mondo che vivi non è l'unico esistente. Ci sono cose che non possono essere colte dall'occhio umano. Guarda bene, nell'oscurità dietro di te...   (quarta di copertina)

Edizione Utilizzata:
Shigeru MIZUKI, Le spaventose avventure di Kitaro, BD, Milano, 2018

Dove trovare il libro:
E’  reperibile in italiano sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, lafeltrinelli.it, ibs.it)

8/15 La rinvolta del caporale Asch di Hans H. Kirst

Troppo spesso si immagina il periodo del nazismo in Germania come se l'intera nazione fosse asservita alla politica e alla propaganda. Come sempre, invece, la verità è molto più sfumata. Kirst ci racconta della vita in una caserma tra la Prima e la Seconda guerra mondiale. Il nazismo è sullo sfondo e tocca poco la storia, ma al tempo stesso rappresenta uno scenario di cui tenere conto. La realtà della caserma è fatta di regole e in essa tutto "deve" funzionare, non importa come. In una storia fatta di personaggi che pagina dopo pagina appaiono e scompaiono, emerge la figura del caporale Asch: di indole ribelle, decide, dopo il quasi suicidio del suo più caro amico, di rivoltarsi contro l'ordine costituito, di lottare perché tutti possano essere considerati come persone e non in base al loro grado. La rivolta di Asch non riguarda solo il sistema militare, ma diventa simbolo di una lotta più ampia contro uno "status quo" che vuole la società divisa in caste ed élite. Un romanzo che fa riflettere ancora oggi.

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
Trota à la meunière con patate, piatto tipico dell'altica tradizione tedesca, composto da una trota al vapore con burro e contorno di patate.

Racchiuso in una frase:
Tu hai la mania dell'eroismo, cara sorella. Il tuo cervellino considera onore semplicemente quello che viene dichiarato onore da chi comanda. Tu confondi capo con capobanda. Chi è arrivato al potere, in qualsiasi modo ci sia arrivato, ai tuoi occhi è un eletto da Dio. Chiunque indossi un'uniforme è un onorato difensore della patria. E chi è in prigione, secondo te non può essere altro che un farabutto, mentre chi viaggia in Mercedes è un grand'uomo. Vai a quel paese! (p. 272)

Edizione utilizzata:
Hans H. KIRST, 8/15. La rivolta del caporale Asch, B.C. Dalai, Milano 2010

Dove trovare il libro:
E’ facilmente ordinabile in tutte le librerie e sui siti dei maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.itibs.itmondadoristore.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.itwww.abebooks.it).


Recensione pubblicata su ilmegafono.eu

I tacchini non ringraziano di Andrea Camilleri

La vita è costellata di incontri e storie da raccontare. L'affetto si può provare, oltre che per gli esseri umani, anche per gli animali. La vita di uno dei più grandi scrittori della nostra epoca è stata arricchita da una "stramba" serie di animali. In questo libro Andrea Camilleri, come un nonno ai propri nipoti, racconta le storie dei "suoi" animali: quelli che gli si sono infilati in casa, come quelli che sono stati protagonisti di disavventure familiari. Cani, ricci, tacchini, pappagalli: una varietà di animali che hanno accompagnato la storia dello scrittore di Porto Empedocle. Variegati e straordinari sono anche i disegni di Paolo Canevari, vicino di casa di Camilleri e amico d'infanzia delle sue figlie: l'artista, ispirato dagli animali del celebre scrittore, ha tratto dalle sue storie una serie di disegni. Oggi Canevari espone anche al MoMA e aggiunge a questo libro il giusto tratto di oniricità. Un testo semplice, composto da storie autoconcludenti, che lasciano al lettore un messaggio: non bisogna perdere il contatto con Madre Natura!

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
Viste le origini girgentane dell'autore e il periodo pasquale, il "tegame pasquale di Aragona" fatto con rigatoni, uova sbattute, tuma e pecorino.

Racchiuso in una frase:
Mi è capitato di vedere, in un documentario, centinaia di migliaia di tacchini in attesa di essere ammazzati, spennati e squartati. Non si rendevano minimamente conto di quale terribile destino li aspettava da lì a poche ore. Negli occhi sbarrati di tanti animali portati al macello m'è capitato di leggere il terrore per la prossima fine, forse sentivano l'odore del sangue delle vittime che li avevano preceduti. I tacchini invece non davano il minimo segno di irrequietezza. Stupidità assoluta o suprema dignità? Più ci ragiono e più mi viene da pensare che possa trattarsi di suprema dignità. Perché, se gli americani quel giorno ringraziano, i tacchini non hanno nessun motivo di ringraziare. (p. 54)

Edizione utilizzata:
Andrea CAMILLERI, tacchini non ringraziano - Disegni di Paolo Canevari, Salani, Milano 2018

Dove trovare il libro:
E’ facilmente ordinabile in tutte le librerie e sui siti dei maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.itibs.itmondadoristore.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.itwww.abebooks.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Lo strano caso di John Kingman di Murray Leinster

Girovagando sul web, mi ha colpito una curiosità: il primo racconto che fa menzione e immagina Internet è del 1946 ed è stato scritto da Murray Leinster. Cercando di reperire questo racconto, mi sono imbattuto in una raccolta ormai (purtroppo) fuori catalogo. Pseudonimo di William Fitzgerald Jenkins, Leinster è stato uno dei precursori della letteratura di fantascienza americana. Per molto tempo genere di nicchia, la fantascienza in passato ha trovato spazio solo sulle riviste e per questo la forma del racconto è spesso la più diffusa tra gli autori di inizio ‘900. La scrittura di Leinster è davvero ottima, la costruzione delle storie è un viaggio all’interno dell’animo umano più che verso lo spazio profondo. Ne vengono fuori racconti di un’attualità sconvolgente. Ne “Un logico di nome Joe”, la storia che mi ha fatto conoscere questo libro, lo sviluppo del tema etico sulla condivisione dei dati personali è attuale in maniera sconvolgente. Mi auguro che il libro venga presto ripubblicato!

