Sono passati anni da quando un famoso conduttore televisivo è stato arrestato per un omicidio plurimo. Come ogni serial killer che si rispetti, aveva lasciato la sua firma sui cadaveri. Come è possibile, allora, che questi delitti siano ripresi se l’autore è ancora in prigione? È una casualità che questo omicida stia per uscire di carcere? Il silenzio della città bianca della scrittrice basca Eva Garcia Saénz de Urturi ci racconta di questo mistero. La location è una città tanto bella quanto sconosciuta fuori dalla Spagna: Vitoria-Gasteiz. Il giovane ispettore Unai López de Ayala cercherà di risolvere l’enigma aiutato proprio dal condannato, il professor Tasio Ortiz de Zàrate. Un thriller pieno di colpi di scena che, attraverso una sapiente maestria nel gestire i flashback, tiene il lettore col fiato sospeso fino alla fine. Protagonista anche la città basca, con i suoi abitanti, i suoi costumi, i suoi riti, i suoi segreti. Una ambientazione unica per un racconto ben riuscito. Appassionante!
Racchiuso in una frase:
A volte bastava solo questo: tendere l'orecchio e ascoltare. Molta gente che gira intorno a un omicidio ha tante cose da dirci e noi, gli investigatori, non ci badiamo, credendo di essere gli esperti, ma non li conosciamo, non conosciamo né gli aggressori né le vittime, mentre chi sta loro intorno sì. A volte basta solo ascoltare, pensai.
Forse a lei non importa che io adesso sia muto, forse devo soltanto ascoltare.
E la chiamai, credo che fosse un giorno di vento del sud, hego haizea, il vento dei pazzi, perché in un giorno di lucidità non le avrei telefonato, che senso aveva se non riuscivo nemmeno a parlare? (p. 545)
Edizione utilizzata:
Eva G. SÁENZ DE URTURI, Il silenzio della città bianca, Pickwick, Milano 2022.
Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)