Parlare di Molière è parlare di un autore che ha in qualche modo rivoluzionato l’arte di scrivere. Il teatro di Jean-Baptiste Poquelin - questo il vero nome del drammaturgo francese - ci racconta di vizi e virtù dell’uomo, mettendoci in guardia dal perbenismo di facciata. Nel Tartufo si racconta di un signore che viene preso in giro da un sedicente uomo di fede, che si rivelerà in realtà un losco figuro. Nel malato immaginario, forse l’opera più famosa di Molière, il protagonista Argante vuole dare in sposa sua figlia al figlio di un medico così da avere un medico in famiglia che si prenda cura di tutte sue le malattie immaginarie. È una critica forte alle nevrosi della società dell’epoca e alle pseudo scienze che a quel tempo venivano diffuse. Siamo nella seconda metà del ‘600 e Molière affronta alcune tematiche con una modernità stupefacente: la truffa, il diritto delle donne di potersi scegliere il marito, l’importanza della scienza contrapposta alle credenze e alla retorica sono solo alcune di esse. Degno di nota, l’espediente di autocitarsi nel malato immaginario in una forma di meta-teatro che colpisce ancora oggi. Due opere davvero eccezionali, da leggere e se possibile anche da gustare a teatro.
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
una tisana che purifica, che fa digerire, che libera le vie respiratorie... insomma una tisana che guarisce tutto e tutti!
Racchiuso in una frase:
BERALDO. Ma è mai possibile che voi siate innamorato dei vostri farmacisti e dei vostri dottori, e che vogliate esser sempre malato, a dispetto di voi stesso e della natura?
ARGANTE. Come sarebbe a dire, fratello mio?
BERALDO. Sarebbe a dire, Argante, che io non conosco nessuno che sia meno malato di voi, e che non potrei desiderare una costituzione più robusta della vostra. E la miglior prova che voi state bene e che avete un fisico perfetto è che con tutte le cure che avete fatto non siete ancora riuscito a rovinarvi la salute, e che non siete ancora crepato, con tutti i rimedi che vi han fatto prendere!
ARGANTE. Ma non sapete, dunque, che è proprio questo che mi conserva, e che il dottor Purgone dice che io morirei, se egli rimanesse soltanto tre giorni senza curarmi?
BERALDO. Se non state attento, vi curerà tanto bene che vi manderà all'altro mondo. (p. 134)
Edizione utilizzata:
MOLIÈRE, Il Tartufo - Il malato immaginario, San Paolo (Ed. speciale per Famiglia Cristiana) su licenza Mondadori, Alba (CN) 1999
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
Articolo pubblicato su ilmegafono.eu
Librandoci, perché leggere fa volare i nostri pensieri... Liberandoci perché leggere libera la mente.
domenica 24 dicembre 2017
venerdì 22 dicembre 2017
Chi è il più felice del reame? di Alberto di Pinto
Definire “Chi è il più felice del reame?” non è semplice. Sicuramente è un romanzo, e fin qui non ci piove. È però anche un viaggio letterario con differenti scenari: Bilbao, Sperlonga, Parigi... È una passeggiata tra i sentimenti dell’animo umano, che pian piano si trasforma in una corsa a perdifiato. Ecco, il libro di Alberto Di Pinto è tutto questo. È la storia di due anime perse, che si incontrano per caso e con i propri corpi cercano il contatto. È la storia di uno scrittore che si confronta con una lettrice. È la storia d’amore tra un’artista e un autore di bestseller. È, però, anche la storia dei demoni interiori, del rifiuto del proprio corpo e del rifiuto di perdonarsi, e dell’Amore, l’unica cura per questi demoni. Alberto Di Pinto però ci ammonisce: mai abbassare la guardia, perché i demoni tornano più forti e possono farci molto male. La scrittura è piacevole e scorrevole, gli espedienti narrativi originali e coerenti, un libro davvero molto bello e poco scontato. Una lettura forte, che fa riflettere.
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Un té verde consumato seduto in un bar mentre si legge un libro...
