Il tempo nel quale viviamo è un tempo veloce, nel quale tutto corre e dove il costante essere in contatto erode i tempi morti. Paradossalmente il nostro è anche il tempo della mancata memoria, di voler considerare il passato acquisito in un'ottica revanscista, cercando una rivincita nell'oggi di cose successe anche cento anni fa. La storia di Cronorifugio dello scrittore bulgaro Gospodinov ci racconta di Gaustìn, un personaggio onirico, alter-ego dell'autore, che fonda una clinica molto particolare. Per aiutare persone affette da problemi di memoria, il cronorifugio riproduce un anno particolare del passato. A Zurigo questa clinica ha successo e viene riprodotta in varie parti d'Europa fino a creare interi villaggi che scandiscono il loro tempo nel passato. Il tempo da cura diventa malattia quando le società e gli Stati decidono di attuare un referendum per ritornare nel passato. La scrittura di Gospodinov è tra le migliori di questo decennio e Cronorifugio è uno dei prossimi classici europei. Da leggere!
Racchiuso in una frase:
Quando le persone con le quali hai condiviso un passato se ne vanno, ne prendono con sé una metà. In realtà tutto, perché non esiste mezzo passato. È come se tu avessi tagliato verticalmente una pagina in due e leggessi le frasi solo fino alla metà, mentre l'altro legge la fine. Nessuno ci capirebbe niente. Quello che teneva in piedi l'altra metà, non c'è più. Quello che è stato così vicino nei giorni, le mattine, i pranzi, le cene e le notti, nei mesi e negli anni di questo passato... Non c'è chi possa con-fermarlo, non c'è con chi poter suonare insieme all'unisono. Quando mia moglie se n'è andata, mi sembra di aver perso metà del mio passato, in sostanza tutto. Il passato si suona solo a quattro mani, almeno a quattro mani. (pp. 218)
Georgi GOSPODINOV, Cronorifugio, Voland, Roma 2021.
Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche oltre che scaricato come ebook anche nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, mondadoristore.it)
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