Qualche tempo fa è andata in onda in TV una serie molto divertente nella quale il protagonista, un giornalista newyorkese, decide di vivere seguendo tutti i precetti della Bibbia, anche quelli più bizzarri. La serie, Living Biblically, è ispirata a una storia vera: il giornalista si chiama A.J. Jacobs e il libro che racconta il suo esperimento sociale si intitola "Un anno vissuto biblicamente". A.J. è agnostico: di origine ebraica, è cresciuto in una famiglia molto laica. Per scrivere questo libro decide di seguire alla lettera tutti i precetti della Bibbia, o almeno ci prova. Ne viene fuori un diario divertente, nel quale il protagonista, attraverso il rispetto di norme, a volte assurde e in contraddizione perché frutto di culture e tempi diversi, ci racconta un mondo variegato, tra ebraismo e cristianesimo, con uno stile davvero accattivante. Una storia spassosa, un insegnamento di vita, alla scoperta di un mondo sconosciuto ai più, che aiuta anche il più ateo a riflettere su cos'è la fede. Consigliato!
Giudizio personale: imperdibile
Se fosse cibo:
Challah: pane tipico tradizionale della cucina kosher preparato per lo shabbat.
Racchiuso in una frase:
«[...] ho cominciato a guardare alla vita in modo diverso. Quando ci si trova a ringraziare Dio per ogni piccola gioia - ogni pasto, ogni risveglio mattutino, ogni sorso d'acqua - non si può fare a meno di mostrare più riconoscenza anche per la vita in sé, per il mirabile fatto di esistere» (p. 223).
Edizione utilizzata:
A.J. JACOBS, Un anno vissuto biblicamente, Rizzoli, Milano 2008
Dove trovare il libro:
Il libro è attualmente fuori catalogo ma periodicamente si trovano copie su amazon.it, ebay.it, abebooks.it e comprovendolibri.it
Articolo pubblicato su ilmegafono.eu
Librandoci, perché leggere fa volare i nostri pensieri... Liberandoci perché leggere libera la mente.
domenica 24 maggio 2020
Un anno vissuto biblicamente di A. J. Jacobs
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Un anno vissuto biblicamente
sabato 16 maggio 2020
Buskashì di Gino Strada
11 settembre 2001: l'attacco alle Torri Gemelle è nella mente e nella memoria di tutti. Subito dopo, gli Stati Uniti cominciano a preparare una guerra contro i talebani afghani, accusati di aver compiuto l'attentato. Due giorni prima degli attacchi in America, il 9 settembre 2001, l'uccisione del leader afghano Ahmad Shah Massud aveva scatenato una crisi che la guerra avrebbe reso ancora più drammatica. Gino Strada, fondatore di Emergency, un'organizzazione non governativa che si occupa di portare aiuto sanitario nei luoghi colpiti dalle guerre nel mondo, nel suo "Buskashì" racconta il viaggio compiuto per entrare in Afghanistan. Il titolo del libro è il nome di un gioco tipico afghano, in cui due squadre si contendono la carcassa di una capra. Un testo intenso, che mostra la passione di uno dei personaggi più importanti nel panorama della cooperazione italiana. Un racconto che spiega dal di dentro come i grandi della terra possano giocare sulla pelle di un popolo. Per stomaci forti.
Giudizio personale: consigliato
Se fosse cibo:
Kabuli Pulao: piatto di riso al vapore con carote caramellate, uvetta e carne di agnello, aromatizzati da un mix di spezie e mandorle.
Racchiuso in una frase:
È lui, Platone, ad attribuire al sofista Trasimaco la seguente frase: "Il giusto altro non è che l'utile del più forte". È stata scritta venticinque secoli fa. Se capisco bene, Trasimaco vuol dire che tutto quello che viene presentato come assoluto, il "giusto" - ma potrebbe essere anche la "verità", o la "libertà", o la "democrazia" - non è poi quella cosa certa, perfetta, immutabile, indiscutibile. [...] Che cosa c'entra con la guerra? Molto. Perché è proprio il negare l'evidenza di Trasimaco - nascondendo a tutti i costi dietro sommi principi e parole roboanti il fatto che stiamo solo facendo il nostro interesse - che ci fa poi sentire portatori della verità, depositari dell'assoluto, paladini del bene, giudici supremi, baluardi della civiltà, gendarmi del mondo. (p. 66)
Edizione utilizzata:
Gino STRADA, Buskashì, Feltrinelli, Milano 2006
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile nelle maggiori librerie online italiane (ibs.it, mondadoristore.it, hoepli.it) sia in ebook sia in cartaceo e nelle bancarelle online dell'usato come comprovendolibri.it e abebooks.it.
