Nel 2017 circa 3 milioni e mezzo di turisti hanno visitato Israele e Palestina, fermandosi nei parchi nazionali, nelle aree archeologiche, assaggiandone le prelibatezze culinarie, cullati dai raggi del sole mediorientale. La metà di questo flusso è legato ai Luoghi Santi della fede cristiana: ripercorrendo le orme di Gesù, il viaggiatore/pellegrino è chiamato a un cammino nella propria coscienza. “Antichi pellegrini in Terra Santa” è un pamphlet agile, che ci conduce attraverso una tradizione antica, con testimonianze ancora oggi forti e attuali. Conoscere la pellegrina Egeria, camminare con fra Giovanni di Fedanzola, accompagnati dal notaio Nicola De Martoni: qui è il succo di questo libricino, scritto da alcuni tra i più importanti professori di Archeologia e Bibbia del mondo francescano: Eugenio Alliata, Giovanni Claudio Bottini, Pietro Kaswalder, Giovanni Loche, Frédéric Manns, Michele Piccirillo. Un libro da non perdere per chi vuole vivere la terra di Gesù.
Giudizio: consigliato
Se fosse cibo:
Ka'ak b'adjwah, dolcetti ai datteri tipici dei greco-cattolici nel periodo pasquale
Racchiuso in una frase:
Il pellegrino, ricordiamolo, è colui che cerca l'incontro con Dio o con un Dio, forse "abbandonato" da tempo; in alcuni casi è mosso dal desiderio di espiare un peccato generalmente molto grave (da qui la formula di peregrinatio penitentialis come forma di penitenza); è colui che desidera recarsi ad un luogo particolare (i santuari) dove la presenza di Dio è più forte o dove le reliquie di un santo possono compiere i miracoli[...] Chi partiva, solitamente, faceva testamento e lasciava disposizioni sui suoi beni, tutelati dalla protezione della Chiesa. (p. 20)
Edizione Utilizzata:
AAVV, Antichi pellegrini in Terra Santa, ETS, Milano 2017
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, ibs.it) e sul sito della casa editrice www.edizioniterrasanta.it
Librandoci, perché leggere fa volare i nostri pensieri... Liberandoci perché leggere libera la mente.
venerdì 26 gennaio 2018
mercoledì 24 gennaio 2018
7 km da Gerusalemme di Pino Farinotti
Il cammino, un viaggio a sorpresa, un incontro che cambia la vita: i temi di “7 Km da Gerusalemme”, romanzo scritto da Pino Farinotti - critico cinematografico famoso per il Dizionario del cinema che pubblica annualmente - sono quelli classici di un racconto di formazione. Eppure qui sono declinati in una forma nuova, quasi ribaltati. Un pubblicitario milanese di successo viene abbandonato da moglie e figlia e, rimasto solo, si trasforma in una sorta di barbone. Il fato lo porterà a Gerusalemme, a camminare sulle orme di Gesù, e lì farà un incontro che gli cambierà la vita. Farinotti nel suo racconto entra nei sentimenti umani, sviscerandoli e dando al divino il compito di risanare la memoria e di operare un cambiamento radicale. Non è un banale racconto di conversione, è molto di più e Farinotti usa dei personaggi poco convenzionali. Se devo trovare un piccolo difetto, il finale è forse un po’ allungato e forzato nella ricerca dell’happy ending. Ma è un difetto veniale e non intacca la bellezza di questo libro.
Giudizio: consigliato
Se fosse cibo:
un pezzo di bagel di Gerusalemme, pane dolciastro speziato che si può trovare solo nella Città Santa.
Racchiuso in una frase:
C'era chi aveva due personalità, una da bancario e una da assassino, chi parlava tutte le sere al telefono con la moglie morta da anni, chi conosceva alla perfezione i segreti di un antico palazzo che non aveva mai visto. Anch'io avrei potuto essere curato e guarire. Avevo dato retta a un tale sceso da un dipinto del Quattrocento, avevo delirato, visto che non c'erano, ero stato vittima di forti suggestioni, di spettri ancestrali. Niente che non rientrasse nelle normali patologie proprie delle civiltà avanzate. Certo, mi ripetevo. Il dente continua a battere... (p.201)
Edizione utilizzata:
Pino FARINOTTI, 7 km da Gerusalemme, San Paolo, Cinisello Balsamo 2013
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
Giudizio: consigliato
Se fosse cibo:
un pezzo di bagel di Gerusalemme, pane dolciastro speziato che si può trovare solo nella Città Santa.