Racchiuso in una frase:
"A che pensi Lorenzo?" "Tu?" "Io... io penso al mare, alla spiaggia in un giorno ventoso. Hai presente come un vento forte di costa può pettinare la sabbia e contemporaneamente il mare?" "Vero... non ci avevo mai pensato" "Ecco, come vedi lo stesso evento può provocare due azioni completamente opposte. Io, forse, non sono mai stata così felice e nello stesso tempo non ho mai avuto così paura: un evento di nome Lorenzo provoca in me sentimenti contrari" (p. 85)
Edizione utilizzata:
Alberto DI PINTO, Chi è il più felice del reame?, La Dieresi, Roma 2017
Dove si può trovare questo libro:
E' possibile reperirlo attraverso la pagina facebook dell'autore o su lafeltrinelli.it
Articolo pubblicato su ilmegafono.eu
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Un té verde consumato seduto in un bar mentre si legge un libro...
Racchiuso in una frase:
"A che pensi Lorenzo?" "Tu?" "Io... io penso al mare, alla spiaggia in un giorno ventoso. Hai presente come un vento forte di costa può pettinare la sabbia e contemporaneamente il mare?" "Vero... non ci avevo mai pensato" "Ecco, come vedi lo stesso evento può provocare due azioni completamente opposte. Io, forse, non sono mai stata così felice e nello stesso tempo non ho mai avuto così paura: un evento di nome Lorenzo provoca in me sentimenti contrari" (p. 85)
Edizione utilizzata:
Alberto DI PINTO, Chi è il più felice del reame?, La Dieresi, Roma 2017
Dove si può trovare questo libro:
E' possibile reperirlo attraverso la pagina facebook dell'autore o su lafeltrinelli.it
Articolo pubblicato su ilmegafono.eu
mercoledì 20 dicembre 2017
Anche i pidocchi vanno in paradiso di Andrea Gironda
La semplicità dei bambini è qualcosa che apre il cuore, lo rende recettivo e lo apre all’amore. È nella semplicità dei piccoli che si possono scoprire i lati più belli della realtà e in essa riscoprire la propria genuinità. “Anche i pidocchi vanno in paradiso” è come una ventata di aria fresca che il maestro Andrea Gironda ha raccolto per i lettori. Domande su Dio, sulla vita, sugli animali si intrecciano e ci danno un quadro genuino, ricalcando le domande che ognuno di noi si pone sulla religiosità. Le domande dei bambini non sono confinate solo nella dimensione dell’infanzia: Gironda prende spunto da esse per costruire una riflessione valida anche per gli adulti e per gli educatori. Un libro fresco, genuino, consigliato a tutti per fermarsi e riflettere sulle cose semplici eppure così complicate della vita di ognuno.
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Rimanendo nell'ambito natalizio direi... menl atterrt! Mandorle ricoperte di cioccolato: una volta mangiata una non si finisce se non si è mangiato almeno mezza guantiera!
Anche nei confronti di Maria i bambini ripongono una certa curiosità; attraverso la Madonna vedono Gesù più uomo e Maria più madre, più vicini cioè alla loro esperienza di figli di un padre e di una madre. Il fatto che Gesù sia il Figlio di Dio non gli ha impedito di nascere come un normale essere umano. E' affascinante questa visione di un Dio tanto Dio quanto uomo. E' affascinante per i bambini, misterioso per noi adulti; ma se ci pensiamo la fede non è un misto di stupore e mistero? (pp. 90-91)
Edizione Utilizzata:
Andrea GIRONDA, Anche i pidocchi vanno in paradiso, Altrevoci - ETS, Milano 2017
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e sul sito internet della casa editrice www.edizioniterrasanta.it.
giovedì 14 dicembre 2017
Berlino 2.0 di Alberto Madrigal e Mathilde Ramadier
Nei talk show, nei post sui social, nelle chiacchierate tra amici, c’è un discorso che spesso viene fuori: “Ah, ma se facessi questo lavoro in Germania guadagnerei il doppio!”. Questa graphic novel, scritta dall’autrice francese Mathilde Ramadier e disegnata magistralmente da Alberto Madrigal, ci mostra che la realtà non è proprio così: una giovane ragazza francese, con una palla stroboscopica come bagaglio, si strasferisce a Berlino cercando un lavoro nell’ambito dell’arte e trova una città piena di stimoli e opportunità... Peccato che il tutto sia segnato da un forte precariato e i contratti proposti non permettano a una persona di vivere decentemente! Berlino 2.0 è un libro pieno di poesia, i disegni sono essi stessi parte di questa anima poetica, esprimono il coraggio con il quale i giovani di oggi superano un precariariato che si trasforma sempre più in un precariato di vita. Uno splendido libro, consigliato per tutti!
