Una delle più grandi domande dell'umanità è: perché i bambini soffrono? Una volta chiesero a Papa Francesco cosa avrebbe chiesto nel caso avesse avuto la possibilità di fare un miracolo e lui rispose di non permettere più la sofferenza dei bambini. In Oscar e la dama in rosa di Éric-Emmanuel Schmitt questo tema è forte e potente ma è anche affrontato con una delicatezza disarmante. Oscar è un bambino di dieci anni che vive in ospedale a causa di una malattia incurabile. I medici non vogliono parlargli della sua imminente morte ma lui ha capito quello che gli succederà. Solo una dama di carità, nonna Rosa, riesce a far breccia nella sua solitudine donandogli un diario e chiedendogli di scrivere ogni giorno come se dovesse descrivere 10 anni della sua vita e immaginare il suo futuro. Oscar scriverà direttamente a Dio: ne esce un testo davvero profondo, che aiuta il lettore a riflettere sulla vita e sulle tante ipocrisie quotidiane, che scava nell'anima e smuove i sentimenti. Indispensabile!
Racchiuso in una frase:
È stato un colpo quando ho visto la tua statua, insomma, quando ho visto in che stato eri, quasi nudo, magro magro sulla tua croce, con delle ferite dappertutto, il cranio sanguinante sotto le spine e la testa che non stava nemmeno più sul collo. Mi ha dato da pensare. Mi sono sentito rivoltare. Se fossi Dio, io, come te, non mi sarei lasciato ridurre in quel modo. (p. 54)
Edizione utilizzata:
Éric-Emmanuel SCHMITT, Oscar e la dama in rosa, Rizzoli, Milano 2004.
Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)