Racchiuso in una frase:
C'era chi aveva due personalità, una da bancario e una da assassino, chi parlava tutte le sere al telefono con la moglie morta da anni, chi conosceva alla perfezione i segreti di un antico palazzo che non aveva mai visto. Anch'io avrei potuto essere curato e guarire. Avevo dato retta a un tale sceso da un dipinto del Quattrocento, avevo delirato, visto che non c'erano, ero stato vittima di forti suggestioni, di spettri ancestrali. Niente che non rientrasse nelle normali patologie proprie delle civiltà avanzate. Certo, mi ripetevo. Il dente continua a battere... (p.201)
Edizione utilizzata:
Pino FARINOTTI, 7 km da Gerusalemme, San Paolo, Cinisello Balsamo 2013
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
lunedì 22 gennaio 2018
L'ebreo di New York di Ben Katchor
New York, seconda metà dell’800. La comunità ebraica prospera ed è una delle anime più vive della città, che si sta trasformando sempre più in una metropoli multiforme. In questa comunità trovano espressione personaggi fuori dal comune: c’è chi cerca tribù perdute di Israele tra gli indios, chi vuole trasformare un lago in una fonte di acqua frizzante versandovi dell’anidride carbonica, chi mette in scena un’opera tetrale al limite dell’assurdo e chi fa cabala contando i rutti della gente. Ben Katchor, disegnatore newyorchese, ci trasporta con “L’ebreo di New York” in una città e in una comunità che non ci sono più. Un racconto a tratti distopico, adatto un pubblico che già conosce un minimo le dinamiche interne all’ebraismo. Curioso e nostalgico.
Giudizio: accettabile
Se fosse cibo:
Levivot, delle crepes al formaggio tipiche della festa di Shavu'ot.
Racchiuso in una frase:
"Sholem-aleykhem, gut morgn! Alabado sea qui numbre por que siempre bien nos Dio. Come va? Sono Vervel Kunzo, arrivo qui da Berlino, sotto gli auspici non ufficiali della verein fur kultur und wissenchaft del juden (La società per la cultura e la scienza ebraiche) per redigere un rapporto sulle manifestazioni culturali tipiche degli ebrei di New York. [...]" "Tutti gli ebrei illuminati di Berlino indossano tute di caucciù oggigiorno?" "Ah, ah, ah! No, faccio delle passeggiatine acquatiche come esercizio fisico, ma uno non dovrebbe giudicare nulla dalle apparenze. L'ebreo non è un esemplare da museo da ammirare la domenica pomeriggio." (p.93)
Edizione utilizzata:
Ben KATCHOR, L'ebreo di New York, Mondadori, Milano 2004.
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
Giudizio: accettabile
Se fosse cibo:
Levivot, delle crepes al formaggio tipiche della festa di Shavu'ot.
Racchiuso in una frase:
"Sholem-aleykhem, gut morgn! Alabado sea qui numbre por que siempre bien nos Dio. Come va? Sono Vervel Kunzo, arrivo qui da Berlino, sotto gli auspici non ufficiali della verein fur kultur und wissenchaft del juden (La società per la cultura e la scienza ebraiche) per redigere un rapporto sulle manifestazioni culturali tipiche degli ebrei di New York. [...]" "Tutti gli ebrei illuminati di Berlino indossano tute di caucciù oggigiorno?" "Ah, ah, ah! No, faccio delle passeggiatine acquatiche come esercizio fisico, ma uno non dovrebbe giudicare nulla dalle apparenze. L'ebreo non è un esemplare da museo da ammirare la domenica pomeriggio." (p.93)
Edizione utilizzata:
Ben KATCHOR, L'ebreo di New York, Mondadori, Milano 2004.