Giudizio: imperdibile
Se fosse un piatto:
Kartoffelsuppe mit Würstchen. Una zuppa di patate coi wurstel
Racchiuso in una frase:
Settembre 2011. Ho lasciato Parigi a venitré anni. Mi sembrava di soffocare. L'affitto era diventato troppo alto e io non trovavo lavoro. Non avevo spazio né tempo. Volevo cercare lavoro a Berlino mentre lavoravo alla tesi nella speranza di ottenere un dottorato in filosofia. Una tesi sulla libertà in rapporto al tempo... Un ente franco-tedesco mi aveva conferito una borsa di studio della durata di qualche mese. Le esperienze acquisite tra agenzie di comunicazione e centri d'arte che fioccavano nel mio curriculum mi riempivano di speranza per il futuro. (p. 7)
Edizione utilizzata:
Alberto MADRIGAL Mathilde RAMADIER, Berlino 2.0, BAO, Milano 2017
Dove si può trovare questo libro:
In tutte le librerie e online sui principali siti dove si possono acquistare libri (mondadoristore.it, ibs.it).
Giudizio: imperdibile
Se fosse un piatto:
Kartoffelsuppe mit Würstchen. Una zuppa di patate coi wurstel
Racchiuso in una frase:
Settembre 2011. Ho lasciato Parigi a venitré anni. Mi sembrava di soffocare. L'affitto era diventato troppo alto e io non trovavo lavoro. Non avevo spazio né tempo. Volevo cercare lavoro a Berlino mentre lavoravo alla tesi nella speranza di ottenere un dottorato in filosofia. Una tesi sulla libertà in rapporto al tempo... Un ente franco-tedesco mi aveva conferito una borsa di studio della durata di qualche mese. Le esperienze acquisite tra agenzie di comunicazione e centri d'arte che fioccavano nel mio curriculum mi riempivano di speranza per il futuro. (p. 7)
Edizione utilizzata:
Alberto MADRIGAL Mathilde RAMADIER, Berlino 2.0, BAO, Milano 2017
Dove si può trovare questo libro:
In tutte le librerie e online sui principali siti dove si possono acquistare libri (mondadoristore.it, ibs.it).
mercoledì 13 dicembre 2017
Le lettere di Berlicche di C.S. Lewis
Quando si parla di C.S. Lewis lo si associa sempre alle Cronache di Narnia, libro che ha avuto un enorme successo di pubblico e di critica. Pochi, invece, conoscono la vita dello scrittore gallese, professore a Oxford e Cambridge, convertitosi al cristianesimo all’età di trent’anni. Le lettere di Berlicche, romanzo epistolare, è un sunto teologico del suo pensiero, della sua ricerca del divino, che racconta, in maniera leggera, di vari aspetti delle Scritture. Nel testo, il diavolo veterano Berlicche istruisce suo nipote Malacoda sulle tecniche di tentazione da utilizzare nei confronti del primo “paziente” del giovane diavolo. L’obiettivo è allontanare l’uomo da tutte le soddisfazioni, da tutto ciò che può davvero appagarlo, rendendolo schiavo di un piacere temporaneo e sfuggente: questo è il vero senso della tentazione.
Il diavolo stesso è sempre infelice e vive per portare l’uomo alla stessa infelicità, senza toccare la vera pienezza che viene da Dio. È uno dei libri che mi ha cambiato la vita e ha modificato la prospettiva del mio vivere quotidiano. Consigliato per credenti e non credenti, per chi prova a migliorarsi cercando il bene. Un capolavoro!
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Sicuramente una pizza... alla diavola!
Racchiuso in una frase:
La cosa migliore, se fosse possibile, sarebbe di tenere il paziente completamente lontano da qualsiasi seria intenzione di pregare. Quando il paziente è un adulto riconvertito da poco al partito del Nemico, come il tuo giovanotto, la cosa migliore è incoraggiarlo a ricondurre, o di fargli pensare che ricorda il modo pappagallesco con il quale pregava da fanciullo. (p. 17)
Edizione Utilizzata:
Clives Staples LEWIS, Le lettere di Berlicche, Mondadori - edizione speciale per Il Sabato, Milano 1991
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).
(articolo pubblicato su www.ilmegafono.eu)
Il diavolo stesso è sempre infelice e vive per portare l’uomo alla stessa infelicità, senza toccare la vera pienezza che viene da Dio. È uno dei libri che mi ha cambiato la vita e ha modificato la prospettiva del mio vivere quotidiano. Consigliato per credenti e non credenti, per chi prova a migliorarsi cercando il bene. Un capolavoro!
