La domanda da cui prende le mosse questo saggio è: perché i poveri sono poveri? Yunus ci offre la sua versione: perché non hanno avuto opportunità. Così, partendo dal piccolo e ampliando poco a poco il discorso su scala mondiale, Yunus ci conduce per mano alla scoperta dei poveri tra i più poveri. Sono quelli che, non potendo offrire garanzie, di solito non hanno accesso al credito, ma quando si offre loro un’opportunità, producono risultati che ribaltano tutti i dati delle banche commerciali, con tassi di rimborso vicini al 100%. Yunus ci dice che la garanzia più forte che un povero può dare è che quella è l’unica sua possibilità di sopravvivere e di uscire dalla miseria. La storia di Yunus è esemplare di un capitalismo che può essere da stimolo per il miglioramento della società.
Giudizio personale: consigliato
Se fosse cibo:
Dahl di lenticchie: zuppa indiana con curcuma e zenzero
Racchiuso in una frase:
Quando uscii […] vidi una ragazza, sottile come un giunco, che puliva la strada dai rifiuti. Piedi nudi e anello alla narice, era simile in tutto e per tutto alle migliaia di donne che in città facevano i lavori più umili. Lavorando dall’alba al tramonto per tutti i giorni della settimana non avrebbe mai guadagnato più del minimo che le era necessario per sopravvivere. Eppure, per il fatto di avere un lavoro, poteva ritenersi “privilegiata”. Le donne come lei, e quelle, più sfortunate, che non potevano neanche aspirare ad un lavoro, sarebbero state le principali interlocutrici del mio progetto. (p. 123)
Edizione Utilizzata:
Muhammad YUNUS, Il banchiere dei poveri, Feltrinelli, Milano 2009
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile in tutte le librerie, nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.it, lafeltrinelli.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
Articolo pubblicato su ilmegafono.eu
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