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
lunedì 8 gennaio 2018
Il processo di Verre di Cicerone
Qualche giorno fa sono state convocate le elezioni per inizio marzo. Per le strade, nei bar, i discorsi più comuni sono sulla disonestà della classe politica e sulla corruzione. Si ha l’idea che una volta non era così, ai tempi dei romani sì che funzionava tutto! Ne “Il processo di Verre” Cicerone ci mostra che invece anche ai suoi tempi la corruzione era una pratica comune. Verre, diventato governatore della Sicilia, approfitta della propria posizione per depredare quanto possibile tutta l’isola. Le città siciliane, però, non si arrendono e chiedono a Cicerone di fare loro da accusa, ruolo inedito per l’oratore romano, abituato a difendere gli imputati. Ne nascono due dialoghi in cui Cicerone, più che dimostrare la colpevolezza di Verre, prova a scardinare il sistema di corruzione romano, toccando le corde del sentimento dei cittadini. Cicerone è un uomo profondamente legato alle istituzioni e la sua oratoria è un atto d’amore verso il proprio Paese. Una lettura ancora attuale: è proprio vero che dobbiamo imparare molto dagli antichi!
Giudizio: consigliato
Se fosse cibo:
una zuppa di legumi, piatto che Cicerone avrà consumato varie volte nella sua vita.
Racchiuso in una frase:
Questo è il processo in cui voi giudicherete l'imputato, il popolo romano giudicherà voi. Con quest'uomo si stabilirà se è possibile, con una giuria formata da senatori, condannare un individuo gravemente colpevole e molto danaroso. Inoltre l'imputato è una persona in cui non si trova nient'altro all'infuori di colpe gravissime e moltissimo denaro; cosicché, qualora sia assolto, non può restare nessun altro sospetto se non quello che è il più vergognoso di tutti; né relazioni di amicizia o di parentela né buona condotta in altre occasioni né infine qualche colpa lieve serviranno ad attenuare il giudizio sulle sue colpe così numerose e tanto gravi. (p. 111)
Edizione utilizzata:
CICERONE, Il processo di Verre, Rizzoli (Edizione speciale per Corriere della Sera), Milano 2012.
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
(articolo pubblicato su ilmegafono.eu)
Giudizio: consigliato
Se fosse cibo:
una zuppa di legumi, piatto che Cicerone avrà consumato varie volte nella sua vita.
Racchiuso in una frase:
Questo è il processo in cui voi giudicherete l'imputato, il popolo romano giudicherà voi. Con quest'uomo si stabilirà se è possibile, con una giuria formata da senatori, condannare un individuo gravemente colpevole e molto danaroso. Inoltre l'imputato è una persona in cui non si trova nient'altro all'infuori di colpe gravissime e moltissimo denaro; cosicché, qualora sia assolto, non può restare nessun altro sospetto se non quello che è il più vergognoso di tutti; né relazioni di amicizia o di parentela né buona condotta in altre occasioni né infine qualche colpa lieve serviranno ad attenuare il giudizio sulle sue colpe così numerose e tanto gravi. (p. 111)
Edizione utilizzata:
CICERONE, Il processo di Verre, Rizzoli (Edizione speciale per Corriere della Sera), Milano 2012.
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
(articolo pubblicato su ilmegafono.eu)
giovedì 4 gennaio 2018
Israele La spiritualità del giudaismo di Marcel-Jacques Dubois
Può un cristiano comprendere i misteri della religiosità ebraica? E come può concepire alcuni gesti apparentemente bizzarri come le strane danze degli ebrei ultraortodossi? Questo breve testo di Marcel-Jacques Dubois dal titolo “Israele. La spiritualità del giudaismo” ci immerge in questo mondo con forza, svelando la spiritualità di un popolo che da sempre si considera composto da eletti che seguono la Parola di Dio per loro e per il mondo.
