sabato 10 ottobre 2020

Qualcuno con cui correre di David Grossman

Leggere un libro di un autore israeliano mi suscita sempre uno stato d'animo che è un misto tra nostalgia ed estrema estraneità, quasi disagio. "Qualcuno con cui correre" è un romanzo forte, intenso, che scava nell'anima facendo uscire fuori sentimenti e prospettive spesso sopite. Il protagonista si chiama Assad, un ragazzo che, come lavoretto estivo, cerca i proprietari di cani abbandonati. Inseguendo un cane si ritrova sulle tracce di Tamar, una ragazza misteriosa che si nasconde da un pericolo incombente. La storia potrebbe sembrare a tratti banale, alcuni personaggi possono apparire mal costruiti eppure il tutto tiene, nulla è come sembra e i drammi, le sofferenze, le solitudini dei personaggi che Assaf incontrerà cercando Tamar riprendono e ripercorrono i drammi, le sofferenze, le solitudini del lettore. Gerusalemme sullo sfondo è la ciliegina sulla torta, il luogo perfetto per questo viaggio. Siete pronti a correre anche voi?

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Carne allo spiedo con spezie orientali: un pasto che consuma anche il protagonista della storia.

Racchiuso in una frase:
Non c'è tempo per le incertezze, è troppo tardi per tirarsi indietro. Datti una mossa. Obbedisci agli ordini. Devi posare il mangianastri sul bordo del marciapiede, premere il pulsante e alzare il volume. Ancora, di più. La strada non è un locale chiuso. Qui siamo in Ben Yehuda, dimenticati di te stessa. Sei solo uno strumento, ora. Da questo momento in poi sei solo un mezzo per realizzare il tuo piano. Nient'altro. Ascolta i suoni che ami tanto, quelli della sua chitarra, la chitarra di Shay. (pp. 77-78)

Edizione Utilizzata:
David GROSSMAN, Qualcuno con cui correre, Mondadori, Milano 2014

Dove trovare il libro:
Questo libro si può ordinare in tutte le librerie fisiche e, sia in formato cartaceo che in formato elettronico, nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Preferivo le cipolle di Giorgio Bernardelli

Viaggiare è per molti un modo per uscire, conoscere, confrontarsi con altre culture. Per altri significa guardarsi dentro, alla scoperta di una storia personale e comunitaria. Per qualcuno può essere occasione per stare vicino agli ultimi, per toccare con mano la povertà e la guerra. La Terra Santa riunisce in un unico luogo, Israele e Palestina, tutte queste caratteristiche. Molti, però, rinunciano ad andarvi, vuoi perché hanno paura della guerra, vuoi perché, all'opposto, non sono attratti dall'idea di fare un "tour di santuari". Giorgio Bernardelli, giornalista che da anni si occupa di Terra Santa, in "Preferivo le cipolle" propone dieci argomenti per sfatare altrettante obiezioni di molti di fronte alla proposta di un viaggio in questa splendida terra. Un testo agile, che aiuta il lettore a entrare in contatto con le culture che abitano la terra di Gesù. Una terra che oggi, per la sua particolarità, è capace di donare al visitatore un'esperienza unica. Per viaggiare con la mente, in attesa di tornare a viaggiare anche nella realtà.

Giudizio personale: consigliato


Se fosse cibo:
Uno stufato di cipolle, per insaporire queste giornate di inizio autunno.

Racchiuso in una frase:
"Nel loro mondo non sanno fare altro che istigare alla violenza: del resto perché non salta mai fuori un Gandhi arabo?" Le cose stanno davvero così? Di palestinesi che hanno intrapreso la strada della non violenza ce ne sono stati tanti. E ce ne sono ancora. Basta avere la voglia di incontrarli. Giusto per citare qualche nome potremmo parlare di Sami Awad, cristiano di Betlemme, fondatore dell'Holy Land Trust, che la non violenza di Gandhi l'ha studiata nelle università degli Stati Uniti e da vent'anni ormai cerca di tradurla in iniziative concrete riguardo al conflitto israelo-palestinese. [...] Per non parlare del dottor Abuelaish Izzeldin, il ginecologo di Gaza che mentre lavorava in un ospedale israeliano ha perso tre figlie nei bombardamenti aerei della guerra del 2009: e dopo quel dolore atroce ha ugualmente scritto un libro-testimonianza dal titolo eloquente Io non odierò. (pp. 72-73)

Edizione Utilizzata:
Giorgio BERNARDELLI, Preferivo le cipolle, Terra Santa, Milano 2019

Dove trovare il libro:

Questo libro si può ordinare in tutte le librerie fisiche e, sia in formato cartaceo che in formato elettronico, nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

