Racchiuso in una frase:
Le creature avrebbero dovuto stabilire il loro sistema di vita traendo ispirazione sia dal cielo che dalla terra. In tal caso, ognuna occuperebbe il posto a lei destinato, seguirebbe il sentiero per lei tracciato e riconoscerebbe i propri limiti, senza ricorrere alla tirannia o all'aggressione. Ma quanto sono strane le creature! Sono superbe nei confronti di tutti gli elementi che Dio ha creato nel Suo illimitato universo. I prepotenti giganti hanno posto se stessi al rango più alto per le grandi capacità intellettive di cui sono dotati; gli animali - o bestie - al secondo, sostenendo che non hanno i doni della ragione e della parola; i vegetali al terzo; e gli oggetti inanimati al quarto. Sono stati giusti nel fare la loro classificazione? O sono stati ingiusti e tiranni? Se consideriamo queste creature dal punto di vista dell'adempimento della volontà divina per conseguire giustizia, pace e collaborazione, allora quest'ordine andrebbe capovolto. Dovremmo cominciare con gli oggetti inanimati, seguiti dai vegetali, poi dagli animali e infine dai giganti. (p. 86)
Edizione utilizzata:
Ishaq Musà AL-HUSAYNI, Memorie di una gallina, Istituto per l'Oriente C. A. Nallino, Roma 2021.
Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo sul sito del distributore aseq.it
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