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Un vino d'annata: più invecchia e più è gustoso!

Racchiuso in una frase:
Potreste dire che ho salvato la civiltà e non sareste lontani dal vero. So che non mi arrischierò a rimettere di nuovo Joe in funzione. Non certo mentre Laurine è ancora in vita. E anche per altre ragioni. Con tutti gli svitati che vogliono cambiare il mondo secondo il loro modo di pensare, e quelli che vogliono far fuori delle persone, e in generale risolvere i loro problemi... eh sì! E' brutto avere dei problemi, ma io penso che sia meglio non svegliare i problemi che dormono  (p. 251)

Edizione utilizzata:
Murray LEINSTER,  Lo strano caso di John Kingman, Mondadori, Milano 1990

Dove trovare il libro:
Il libro è fuori catalogo. Io l'ho trovato su www.ebay.it ma è abbastanza facilmente reperibile nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.itwww.abebooks.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

La ragazza tagliata nel montaggio di Cameron McCabe

Londra, fine anni Trenta: una giovane attrice viene trovata morta in uno studio cinematografico. Inizia così il romanzo di Cameron McCabe, nome d'arte di Ernest Borneman: originario di Berlino, Borneman fugge dalla Germania a Londra a causa delle sue posizioni politiche anti-naziste. Non potendo lavorare in quanto rifugiato, decide di mettere alla prova il suo inglese scrivendo un giallo. Ne esce un intrigo davvero unico, una matrioska di racconti che ripercorrono in continuazione lo stesso episodio, confondendo sempre le acque e lasciando sempre il lettore sempre col dubbio. Anche se a tratti può risultare un po' ostico, il testo di McCabe/Borneman può essere considerato uno degli ultimi dell'epoca d'oro, di una tradizione che ha dato le basi a uno dei generi letterari più di successo del '900. Le tecniche narrative sono talmente variegate da esprimere come in uno specchio la multiformità stessa dell'autore. Un libro per appassionati, un libro che ci mostra che nulla è come sembra...

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
Fish and chips: piatto che unisce l'origine tedesca dell'autore e la tradizione inglese.

Racchiuso in una frase:
Andata. Via. La fine. Dopo di noi il diluvio. Giù con lei, prendi la terra nelle mani, sbriciolala, macinala, riducila nella polvere da cui è venuta, fatta di polvere e in polvere ritornata, torna là da dove sei venuta, vai e non farti vedere, non farti vedere mai più da quelli che ti conoscevano prima che fossi nata, voltati indietro, nasconditi, nascondi la faccia, nascondi gli occhi, chiudi le orecchie, non guardare, non ascoltare, va'. (p. 160)

Edizione utilizzata:
Cameron McCABELa ragazza tagliata nel montaggio, Polillo, Milano 2011.

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile nelle maggiori librerie online italiane (lafeltrinelli.itmondadoristore.itibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.itwww.abebooks.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Gli uni gli altri di Donato Allegretti

Per i cristiani cattolici di rito romano, la Quaresima è il tempo dell’anno in cui, facendo memoria dei quaranta giorni di Gesù nel deserto, si cerca di meditare sulla propria vita e sui propri errori per arrivare alla Pasqua rinnovati e rispondere alla chiamata di Cristo: "Amatevi gli uni gli altri". Don Donato, parroco della chiesa Madre di Orta Nova, prendendo spunto da alcuni passi delle epistole degli Apostoli, propone al lettore quaranta riflessioni sulla vita e sul mondo, dal rispetto per il prossimo alla cura del creato, dalla Pace alla solidarietà. Sono come quaranta passi che ci ricordano che il vero cristiano è una persona che ama e che condivide con tutti, che si dona soprattutto a chi non la pensa come lui. Sarebbe bello che lo leggesse soprattutto chi si dice cristiano, ma professa indifferenza o addirittura odio per il diverso.

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
Una guantiera di dolcetti, quelli della domenica: diversi di gusto tra loro, ma tutti ugualmente buoni.

Racchiuso in una frase:
Davanti agli operatori di pace, inoltre, si apre oggi un campo di lavoro nuovo, difficile e urgente: promuovere la pace tra le religioni. Il motivo di fondo che permette un dialogo leale tra le religioni è che abbiamo tutti un unico Dio. Abbiamo idee diverse su Dio. Ma come ogni popolo e lingua ha il suo nome e la sua teoria circa il sole - alcune più esatte, altre meno, benché di sole ce ne sia uno solo - così è per Dio. Siamo tutti figli di un unico Dio. (pp. 46-47)

Edizione utilizzata:
Donato ALLEGRETTIGli uni gli altri, San Paolo, Cinisello Balsamo 2018.

Dove trovare il libro:


E' facilmente reperibile nelle maggiori librerie online italiane (lafeltrinelli.itmondadoristore.itibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.itwww.abebooks.it).

(Articolo pubblicato su ilmegafono.eu)