sabato 5 maggio 2018

Perle ai porci di Kurt Vonnegut

Approcciarsi ad un libro di Vonnegut significa ogni volta mettersi di fronte a un flusso di coscienza che entra nell’animo umano e dall’animo umano parte per giungere all’universale. “Perle ai porci” racconta di Eliot Rosewater, un ricco ereditiere americano che possiede, solo e unicamente per motivi di sangue, un immenso patrimonio. Cosa succede se pur avendo una fortuna si pensa di non meritarla? Eliot si butta nell’alcool, entra nel corpo dei vigili del fuoco, si dà a una beneficienza spinta fino all’ossessione. Il protagonista ha però a che fare con un padre che vorrebbe preservare la propria fortuna e con un avvocato che per un cavillo legale vorrebbe togliergliela. Vonnegut non si smentisce e ci regala un romanzo molto intenso, con una scrittura agile e veloce. Per citare Eliot, protagonista della storia: “Nessuno può lavorare con i poveri senza inciampare di tanto in tanto in Karl Marx, o nella Bibbia”.

Giudizio: imperdibile

Se fosse cibo:
Una torta di pesche appena sfornata, tipica della tradizione della campagna americana.

Racchiuso in una frase:

"Si tenga stretto al suo miracolo, signor Buntline. Il denaro è utopia liofilizzata. Questa è una vita da cani quasi per tutti, come i suoi professori si sono tanto affannati a spiegarle. Ma, grazie al suo miracolo, la vita per lei e per i suoi cari può essere un paradiso! Mi faccia vedere che sorride! Mi faccia vedere che comincia già a capire ciò che a Harvard non le insegneranno fino all'anno prossimo: che nascere ricchi e rimanerlo non è un delitto. (p. 126)

Edizione utilizzata:
Kurt VONNEGUT, Perle ai porci, Feltrinelli, Milano 2015.

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile in tutte le librerie, sui maggiori e-commerce italiani (ibs.it, lafeltrinelli.it) e sulle bancarelle online dell'usato (abebooks.it, comprovendolibri.it).

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