Racchiuso in una frase:
se ne è parlato tanto, troppo e spesso a sproposito e il parlarne sulla base di supposizioni e approssimazioni, in particolare importate dal pensiero nordamericano, ha innescato una serie di modi di attribuzione che si sono rivelati quantomai approssimativi e fuorvianti. Nel contenitore graphic novel sono state appunto incluse opere che, anche se degne di nota perché mature e complesse o artisticamente valide, non fanno parte di questo genere narrativo. Certo, è giustificabile che nel mondo del fumetto ci sia stato il bisogno di parlarne, sia per la rilevanza del fenomeno, sia per una sorta di riscatto intellettuale verso tutte quelle critiche che avevano escluso a priori il fumetto come forma d'espressione artistica e linguaggio in grado di esprimersi in ogni direzione. (p.13)
Edizione utilizzata:
Nicola ANDREANI, Graphic novel. Il fumetto spiegato a mio padre, NPE, Eboli (SA) 2017.
Dove trovare il libro:
Può essere ordinato in formato cartaceo nelle maggiori librerie fisiche e nelle librerie online (unilibro.it, libreriauniversitaria.it, mondadoristore.it)
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