Marcel Jacques Dubois è stato un religioso domenicano che ha segnato profondamente la religiosità della comunità cristiana di lingua ebraica in Israele e, al tempo stesso, è stato studioso e teologo apprezzato da molte figure ebraiche. L’introduzione scritta da padre David Neuhaus, ex responsabile dei cristiani ebreofoni, permette di collocare la figura di padre Dobois all’interno della storia di Israele, mentre la postfazione del vaticanista Piergiorgio Acquaviva è un prezioso vademecum di tutte le figure più importanti dello scenario cristiano ebreofono. Un libro breve ma intenso, consigliato per chi vuole approfondire la spiritualità ebraica.
Giudizio: consigliato
Se fosse cibo:
pane azzimo: semplice companatico che ricorda però la più grande storia del popolo ebraico.
Racchiuso in una frase:
L'osservanza dei precetti della Legge è, per l'ebreo credente, il modo di rinnovare personalmente l'Alleanza e di compiere la missione di Israele. In quanto espressione delle esigenze dell'Alleanza, la Torà si estende a tutti gli aspetti della vita di Israele; le sue prescrizioni devono quindi abbracciare tutte le attività dell'individuo, della famiglia, della comunità, del popolo intero, in modo da fare di ogni gesto, di ogni azione, una mitzvah, cioè un atto di adempimento della volontà di Dio. (p. 45)
Edizione Utilizzata:
Marcel-Jacques DUBOIS, Israele - La spiritualità del giudaismo, ETS, Milano 2017
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e sul sito della casa editrice www.edizioniterrasanta.it
Marcel Jacques Dubois è stato un religioso domenicano che ha segnato profondamente la religiosità della comunità cristiana di lingua ebraica in Israele e, al tempo stesso, è stato studioso e teologo apprezzato da molte figure ebraiche. L’introduzione scritta da padre David Neuhaus, ex responsabile dei cristiani ebreofoni, permette di collocare la figura di padre Dobois all’interno della storia di Israele, mentre la postfazione del vaticanista Piergiorgio Acquaviva è un prezioso vademecum di tutte le figure più importanti dello scenario cristiano ebreofono. Un libro breve ma intenso, consigliato per chi vuole approfondire la spiritualità ebraica.
Giudizio: consigliato
Se fosse cibo:
pane azzimo: semplice companatico che ricorda però la più grande storia del popolo ebraico.
Racchiuso in una frase:
L'osservanza dei precetti della Legge è, per l'ebreo credente, il modo di rinnovare personalmente l'Alleanza e di compiere la missione di Israele. In quanto espressione delle esigenze dell'Alleanza, la Torà si estende a tutti gli aspetti della vita di Israele; le sue prescrizioni devono quindi abbracciare tutte le attività dell'individuo, della famiglia, della comunità, del popolo intero, in modo da fare di ogni gesto, di ogni azione, una mitzvah, cioè un atto di adempimento della volontà di Dio. (p. 45)
Edizione Utilizzata:
Marcel-Jacques DUBOIS, Israele - La spiritualità del giudaismo, ETS, Milano 2017
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e sul sito della casa editrice www.edizioniterrasanta.it
Articolo pubblicato su ilmegafono.eu
mercoledì 3 gennaio 2018
Storia della filosofia moderna di Luciano De Crescenzo
La filosofia... odiata a scuola, amata da coloro a cui piace parlare, è un argomento serio e impegnativo che richiede riflessioni lunghe e complesse, sulla scia dei temi e dei pensatori trattati. A maggior ragione, questo vale per la filosofia moderna, inserita in un periodo storico che ribalta lo status quo e dà il via al pensiero fondante della nostra epoca. Questo libro non è nulla di tutto ciò: Luciano De Crescenzo, con lo stile che lo contraddistingue, ci racconta la “sua” storia della filosofia moderna, infarcita di aneddoti bizzarri su filosofi come Cusano, da Vinci, Machiavelli, solo per citarne qualcuno, e utilizzando una dialettica che l’ha reso famoso nel suo professor Bellavista. Per (quasi) ogni autore, la riflessione di De Crescenzo si articola in due parti: una prima parte composta da una breve biografia e da qualche aneddoto, una seconda parte con un’attualizzazione del pensiero del filosofo trattato. Un libro piacevole che, ovviamente, non è completo, ma che offre anche al lettore più lontano dalla materia la possibilità di accostarvisi e, forse, di iniziare ad approfondirne le tematiche. Consigliato a chi è a digiuno di filosofia, sconsigliato a chi si aspetta un trattato in stile tradizionale.
