Leggere un libro di Philip K. Dick significa ogni volta catapultarsi in un mondo fatto di cose incredibili, colpi di scena, episodi tanto assurdi quanto vicini e profondamente immersi nell'animo umano. Mary e il gigante non è nulla di tutto ciò. La storia di Mary è ambientata in una cittadina californiana negli anni '50, vicina a una grande e attivissima città come San Francisco. Una cittadina dove tutto è sempre uguale e si ripete nella stessa maniera. Mary e il gigante è la storia della quotidianità dell'America dell'epoca e di quella della vita di una giovane donna: violenza in casa, razzismi vari, limitata capacità di viaggiare e di conoscere il mondo. Mary è incostante, in ricerca, commette errori su errori alla scoperta di se stessa. Scappa appena la situazione si fa difficile, eppure ritrova sempre una nuova relazione pericolosa. È un libro sulla normalità, come non ci si aspetta da Dick, che nella quotidianità trova il suo compimento. Il finale mi ha colpito molto: è nella scelta della vita che si trova la realizzazione. Un Dick insolito, ma che non delude.
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Una bella colazione all'americana con bacon, uova e vagonate di caffé.
Racchiuso in una frase:
Che ragazza strana. Erano tutte così adesso? Una generazione di giovani insolitamente maturi, in qualche modo più adulti di quanto lui trovasse ragionevole. Schietti, senza pietà, non riuscivano a rispettare niente e nessuno... in cerca di un qualcosa di abbastanza reale in cui credere: in cerca di qualcosa degno del loro rispetto. E, si rese conto, non li si poteva ingannare. Riuscivano a vedere attraverso la finzione. (p. 128)
Edizione utilizzata
Philip K. DICK, Mary e il gigante, Fanucci, Roma 2012
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, amazon.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
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