Se fosse cibo:
Kabuli Pulao: piatto di riso al vapore con carote caramellate, uvetta e carne di agnello, aromatizzati da un mix di spezie e mandorle.
Racchiuso in una frase:
È lui, Platone, ad attribuire al sofista Trasimaco la seguente frase: "Il giusto altro non è che l'utile del più forte". È stata scritta venticinque secoli fa. Se capisco bene, Trasimaco vuol dire che tutto quello che viene presentato come assoluto, il "giusto" - ma potrebbe essere anche la "verità", o la "libertà", o la "democrazia" - non è poi quella cosa certa, perfetta, immutabile, indiscutibile. [...] Che cosa c'entra con la guerra? Molto. Perché è proprio il negare l'evidenza di Trasimaco - nascondendo a tutti i costi dietro sommi principi e parole roboanti il fatto che stiamo solo facendo il nostro interesse - che ci fa poi sentire portatori della verità, depositari dell'assoluto, paladini del bene, giudici supremi, baluardi della civiltà, gendarmi del mondo. (p. 66)
Edizione utilizzata:
Gino STRADA, Buskashì, Feltrinelli, Milano 2006
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E’ facilmente reperibile nelle maggiori librerie online italiane (ibs.it, mondadoristore.it, hoepli.it) sia in ebook sia in cartaceo e nelle bancarelle online dell'usato come comprovendolibri.it e abebooks.it.
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domenica 10 maggio 2020
La lista di Bergoglio di Nello Scavo
Appena salito al soglio pontificio, Jorge Mario Bergoglio è stato oggetto di feroci critiche riguardo al suo presunto coinvolgimento negli affari della dittatura argentina degli anni 1976-1981. I detrattori più tiepidi gli hanno imputato di non avere fatto nulla, quelli più feroci l'hanno addirittura accusato di complicità con Videla, portando come prove una presunta foto di Bergoglio che dà la comunione allo stesso dittatore. Nello Scavo, giornalista d'inchiesta che per il suo lavoro è costretto a vivere sotto scorta, subito dopo l'elezione di Francesco ha voluto vederci chiaro sulla vicenda e ha deciso di parlare con i testimoni oculari. Ne esce un'inchiesta davvero sorprendente, in cui testimoni di varia estrazione raccontano di un Bergoglio, allora superiore provinciale dei Gesuiti in Argentina, che ha organizzato una fitta rete per salvare la vita ai dissidenti del regime per farli fuggire all'estero. Una storia mai raccontata prima emerge alle testimonianze raccolte in questo libro.
Giudizio personale: imperdibile
Se fosse cibo:
Matambre: ricetta tipica argentina, consiste in un rotolo di carne farcito.
Racchiuso in una frase:
Di queste sue visite ai baraccati, padre Jorge non parlava quasi con nessuno. "Vivevamo un grande momento di trasformazione. Eravamo parte di una comunità che finalmente si rinnovava. C'era un fermento che non potremmo mai dimenticare.", ricordano i coniugi [Sergio e Ana Gobulin], che nel luglio 2013 si sono recati da pellegrini ad Aparecida, in Brasile, durante la Giornata mondiale della gioventù, per riabbracciare l'amico divenuto papa Francisco. Sergio ripete ciò che vuole non si dimentichi: "Ho avuto la fortuna di uscirne vivo. Ma è stato merito della testardaggine di persone importanti, che mi hanno cercato nelle varie caserme dell'orrore. È in questo contesto che emerge la figura di Bergoglio" (p. 95)
Edizione utilizzata:
Nello SCAVO, La lista di Bergoglio, EMI, Verona 2013
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile nelle maggiori librerie online italiane (ibs.it, mondadoristore.it, hoepli.it) e, sia in ebook sia in cartaceo, sul sito della casa editrice https://www.emi.it/
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Giudizio personale: imperdibile
Se fosse cibo:
Matambre: ricetta tipica argentina, consiste in un rotolo di carne farcito.
