martedì 30 ottobre 2012

"Il banchiere dei poveri" di Muhammad Yunus

Leggere questo libro significa entrare nel mondo di Yunus: professore di economia, nel 1974 si chiede come fare a salvare dalla povertà i contadini minati dalla carestia e pian piano costruisce una esperienza di microcredito, la Grameen Bank, che gli varrà il premio Nobel per la pace.
Il libro è sia tecnico che narrativo e parte da una domanda: perché i poveri sono poveri? Yunus ci da la sua versione: perché non hanno avuto opportunità. Così, partendo dal piccolo e man mano estendendosi su scala mondiale, Yunus ci porta per mano alla scoperta dei poveri tra i più poveri che non avendo garanzia non hanno accesso al credito ma che, quando gli si da una opportunità, il risultato soverchia tutti i dati delle banche commerciali con tassi di rimborso vicini al 100%. Yunus ci dice che la garanzia più forte che un povero può dare è che quella è l'unica sua possibilità di sopravvivere e di uscire dalla povertà. La Grameen, inoltre, sviluppa un modello di prestiti che piano piano vengono convertiti in azioni così da fare in modo che siano i poveri stessi ad essere proprierari della banca; altra idea alla base del successo di Grameen è quella di affidare i prestiti alle donne che, se da un lato sono le ultime della società, dall'altro hanno una predisposizione naturale a prendersi cura della propria famiglia e ciò le porta a restituire il prestito e a farle acquistare un posto migliore nella società.
Il libro si conclude col discorso pronunciato in occasione del conferimento del premio Nobel: appassionato, programmatico, Yunus non vuole fermarsi fino a che nel mondo non sia sconfitta la povertà.

Giudizio personale:
Il libro è scritto bene anche se a volte è un po' scordinato (probabilmente nelle varie edizioni hanno aggiunto pezzi per aggiornarlo).
La storia di Yunus è esemplare di un capitalismo che può essere da stimolo per il miglioramento della società.
Se devo però dire la mia non sono poi d'accordo su tutto ciò che il banchiere propone: per quanto condanni il capitalismo verticistico controllato da pochi, Yunus condanna anche la presenza dello Stato e ha una visione sociale del privato; l'educazione, gli ospedali, le comunicazioni, tutto può essere appannaggio della Grameen perché, secondo Yunus, è dei poveri e alla fine sono loro a decidere per se stessi... Io invece credo che ci sono cose per le quali c'è bisogno del solo intervento dello Stato e che bisogna lavorare perché sia il meno corrotto possibile e possa essere più vicino alle richieste degli ultimi.

Citazioni: 
Quando si avvicina un lebbroso, con le membra ridotte a moncherini, la prima reazione è quella di mettere mano al portafogli e dispensare un'offerta, che per noi è trascurabile, ma per chi la riceve può costituire un patrimonio. E' cosa utile questa? Nella maggior parte dei casi, a mio avviso, non solo non è utile ma è veramente dannosa.
Dà solo, al donatore, l'impressione di avere fatto qualcosa. E' un gesto che serve a tacitare la coscienza, ma non risolve realmente il problema, anzi ci esime dall'affrontarlo nella sostanza. Facendo l'elemosina ci togliamo il pensiero, ma per quanto? (p. 32)

Quando uscii [...] vidi una ragazza, sottile come un giunco, che puliva la strada dai rifiuti. Piedi nudi e anello alla narice, era simile in tutto e per tutto alle migliaia di donne che in città facevano i lavori più umili. Lavorando dall'alba al tramonto per tutti i giorni della settimana non avrebbe mai guadagnato più del minimo che le era necessario per sopravvivere. Eppure, per il fatto di avere un lavoro, poteva ritenersi "privilegiata". Le donne come lei, e quelle, più sfortunate, che non potevano neanche aspirare ad un lavoro, sarebbero state le principali interlocutrici del mio progetto. (p. 123)
 Per prendersi cura dei poveri gli stati si sono dotati di enormi apparati burocratici, con tutto un arsenale di regole e procedure. Gran parte del denaro dei contribuenti viene accantonata per finanziare i programmi di assistenza.
Quali che siano i progressi compiuti in materia di protezione sociale, certo sono andati a detrimento dell'uguaglianza in fatto di opportunità: i figli allevati da genitori legati al carro dell'assistenza hanno buone probabilità di rimanervi agganciati per sempre. (p. 224)
Edizione utilizzata: 
Muhammad Yunus, Il banchiere dei poveri - Con la collaborazione di Alan Jolis, Nuova edizione ampliata, Traduzione di Ester Dornetti, Feltrinelli, Milano 2009

Dove si può trovare questo libro: Facilmente in qualsiasi libreria o, in alternativa, sui maggiori siti come Amazon, BOL e IBS.

1 commento:

  1. Già da tempo pensavo di leggerlo. E' proprio arrivato il momento!! Grazie per la splendida recensione!!

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