I mondiali del 2019 hanno portato alla ribalta del grande pubblico
italiano il calcio femminile. Il movimento, in realtà, già da un paio di
anni aveva cominciato ad avere una certa visibilità grazie al fatto che
molte squadre di Serie A maschili hanno iniziato ad avere una loro
formazione femminile. Perché in Italia c'è tanta avversione per il
calcio femminile? Basket, volley, tennis sono sport seguiti sia per la
componente maschile sia per quella femminile. Ma il pallone? Nel 2015,
l'attuale coach della Nazionale, Milena Bertolini, ha curato un
volumetto che cerca di sviscerare questo mistero. Il testo è diviso in
due parti: nella prima, si ripercorre la storia del calcio delle donna
in Italia dai primi del Novecento a oggi con uno stile aneddotico e
accattivante, non nozionistico; nella seconda parte, troviamo un'analisi
delle dinamiche legate al maschilismo e di come esso sia entrato nel
linguaggio e nel pensiero comune. Un libro molto interessante, per gli
appassionati, arricchito da un'intervista a Carlo Ancelotti.
Giudizio personale: accettabile
Se fosse cibo:
Un ghiacciolo fatto in casa, gustato guardando una partita di... calcio femminile!
Racchiuso in una frase:
Il
pensiero, che un "certo tipo di maschio medio italiano" non è più
riuscito a scrollarsi di dosso, è che una donna in calzoncini corti, che
faccia irruzione in un campo di calcio, che egli considera di riservato
dominio del c.d. "sesso forte", avendo violato il sacro recinto ed
infranto il "tabù dei tabù", meriti di essere trattata per ciò che si è
andata cercando e quindi di essere apprezzata per l'unica declinazione
per la quale egli intende la funzione delle gambe femminili (p. 39)
Edizione utilizzata:
Milena BERTOLINI (a cura di), Giocare con le tette, Aliberti, Correggio 2015.
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile in tutte le librerie e sui siti dei maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, mondadoristore.it, ibs.it).
Articolo pubblicato su ilmegafono.eu
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