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Sicuramente una pizza... alla diavola!
Racchiuso in una frase:
La cosa migliore, se fosse possibile, sarebbe di tenere il paziente completamente lontano da qualsiasi seria intenzione di pregare. Quando il paziente è un adulto riconvertito da poco al partito del Nemico, come il tuo giovanotto, la cosa migliore è incoraggiarlo a ricondurre, o di fargli pensare che ricorda il modo pappagallesco con il quale pregava da fanciullo. (p. 17)
Edizione Utilizzata:
Clives Staples LEWIS, Le lettere di Berlicche, Mondadori - edizione speciale per Il Sabato, Milano 1991
Dove trovare il libro:
E' facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell'usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).
(articolo pubblicato su www.ilmegafono.eu)
martedì 12 dicembre 2017
Radio libera Albemuth di Philip K. Dick
Non è un segreto che io sia un appassionato di Philip K. Dick: è uno di quegli autori visionari che ad ogni libro rivela un pezzo in più della natura umana. In “Radio libera Albemuth” ci parla di alieni e di un dittatore che cerca di distruggere il comunismo negli Stati Uniti. Sorprendentemente, siamo di fronte anche a un libro di teologia, un’opera sulla trascendenza, un testo che parla di cristianesimo. Una riflessione seria e profonda, che spiazza e lascia riflettere. Il libro è strutturato in tre parti, tutte raccontate in prima persona, con un interessante espediente narrativo del cambio della voce narrante. Un’altra particolarità, comune ad altri libri di Dick, è l’inserimento di un negozio di dischi nella trama. Cosa dire, se non che è un libro imperdibile?
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Una pasta asciutta, da consumare a tavola in famiglia, nella quotidianità.
Racchiuso in una frase:
Cicli ricorrenti, capii, di risveglio temporaneo, e di ricaduta nel sonno. Come gli altri, anch'io ero stato addormentato, ma poi mi ero risvegliato; o piuttosto, qualcuno mi aveva deliberatamente risvegliato dal mio sonno. La voce di un amico mi aveva chiamato, mentre si muoveva lungo i filari di grano nuovo, della nuova vita, e io avevo sentito e l'avevo riconosciuta. La voce chiamava sempre, e sempre cercava di ridestare noi che dormivamo. (p. 218)
Edizione utilizzata
Philip K. DICK, Radio libera Albemuth, Fanucci, Roma 2012
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Una pasta asciutta, da consumare a tavola in famiglia, nella quotidianità.
Racchiuso in una frase:
Cicli ricorrenti, capii, di risveglio temporaneo, e di ricaduta nel sonno. Come gli altri, anch'io ero stato addormentato, ma poi mi ero risvegliato; o piuttosto, qualcuno mi aveva deliberatamente risvegliato dal mio sonno. La voce di un amico mi aveva chiamato, mentre si muoveva lungo i filari di grano nuovo, della nuova vita, e io avevo sentito e l'avevo riconosciuta. La voce chiamava sempre, e sempre cercava di ridestare noi che dormivamo. (p. 218)
Edizione utilizzata
Philip K. DICK, Radio libera Albemuth, Fanucci, Roma 2012
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)
venerdì 8 dicembre 2017
Macerie prime di Zerocalcare
Lo stupore è sempre la prima reazione di fronte a uno degli autori italiani più sorprendenti degli ultimi anni. Simone Rech, in arte Zerocalcare, con la sua ultima opera Macerie Prime riesce ancora una volta a sorprendere il lettore. La storia ci racconta di un gruppo di amici che, superata la soglia dei trent’anni, si trovano a confrontarsi col diventare adulti, con le scelte di vita e con le responsabilità, cercando di sopravvivere alle macerie di una società che ha nella precarietà la sua cifra caratteristica. Un libro divertente e commovente, una graphic novel che è a tutti gli effetti letteratura, una scrittura coinvolgente che lascia a bocca aperta. Macerie prime è la prima parte di un racconto più ampio che sarà completato con una seconda uscita prevista per maggio 2018. Tocca aspettare... con le lacrime agli occhi.