Cattolici e politica di Rocco Gumina

Nel 2020 il cattolico in politica è come Godot: lo si attende, si spera in suo arrivo, ma poi non si palesa mai. Eppure in Italia abbiamo esempi di politici cattolici con capacità di visione e di lungimiranza che pochi paesi al mondo possono vantare. Rocco Gumina nel suo "Cattolici e Politica" ci parla proprio di alcuni di questi personaggi straordinari: dottorando in Teologia, l'autore traccia una via per una riflessione che metta insieme teologia, filosofia e politica, partendo dall'esperienza portata avanti nel corso di buona parte del Novecento dai cattolici italiani. Le figure presentate sono del calibro di Sturzo, Moro, Lazzati ma soprattutto Dossetti che, con il suo impianto di pensiero, ha tracciato una linea che è valida ancora oggi. La parte finale di questo saggio propone un'attualizzazione del percorso, anche alla luce del Concilio Vaticano II, con la Gaudium et spes, e del magistero di papa Francesco. Un testo molto interessante, anche se manca di un po' di equilibrio tra le parti: si parla molto di Dossetti e forse (troppo) poco di Moro. Utile approfondimento per i cultori della materia.

Giudizio personale: accettabile

Se fosse cibo:

Dolci datteri: frutto tipico di Gerico, città nella quale si trasferì Dossetti nel 1972.

Racchiuso in una frase:
Dossetti temeva che la proposta del partito d'ispirazione cristiana si riducesse ad una mera crociata anticomunista di stampo conservatore e liberale. Difatti, nel vedere come predominante all'interno del partito questa idea, alle successive elezioni politiche del 1948 non voleva più concorrere per divenire nuovamente deputato al parlamento. Si ricandidò solo dopo l'ordine di Pio XII a patto che, come scriverà al segretario democratico-cristiano Piccioni: "La mia scelta è fatta: dopo le elezioni, nessuna esigenza di difesa cristiana, mi farà tradire il cristianesimo e il suo compito storico nel nostro tempo, né mi farà schierare tra gli ultimi difensori cattolici dell'ordine. Cioè di un ordine per me perento e ingiusto, se si accomodasse - sia pure sotto lo scudo della giustizia cristiana e sociale - a un regime politico e sociale eretto contro i lavoratori - sia pure deviati e travolti da ideologie e da metodi di ispirazione anticristiana" (p. 75)

Edizione Utilizzata:
Rocco GUMINA, Cattolici e politica. Temi, figure e percorsi del Novecento italiano, AVE, Roma 2019

Dove trovare il libro:
Questo libro si può ordinare in tutte le librerie fisiche e nelle maggiori librerie online italiane (giuntialpunto.itunilibro.itibs.it).

Recensione pubblicata su ilmegafono.eu

Tre indagini di Petra Delicado di Alicia Giménez-Bartlett


Petra è un avvocato di successo, che però a un certo punto della vita decide di superare la propria insoddisfazione diventando poliziotta. Petra è, allo stesso tempo, una donna e, in quanto donna, non può lavorare sul campo ma viene assegnata all'archivio. E' questo l'incipit della saga che ha come protagonisti Petra Delicado e Fermin Garzon, una coppia di investigatori che più strana non si può: lei femminista, lui sentimentale e tradizionalista. Una coppia perfetta per risolvere i crimini commessi sulle strade di Barcellona. Il volume, pubblicato da Sellerio, racchiude i primi tre romanzi che hanno come protagonista la Delicado. "Riti di morte", il primo romanzo, racconta di come Petra e Fermin si conoscono, durante la ricerca di un violentatore seriale. Nel secondo romanzo, Petra e Fermin scoprono il mondo dei cani e, mentre si sviluppa il caso, si definisce appieno il personaggio di Fermin. Nel terzo romanzo i toni si fanno cupi, quasi horror, con una trasferta in Russia per Petra e Fermin. La scrittura è ottima e l'intreccio ben costruito. Da leggere! 

Giudizio personale: imperdibile


Se fosse cibo:
Insalata tiepida di mare con verdure: un piatto gustoso che riprende le ambientazioni dei romanzi di Alicia Giménez-Bartlett.

Racchiuso in una frase:
Tutte le storie sentimentali sono la stessa da quando William Shakespeare ha smesso di scrivere; e così, quando voglio immergermi in laghi amorosi, mi rileggo una delle sue tragedie e finito lì. Ma questa è una cosa che nessun uomo potrà mai capire: loro si ostinano a inventare cento volte l'acqua calda, a sentirsi sempre i primi, come Amudsen imbacuccato nella sua pelliccia da eschimese. (p. 455)

Edizione Utilizzata:
Alicia GIMENEZ-BARTLETT, Tre indagini di Petra Delicado, Sellerio, Palermo 2007

Dove trovare il libro:
Sono disponibili i singoli romanzi in versione cartacea in tutte le migliori librerie e anche in versione elettronica, sui maggiori siti online (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

