Viviamo in una società superficiale, nella quale anche chi non vorrebbe esserlo alla fine lo diventa. Se, quindi, un lettore legge sulla copertina di un libro il nome di Ema Stokholma potrebbe arricciare il naso e pensare ad una operazione commerciale e scartarlo. Mai errore potrebbe essere più grande! Per il mio bene è un diario intimo, profondo, che racconta di una ragazza, Morwenn (nome all'anagrafe di Ema), e del suo rapporto conflittuale con la madre. Violenze fisiche e verbali sono all'ordine del giorno e Morwenn non riesce a fidarsi di nessuno, nemmeno di suo fratello Gwendal che subisce, a sua volta, le medesime sevizie. Sembra una storia destinata ad avere una tragica fine. Eppure Ema, nel suo peregrinare convulso, ha la grazia di incontrare persone che hanno alimentato la sua resilienza, rendendola la donna consapevole e di successo che è oggi. Un libro che si legge tutto d'un fiato, che fa scendere molte lacrime, sincero, che lascia il lettore diverso, più consapevole. Intenso!
Racchiuso in una frase:
Tra i suoi dischi mi è sempre piaciuto molto Listen Without Prejudice e lo metto senza pensarci troppo. Ma ora che lo ascolto mi sembra che George Michael abbia composto l'album per questo preciso momento, mi dimentico dei motivi per cui ha scritto quelle canzoni, la libertà di essere chi siamo e di amare chi vogliamo, e quando parte Freedom invece sento che anche mia madre la ascoltava e magari aveva delle sue speranze e delle fragilità, che era un essere umano che non ce la faceva, provo una cosa che non avevo mai sentito prima nei suoi confronti: empatia. È un sentimento bello ma mi fa anche soffrire, perché è più facile odiare una persona che comprenderla. (p. 175)
Edizione utilizzata:
Ema STOKHOLMA, Per il mio bene, HarperCollins, Milano 2021.
Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e anche in formato elettronico nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)
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