Racchiuso in una frase:
Di queste sue visite ai baraccati, padre Jorge non parlava quasi con nessuno. "Vivevamo un grande momento di trasformazione. Eravamo parte di una comunità che finalmente si rinnovava. C'era un fermento che non potremmo mai dimenticare.", ricordano i coniugi [Sergio e Ana Gobulin], che nel luglio 2013 si sono recati da pellegrini ad Aparecida, in Brasile, durante la Giornata mondiale della gioventù, per riabbracciare l'amico divenuto papa Francisco. Sergio ripete ciò che vuole non si dimentichi: "Ho avuto la fortuna di uscirne vivo. Ma è stato merito della testardaggine di persone importanti, che mi hanno cercato nelle varie caserme dell'orrore. È in questo contesto che emerge la figura di Bergoglio" (p. 95)
Edizione utilizzata:
Nello SCAVO, La lista di Bergoglio, EMI, Verona 2013
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E’ facilmente reperibile nelle maggiori librerie online italiane (ibs.it, mondadoristore.it, hoepli.it) e, sia in ebook sia in cartaceo, sul sito della casa editrice https://www.emi.it/
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domenica 3 maggio 2020
Portare la vita in salvo di Vito Calabrese
Vito saluta sua moglie Paola, che esce per andare al lavoro: non sa che quel giorno Paola, psichiatra nel quartiere Libertà a Bari, sarà uccisa da un suo paziente. Per superare il lutto, Vito si immerge nella lettura e grazie ad essa riesce a ricostruire il suo rapporto con l’umanità e con se stesso. Portare la vita in salvo non racconta tanto la storia di Paola quanto della sua mancanza, di una quotidianità tragicamente spezzata all’improvviso. In questa esperienza, Vito sperimenta la resilienza, cioè la capacità di affrontare e riemergere da un periodo traumatico. I libri, suoi compagni di viaggio i libri, con le loro parole, fanno comprendere a Vito che non è solo. Un’opera intensa, toccante, che entra nel cuore con delicatezza ma lo esplora con una forza prorompente.
Giudizio personale: consigliato
Se fosse cibo:
Focaccia al rosmarino: semplice, nutriente, resiliente.
Racchiuso in una frase:
Come quando ho perso il portafoglio e all'inizio pensavo di aver smarrito solo i soldi, il bancomat, il badge, e poi col passare del tempo mi sono accorto che c’erano un mucchio di cose lì dentro ed è durato mesi lo stillicidio di quello che non riuscirò a riavere indietro. Così è con lei. Non finisco mai di scoprire quello che ho perso. Il suo sguardo soprattutto. C’era in ogni cosa che pensavo e svolgevo. Era rassicurante, mi aiutava, credeva in me, e io mi appoggiavo. Solo dopo mi sono accorto che a lei era dedicata la mia vita. Senza la sua testimonianza ho perso il senso delle cose che prima erano condivise. (p. 94)
Edizione utilizzata:
Vito CALABRESE, Portare la vita in salvo, La meridiana, Molfetta 2016
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile nelle maggiori librerie online italiane (ibs.it, unilibro.it, hoepli.it) e, sia in ebook che in cartaceo, sul sito della casa editrice https://www.lameridiana.it/
Giudizio personale: consigliato
Se fosse cibo:
Focaccia al rosmarino: semplice, nutriente, resiliente.
Racchiuso in una frase:
Come quando ho perso il portafoglio e all'inizio pensavo di aver smarrito solo i soldi, il bancomat, il badge, e poi col passare del tempo mi sono accorto che c’erano un mucchio di cose lì dentro ed è durato mesi lo stillicidio di quello che non riuscirò a riavere indietro. Così è con lei. Non finisco mai di scoprire quello che ho perso. Il suo sguardo soprattutto. C’era in ogni cosa che pensavo e svolgevo. Era rassicurante, mi aiutava, credeva in me, e io mi appoggiavo. Solo dopo mi sono accorto che a lei era dedicata la mia vita. Senza la sua testimonianza ho perso il senso delle cose che prima erano condivise. (p. 94)
Edizione utilizzata:
Vito CALABRESE, Portare la vita in salvo, La meridiana, Molfetta 2016
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile nelle maggiori librerie online italiane (ibs.it, unilibro.it, hoepli.it) e, sia in ebook che in cartaceo, sul sito della casa editrice https://www.lameridiana.it/
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