La guerra è sempre qualcosa di terribile. La retorica dell'eroismo, della vittoria, della gloria è una retorica che rimane lì, nell'aria, avulsa dalla concretezza dell'esperienza di vita. Favucce e zillini dello scrittore e storico pontino Loris Fabrizi, ci porta in una realtà vera, concreta, nella quale la guerra viene raccontata nel contesto concreto e reale. La storia raccontata nel libro è bera ed è raccontata in prima persona da Marisa, una nonna di 80 anni che con estrema lucidità ricorda la sua vita in tempo di guerra nella città di Cisterna di Latina, territorio pontino al confine con quello romano, e del suo essere sfollata più e più volte, anche a Roma. La paura, la distruzione e la fame, la stessa che costringe a mangiare favucce e zillini, legumi e vermi. Un racconto intenso, vero, essenziale, che narra la realtà dal punto di vista dei veri protagonisti della guerra: le popolazioni civili! Da leggere come monito in questo tempo di riarmo.
Racchiuso in una frase:
Troppe n'ha passate, forse s'era consumata ancora prima di cominciare a camminare. La guerra, pure che a noi c'aveva fatto la grazia di lasciarci vivi, quello che aveva visto, se l'era portata via, come i soldati che facevano i rastrellamenti per una rappresaglia. Qualcuno aveva ammazzato qualcun altro e lei se l'erano portata via pure se non aveva fatto niente. Non era modo di morire quello. Per noi che ci siamo morti di freddo, di puzza nelle grotte, che siamo scampati ai bombardamenti, che ci siamo mangiati pure favucce e zillini. Non era modo di morire quello, per noi che eravamo sopravvissuti. Però in guerra ci muoiono tutti, anche chi non finisce ammazzato. (p. 112)
Edizione utilizzata:
Loris FABRIZI, Favucce e zillini. La guerra a Cisterna di Latina. Storia di una famiglia, Atlantide, Latina 2022.
Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e nelle librerie online (ibs.it, bookdealer.it, libreriauniversitaria.it)
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