Articolo pubblicato su ilmegafono.eu

domenica 4 ottobre 2020

Benedette guerre. Crociate e jihad di Alessandro Barbero


Quando si pensa al Medioevo, spesso si ha l'idea di un'epoca buia: guerre, roghi, superstizioni e scontri di religione. Anche nel linguaggio comune, quando parliamo di qualcuno che a priori porta avanti le proprie posizioni, diciamo: "Fa una crociata". La domanda da porsi è: davvero il Medioevo è stato un periodo buio? Davvero da lì è nato l'embrione del fondamentalismo religioso che tanto ci spaventa oggi? Alessandro Barbero, celebre storico esperto di Medioevo, presenta attraverso un agile e divertente pamphlet alcune tracce di come si viveva nell'epoca dei cavalieri, mostrando una società che, diversamente da ciò che suggerisce il pensiero comune, era aperta, si confrontava col nemico e, in nome del commercio, aveva continui scambi. Una lettura piacevole, piena di spunti interessanti, che invoglia il lettore ad approfondire ciò che di queste storie l'ha più colpito. Divulgativo.

Giudizio personale: imperdibile

Se fosse cibo:
Una zuppa di legumi speziata. Nutriente, semplice: cibo ideale per i cavalieri medievali!

Racchiuso in una frase:

Si capisce allora quale svolta rappresenta la Prima Crociata, quando comincia a circolare l'idea che uccidere non solo non è più un peccato, ma è sacrosanto. La Crociata non è soltanto una guerra legittima, sarebbe troppo poco, è una guerra benedetta: non è soltanto permessa, ma addirittura doverosa, e quelli che ci vanno si convincono fin dal primo momento che ammazzando i nemici in una guerra come quella non si commette nessunissimo peccato, ma anzi ci garantisce il paradiso. [...] però per chi conosca le sottigliezze dei teologi - e questo la gente che aveva studiato lo sapeva, e misurava le parole - la remissione dei peccati non è ancora tutto. (p. 50)

Edizione Utilizzata:
Alessandro BARBERO, Benedette guerre - Crociate e jihad, Laterza, Bari-Roma 2020

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile in tutte le librerie e, sia in versione cartacea che in versione ebook, nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.it, unilibro.it, ibs.it).


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Bestie, Uomini, Dei di Ferdinand A. Ossendowski


Quando mi sono approcciato a questo libro, ho pensato che due categorie di persone possono avere interesse per la storia che racconta: la prima, interessata a un certo misticismo esoterico, presente nelle ultime pagine del libro, come dimostrato anche dalla Prefazione di Julius Evola (presente nell'edizione da me scelta), teorico dell'esoterismo con posizioni apprezzate anche dalla cultura fascista e da Mussolini; la seconda categoria è frutto di una curiosità che viene da una nota di Tiziano Terzani, il quale nel libro "Un indovino mi disse" ne fece un'ottima recensione. Attraverso un racconto autobiografico, il funzionario polacco Ferdinand Ossendowski, al servizio del Governo zarista prima della Rivoluzione russa e costretto a scappare per paura di essere ucciso dai "rossi", descrive la fuga che lo ha portato in Siberia, Mongolia, Tibet e Cina, mondi straordinari e a tratti mistici. Un viaggio che è una vera e propria avventura, un documento che racconta delle persecuzioni del neonato governo sovietico e dell'orgoglio mongolo. Un libro che non dovrebbe mancare nella libreria di un viaggiatore.

Giudizio personale: consigliato

Se fosse cibo:
Buuz, piatto tipico della Mongolia: ravioli farciti con carne di montone.

Racchiuso in una frase:

Una notte d'inverno numerosi cavalieri giunsero al monastero e chiesero che tutti i Gelong e i Getul, con in testa l'Hutuktu e il Kampo, si riunissero in questa sala. Poi uno degli stranieri salì sul trono, dove si tolse il suo bashlyk, o copricapo a forma di berretto che gli nascondeva anche il volto. Tutti i lama caddero in ginocchio perché avevano riconosciuto l'uomo che era stato descritto tanto tempo fa nelle sacre bolle del Dalai Lama, del Tashi Lama e di Bodgo Khan. Era l'uomo cui appartiene l'intero mondo e che ha penetrato i più riposti segreti della Natura. Pronunziò una breve preghiera tibetana e poi fece predizioni per il secolo a venire. Tutto ciò accadde trent'anni fa e da allora tutte le sue profezie si sono avverate. (p. 144)

Edizione Utilizzata:
Ferdinand A. OSSENDOWSKI, Bestie, Uomini, Dei, Mediterranee, Roma 2000

Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile in tutte le librerie e nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.it, unilibro.it, ibs.it). Infine si può trovare nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)


Articolo pubblicato su ilmegafono.eu