Giudizio personale: imperdibile
Se fosse cibo:
Uno dei protagonisti della storia, don Moraldo, è un ottimo cuoco e conclude sempre i pranzi con piadòt: pagnottine dolci con farina di mais, aromatizzate con vaniglia e arricchite di uva sultanina e pinoli.
Racchiuso in una frase:
Viscere di misericordia! Quell'espressione gli si era conficcata nello stomaco come ferro rovente. [...] Dov'era la misericordia quando il sangue del suo sangue veniva versato innocente; le ossa delle sue ossa spezzate e ridotte in polvere; la carne della sua carne bruciata e dispersa? E oggi dov'era la sua speranza? Sotto tre metri di terra, nell'ombra della morte. Sì, anche lui era uno di quelli rimasti nelle tenebre, dopo che la guerra gli aveva portato via ciò che più aveva amato e avrebbe voluto ancor più amare se... Se. Due lettere che spalancavano un abisso di dolore, la misura della distanza tra la felicità e l'afflizione. (p. 325)
Edizione utilizzata:
Pierluigi VITO, Quelli che stanno nelle tenebre, Robin, Torino 2016
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it, lafeltrinelli.it)
Articolo pubblicato su ilmegafono.eu