Il carcere è una realtà davvero difficile, dove la mancanza di libertà e il forte nonnismo presente si aggiungono a quella che spesso è una pena sproporzionata e ingiusta. Il suicidio è un pensiero che purtroppo si fa di frequente in carcere. Per combatterlo le carceri offrono un servizio di sostegno psicologico ai detenuti. È il caso di Miranda, che si trova di fronte allo psicologo Frank ma qualcosa non va per il verso giusto... Parte da qui la trama del romanzo “La prigioniera”, della scrittrice americana Debra Jo Immergut. Frank conosce Miranda perché era il suo grande amore del liceo e una fiamma si riaccende. Come farà lo psicologo ad aiutare la detenuta? L’idea del romanzo è buona, anche se vi sono infiniti riferimenti alla serie Netflix “Orange is the new black”. L’intreccio è in parte scontato e il finale quasi surreale. Peccato, prometteva bene.
Giudizio: accettabile
Se fosse cibo:
un bicchierino di Rakja, tipico liquore balcanico... arrivate a fine libro e capirete perché!
Racchiuso in una frase:
Avete mai sperimentato l'amore impossibile? Avete mai combattuto con i lupi e con i demoni? Avete rasentato i margini, flirtato con scelte sbagliate, mirato alla bontà, aspirato alla grandezza? (p. 295)
Edizione Utilizzata:
Debra Jo IMMERGUT, La prigioniera, Corbaccio, Milano 2018
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, lafeltrinelli.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
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