Giudizio: consigliato
Se fosse cibo:
mustacciuoli, da gustare uno ad uno.
Racchiuso in una frase:
Non credo nella reincarnazione: anche se fossi già vissuto, che importanza avrebbe se non mi ricordo nulla della vita precedente? L'essere umano non è il cuore, il fegato o i polmoni, tutte cose che si possono trapiantare, l'essere umano è il cervello e, quindi, anche la memoria. Se non si reincarna la memoria, il risultato è un altro uomo. Se, però, mi costringessero a scegliere qualcuno del passato che mi sarebbe piaciuto essere, allora non avrei dubbi: sceglierei Lorenzo il Magnifico. (p. 49)
Edizione utilizzata:
Luciano DE CRESCENZO, Storia della filosofia moderna - da Niccolò Cusano a Galileo Galilei, Mondadori, Milano 2003
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, hoepli.it) nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
Articolo pubblicato su ilmegafono.eu
Giudizio: consigliato
Se fosse cibo:
mustacciuoli, da gustare uno ad uno.
Racchiuso in una frase:
Non credo nella reincarnazione: anche se fossi già vissuto, che importanza avrebbe se non mi ricordo nulla della vita precedente? L'essere umano non è il cuore, il fegato o i polmoni, tutte cose che si possono trapiantare, l'essere umano è il cervello e, quindi, anche la memoria. Se non si reincarna la memoria, il risultato è un altro uomo. Se, però, mi costringessero a scegliere qualcuno del passato che mi sarebbe piaciuto essere, allora non avrei dubbi: sceglierei Lorenzo il Magnifico. (p. 49)
Edizione utilizzata:
Luciano DE CRESCENZO, Storia della filosofia moderna - da Niccolò Cusano a Galileo Galilei, Mondadori, Milano 2003
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, hoepli.it) nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
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martedì 2 gennaio 2018
Un gatto nella mangiatoia di Giuseppe Caffulli
Il Natale: luci, canti, regali, caminetti accesi... le immagini rievocate da questa festività sono legate alla famiglia, alla casa e alla nascita di un bambino. È una festa particolarmente amata dai bambini ed è a loro che è dedicato il libro “Un gatto nella mangiatoia e altri racconti gatteschi” di Giuseppe Caffulli. Tre gatti sono protagonisti di queste storie natalizie: il gatto scapestrato Baruch, che diventerà amico del bambino Gesù; Eneko, il gatto che scoprì nientepopodimenoche... l’America; e il gatto Fumo, che ha ispirato il grande Leonardo Da Vinci. Le tre storie ci raccontano come dietro a grandi personaggi della storia si celino dei gatti molto particolari. Tre racconti per allietare i più piccoli accanto al presepe e per far vivere loro un Natale ancora più bello. Gli splendidi disegni di Elena Mistrello danno un tocco poetico alla narrazione. Un libro piacevole per un buon Natale. Auguri!
Giudizio: consigliato
Se fosse cibo:
Baccalà fritto, un piatto tipicamente natalizio che uomini e gatti condividono con piacere!
Da diverse notti ormai veglio da questo tettuccio che domina le case del piccolo villaggio. E miagolo alla luna che sorge chiara e luminosa da dietro le aspre colline che scendono verso il mare salato. Da qualche settimana se n'è andato, tra le braccia di sua madre, a dorso d'asino, verso Oriente. (p. 9)
Edizione Utilizzata:
Giuseppe CAFFULLI, Un gatto nella mangiatoia, ETS, Milano 2017
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e sul sito della casa editrice www.edizioniterrasanta.it
(articolo pubblicato su www.ilmegafono.eu)