Giudizio: imperdibile
Se fosse un piatto:
Una merenda con gli amici sognando di progettare qualcosa per il futuro, qualcosa che possa provare a cambiare, almeno un po', la propria vita
L'amico mio si sposa. Suona male, senti? Suona strano. Adesso, leva lo shock che a sposarsi è l'amico cinghiale, che di per sé è una cosa contronatura. Come dimostra questo esperimento in cui peschiamo due diapositive a caso della sua vita e le guardiamo insieme. 1. ... eh, è rognosa l'allergia al polline, lo so. Devi scopà. Sennò puoi provà l'antistaminico ma ti gonfia. Mejo scopà. 2. Anacapito Chiccooo-ooh Me ne so' bombate tre in aereoooo-ooh suol volo Roma - Tockyooo-ooh! Treeee-eeh!
Ecco. Tutte così, tipo. Monomaniaco. Però, io dico pure al di là della sua condizione specifica. Ma che vordì che ti sposi? E noi? Ma non ti senti manco un po' una merda? "Ragazzi, io mi sposo." Ma che è sto egoismo? Io, Io, Io! (pp. 16-17)
Ecco. Tutte così, tipo. Monomaniaco. Però, io dico pure al di là della sua condizione specifica. Ma che vordì che ti sposi? E noi? Ma non ti senti manco un po' una merda? "Ragazzi, io mi sposo." Ma che è sto egoismo? Io, Io, Io! (pp. 16-17)
Edizione utilizzata:
ZEROCALCARE, Macerie prime, BAO, Milano 2017
Dove si può trovare questo libro:
In tutte le librerie e online sui principali siti dove si possono acquistare libri (mondadoristore.it, ibs.it).
Articolo pubblicato su ilmegafono.eu
Articolo pubblicato su ilmegafono.eu
mercoledì 6 dicembre 2017
Briciole di santità di Tonino Bello
Il cuore e lo spirito di un uomo a volte hanno bisogno di fonti alle quali abbeverarsi per ritrovare nuova linfa, nuovo vigore. Briciole di santità, raccolta di piccoli brani di don Tonino Bello, è proprio questo: una fonte alla quale dissetare il proprio spirito! Don Tonino è stato un vescovo semplice, umile, che apriva la canonica agli ultimi e non aveva paura di vivere sulla sua pelle gli insegnamenti evangelici. Questo libricino, agevole nella forma e nella struttura, è composto da tante brevi pagine, aneddoti, insegnamenti, preghiere, divisi in tre aree tematiche comprendenti le tre virtù teologali: fede, speranza e carità. Le parole di don Tonino toccano il profondo del cuore rimandando alla Parola, quella che disseta, quella del Vangelo. Un libro straordinario, da leggere e da regalare!
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Un buon pasticciotto leccese: a vederlo da fuori sembra quasi brutto ma appena assaggiato è di una dolcezza unica!
Ho incontrato un signore molto saggio ma anche abbastanza critico, soprattutto nei miei confronti, il quale, ogni volta che mi vede, deve farmi una sparata perché non condivide molte cose di ciò che io faccio. Mi ha detto "Don Tonino, lei pensi alle anime, non ai corpi, perché ai corpi ci pensano i sindacati!" Gli ho risposto: "Spero che il mio impegno sia tutto proteso al sollievo delle anime e dei corpi, all'uomo tutto intero". "Perché - ha sopraggiunto quell'uomo - battersi contro la fame nel mondo, per i drogati, per gli sfrattati, è compito delle istituzioni civili e non del vescovo". In risposta gli ho citato una frase del filosofo russo Berdjaev, che deve essergli piaciuta, visto che il suo volto era atteggiato a sorpresa: "Il pane per me è un problema materiale, il pane per gli altri è un problema spirituale" (p. 105)
Edizione Utilizzata:
Antonio BELLO, Briciole di santità. Fede speranza carità, EMP, Padova 2013
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).
martedì 5 dicembre 2017
Bye bye Babylon di Lamia Ziadé
C’era una volta Babylon, una città piena di colori e suoni, una città piena di luci, colma di gioia e priva di ogni tipo di timore. Ma sotto il tappeto covavano odi e divisioni, che sarebbero sfociate in una delle guerre più sanguinose della storia recente. In Bye bye Babylon, Lamia Ziadé ci racconta le vicende di Beirut e del Libano dal 1975 al 1979. Il punto di vista è quello di una bambina che da un giorno all’altro si trova catapultata in una tragedia che non comprende. Ziadé racconta il conflitto libanese con lo strumento che le è più consono: il disegno. Ne viene fuori un libro molto particolare, un romanzo disegnato, dove l’orrore della guerra sconvolge la vita di una bambina e niente sarà più come prima. Commovente, intenso, una traccia che ci aiuta a comprendere anche la crisi odierna.
