giovedì 19 ottobre 2023

Come piante tra i sassi di Mariolina Venezia (2009)

Entrata ormai nell'immaginario collettivo grazie alle fiction della Rai, il sostituto procuratore Imma Tataranni è ormai un personaggio conosciuto, capace di attrarre le simpatie di un vasto pubblico. Tutto ha un inizio è questo è nella penna della scrittrice di origine materana Mariolina Venezia. Come piante tra i Sassi è l'esordio letterario della magistrata più famosa d'Italia. E i sassi non sono solo quelli brulli delle gravine tra la Puglia e la Basilicata ma anche i quartieri titpici di Matera, città dove è ambientata questa storia. Il giallo si dipana tra le vie e per le strade di una Basilicata attuale eppure con ancora un'aura di antichità che non riesce a scollarsi di dosso. Un ragazzo ucciso, rifiuti tossici nelle campagne, insabbiamenti, una ragazza incinta sono gli ingredienti di questo giallo. Un libro che si legge volentieri, un ottimo biglietto da visita per la sostituto procuratore Tataranni. Piacevole.

Racchiuso in una frase:
Dicono che i lucani siano di poche parole, ma forse tutte le parole che non dicono se le conservano per certe occasioni speciali, tipo conferenze, indicazioni stradali e persino interrogatori. Allora non riesci piú a farli star zitti. Perché la Basilicata è il paese del silenzio. Un silenzio tangibile, di una consistenza simile a quella dell'acqua. Fiumi di silenzio scorrono fra i solchi dellle colline aride, nelle spaccature dell'argilla, costeggiano le rotabili, immergono i paesini sui cucuzzoli nella stessa invisibile sostanza. O forse, come se col tempo si condensasse e di ventasse materia, il silenzio è proprio ciò di cui sono fatti i calanchi di Craco, le colline che costeggiano il Bradano e il Basento, il tufo dei Sassi di Matera, le rocce delle Dolomiti lucane. Tutta la Basilicata è fatta di questa sostanza immateriale, ed è probabilmente il motivo per cui i suoi abitanti, quando iniziano a parlare, a volte non la smettono piú. (pp. 119-120)

Edizione utilizzata:
Mariolina VENEZIA, Come piante tra i sassi. Imma Tataranni e la storia sepolta, Einaudi, Torino 2021.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche oltre che scaricato come ebook anche nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)

martedì 17 ottobre 2023

La pace è finita di Lucio Caracciolo (2022)

Lucio Caracciolo, per chi non lo conoscesse, è un giornalista esperto di geopolitica che dirige la più famosa e autorevole rivista italiana sul tema: Limes. In questo saggio il titolo è fuorviante: La pace è finita. Così ricomincia la storia in Europa. Se il punto di partenza dato dall'invasione russa in Ucraina è uno spunto corretto per riflettere sullo stato dell'Europa, lo svolgimento è, a mio avviso, totalmente fuori tema, a tratti fantasioso. Il percorso europeo, secono l'autore, è frutto unicamente della volontà statunitense che, nei decenni, ha fatto e disfatto il processo di integrazione europea. Pur non negando il forte interesse geopolitico americano alla base dei primi trattati di integrazione, pensare che Stati come Francia, Germania, Regno Unito e, perché no, anche l'Italia, siano semplici burattini nelle mani degli americani, senza storia, senza visione, senza futuro mi sembra una lettura estremamente semplicistica (per essere gentile). È certo che la casa europea attraversa una crisi profonda ma questa lettura di Caracciolo mi pare totalmente fuori misura e inadeguata. Sconsigliato!

Racchiuso in una frase:
Paradosso vuole che nei tre quarti di secolo che vanno dall'insediamento degli Stati Uniti nell'Europa bipartita con l'Unione Sovietica a oggi il festival del sempre più piccolo sia stato accompagnato dal martellare della retorica europeista in vista della sempre futura Grande Europa. Virtuosismo intellettuale per statuto insofferente della critica, indifferente ai fatti. Avulso dalla storia. Proprio per questo utile all'Antieuropa americana a consolidare la presa di Washington sul Vecchio Continente. La barocca costruzione comunitaria culmina nel 1992 con il Trattato di Maastricht che mentre istituisce l'Unione Europea e battezza l'euro sua "moneta unica", distilla l'opposto di quanto propagandato e sinceramente voluto da molti fra i suoi architetti. Disintegrazione recitata da integrazione. L'europeismo ha partecipato e continua a partecipare dello sfarinamento dell'incerto spazio veterocontinentale. Dice Europa e s'accomoda volentieri in Antieuropa. In formula: l'europeismo è antieuropeo. Americano in quanto unzione e sanzione dell'egemonia statunitense in Europa. (pp. 53-54)

Edizione utilizzata:
Lucio CARACCIOLO, La pace è finita. Così ricomincia la storia in Europa, Feltrinelli, Milano 2022.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo  nelle maggiori librerie fisiche oltre che scaricato come ebook anche nelle librerie online (ibs.itbookdealer.itmondadoristore.it) 

Cronorifugio di Georgi Gospodinov (2020)

Il tempo nel quale viviamo è un tempo veloce, nel quale tutto corre e dove il costante essere in contatto erode i tempi morti. Paradossalmente il nostro è anche il tempo della mancata memoria, di voler considerare il passato acquisito in un'ottica revanscista, cercando una rivincita nell'oggi di cose successe anche cento anni fa. La storia di Cronorifugio dello scrittore bulgaro Gospodinov ci racconta di Gaustìn, un personaggio onirico, alter-ego dell'autore, che fonda una clinica molto particolare. Per aiutare persone affette da problemi di memoria, il cronorifugio riproduce un anno particolare del passato. A Zurigo questa clinica ha successo e viene riprodotta in varie parti d'Europa fino a creare interi villaggi che scandiscono il loro tempo nel passato. Il tempo da cura diventa malattia quando le società e gli Stati decidono di attuare un referendum per ritornare nel passato. La scrittura di Gospodinov è tra le migliori di questo decennio e Cronorifugio è uno dei prossimi classici europei. Da leggere!

Racchiuso in una frase:
Quando le persone con le quali hai condiviso un passato se ne vanno, ne prendono con sé una metà. In realtà tutto, perché non esiste mezzo passato. È come se tu avessi tagliato verticalmente una pagina in due e leggessi le frasi solo fino alla metà, mentre l'altro legge la fine. Nessuno ci capirebbe niente. Quello che teneva in piedi l'altra metà, non c'è più. Quello che è stato così vicino nei giorni, le mattine, i pranzi, le cene e le notti, nei mesi e negli anni di questo passato... Non c'è chi possa con-fermarlo, non c'è con chi poter suonare insieme all'unisono. Quando mia moglie se n'è andata, mi sembra di aver perso metà del mio passato, in sostanza tutto. Il passato si suona solo a quattro mani, almeno a quattro mani. (pp. 218)

Edizione utilizzata:
Georgi GOSPODINOV, Cronorifugio, Voland, Roma 2021.

Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo  nelle maggiori librerie fisiche oltre che scaricato come ebook anche nelle librerie online (ibs.itbookdealer.itmondadoristore.it)