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Un pezzo di Sfouf, dolce tipico libanese alla curcuma
Racchiuso in una frase: Quell'estate, inebetiti, assistiamo anche alla sceneggiata della firma degli accordi di Camp David. Sorrisi di soddisfazione, amore, pace... Beirut sta agonizzando, ma siamo contenti per quelli che sono là, a Camp David. Siamo commossi, abbiamo addirittura le lacrime agli occhi. Soprattutto Camp Sabra, Camp Chatila, Camp Bourj Brajneh, dove si piange proprio. Non lo sappiamo ma piangeremo ancora...
Edizione Utilizzata:
Lamia ZIADÉ, Bye Bye Babylon. Beirut 1975-1979, Rizzoli Lizard, Milano 2012
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Un pezzo di Sfouf, dolce tipico libanese alla curcuma
Racchiuso in una frase: Quell'estate, inebetiti, assistiamo anche alla sceneggiata della firma degli accordi di Camp David. Sorrisi di soddisfazione, amore, pace... Beirut sta agonizzando, ma siamo contenti per quelli che sono là, a Camp David. Siamo commossi, abbiamo addirittura le lacrime agli occhi. Soprattutto Camp Sabra, Camp Chatila, Camp Bourj Brajneh, dove si piange proprio. Non lo sappiamo ma piangeremo ancora...
Edizione Utilizzata:
Lamia ZIADÉ, Bye Bye Babylon. Beirut 1975-1979, Rizzoli Lizard, Milano 2012
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).
lunedì 4 dicembre 2017
Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro
Kathy è un’assistente sanitaria. La sua vita è un barcamenarsi tra un assistito e l’altro, in una routine che permette pochi contatti umani. Per questo motivo, Kathy vive soprattutto nel ricordo della sua infanzia. Il neo premio Nobel per la letteratura Kazuo Ishiguro ci offre questo incipit per un romanzo, Non lasciarmi, che si rivela onirico e visionario. Lo scrittore, nato a Nagasaki e cresciuto in Inghilterra, racconta la storia di tre amici, Tommy, Ruth e la voce narrante Kathy, cresciuti in un collegio esclusivo, senza genitori ma con educatori che si prendono cura di loro ma che sembra anche nascondano qualcosa. L’arco temporale della storia ricopre tutta la vita dei tre amici, tra avventure quotidiane, maturazione fisica e intellettuale, fino all’età adulta e alla scoperta del grande segreto che avvolge le loro origini. Nello stile profondamente giapponese, nelle ambientazioni profondamente inglese, Non lasciarmi è un romanzo intenso e sorprendente, che può incontrare i gusti di tutti.
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Un tipico tè inglese delle 5, accompagnato da biscottini. Una lunga pausa per perdersi nei ricordi.
Racchiuso in una frase:
Poi, quando ci ripenso, sento che quell’immagine di noi il primo giorno, stretti in gruppo davanti alla casa colonica, non è poi così strana dopotutto. Perché forse, in un certo senso, non ci eravamo lasciati alle spalle quello che ritenevamo di aver abbandonato. Perché, sotto sotto, una parte di noi rimase sempre così: timorosa del mondo intorno e – non importa quanto ci disprezzassimo per questo – incapaci di staccarci l’uno dall’altra (p. 126)
Edizione Utilizzata:
Kazuo ISHIGURO, Non lasciarmi, Einaudi, Torino 2007
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).
(articolo pubblicato su ilmegafono.eu)
Giudizio: imperdibile
Se fosse cibo:
Un tipico tè inglese delle 5, accompagnato da biscottini. Una lunga pausa per perdersi nei ricordi.
Racchiuso in una frase:
Poi, quando ci ripenso, sento che quell’immagine di noi il primo giorno, stretti in gruppo davanti alla casa colonica, non è poi così strana dopotutto. Perché forse, in un certo senso, non ci eravamo lasciati alle spalle quello che ritenevamo di aver abbandonato. Perché, sotto sotto, una parte di noi rimase sempre così: timorosa del mondo intorno e – non importa quanto ci disprezzassimo per questo – incapaci di staccarci l’uno dall’altra (p. 126)
Edizione Utilizzata:
Kazuo ISHIGURO, Non lasciarmi, Einaudi, Torino 2007
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).
(articolo pubblicato su ilmegafono.eu)